Il calcio non ha ancora alzato bandiera bianca. La fase 2 del pallone è cominciata con le prime squadre che si sono ritrovate (anche se individualmente) nei rispettivi centri sportivi. La Roma ha eseguito il giro di esami a Trigoria ed è partita con gli allenamenti individuali. Nelle ultime ore, però, il dietro-front societario sul maxi-ritiro del 18 maggio: al momento Fonseca e il suo staff proseguiranno con gli allenamenti individuali in attesa che la situazione si evolva. Ma per la ripartenza della Serie A bisogna lavorare ancora al protocollo definitivo. Ieri intanto la Lega di Serie A ha proposto la data del 13 giugno per la ripartenza.
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Ripresa Serie A, club contro il maxi-ritiro del 18 maggio. Lega: “Domani vertice con Figc per un protocollo comune” – LIVE
Tutti gli aggiornamenti sul campionato italiano e sul coronavirus legato al mondo del calcio
Lega Serie A: “Domani vertice con Figc per un protocollo condiviso”
Attraverso un comunicato ufficiale, la Lega ha annunciato una riunione per domani mattina, dopo il vertice di oggi tra rappresentanti delle società e relativi medici: “Domani mattina la Lega Serie A, insieme ai vertici della FMSI e al Dott. Nanni, si riunirà con la Figc, per individuare insieme un percorso costruttivo di confronto con il Ministro della Salute, con il Ministro per le politiche giovanili e lo Sport, con il CTS, e giungere a un protocollo condiviso”. [LEGGI LA NOTIZIA]
Caos sul maxi ritiro: la maggioranza delle squadre non vuole andarci
La maggioranza delle squadre italiane, lunedì, non vorrà andare in ritiro come previsto dal protocollo della Figc. Se la situazione dovesse rimanere così, le squadre continueranno lunedì con gli allenamenti individuali. I calciatori, dalla loro parte, sono disposti a riprendere con le attività di squadra solo quando sarà chiaro e definitivo il protocollo per le partite. Gli atleti accettano anche l’idea del ritiro/clausura, ma solamente nelle due settimane antecedenti alla ripresa della Serie A: una data che ancora non è stata fissata. [LEGGI LA NOTIZIA]
Sampdoria, guariti i quattro giocatori positivi al coronavirus
“L’U.C. Sampdoria comunica che i quattro calciatori, precedentemente risultati positivi al Coronavirus-COVID-19, sono stati sottoposti come da prassi ai due tamponi ravvicinati e sono al momento risultati negativi”. Massimo Ferrero e la sua Sampdoria possono tirare un sospiro di sollievo dopo i quattro casi di positività della scorsa settimana. I doppi tamponi effettuati hanno dato come esito la loro negatività al virus Covid-19. [LEGGI LA NOTIZIA]
L’Aic boccia il nuovo protocollo: “Non garantisce la conclusione del campionato
"Le modalità di gestione delle eventuali positività di un membro del “GRUPPO Squadra”, così come definite dal nuovo protocollo, non sembrano idonee a garantire la conclusione del campionato; esiste il concreto rischio di doversi fermare nuovamente non appena si potrà tornare in campo, vanificando così tutti gli sforzi profusi". Questo quello che emerge al termine del confronto tra Aic e rappresentanti delle squadre di Serie A. Tra i presenti anche Walter Della Frera, della Commissione medico scientifica, ad esaminare il protocollo modificato dal CTS del Governo.[LEGGI LA NOTIZIA]
Sticchi Damiani: "Gravina ha chiesto allentamento sugli allenamenti"
La Figc ha accettato il protocollo per gli allenamenti in forma collettiva a partire dal 18 maggio. Le proposte del Governo, però, sono molto stringenti e come svela Sticchi Damiani, presidente del Lecce, Gravina avrebbe chiesto un allargamento delle maglie per le sedute che scatteranno lunedì prossimo. "L'obbligo di quarantena crea un punto interrogativo sulla conclusione regolare di questo campionato" ha detto il numero uno dei pugliesi. [LEGGI LA NOTIZIA]
Nuovo incontro in Lega per il protocollo, i presidenti: "Impossibile giocare così"
Non solo la Giunta Coni con Spadafora e Malagò in programma oggi. Anche la Lega di Serie A torna a incontrarsi per discutere del protocollo che regola gli allenamenti di gruppo a partire dal prossimo 18 maggio. Molti presidenti del massimo campionato italiano sono in rivolta: “Se non cambia il protocollo, e si riduce la quarantena ad una settimana, sarà impossibile giocare". [LEGGI LA NOTIZIA]
Malagò: "Al 99,9% la Serie A ripartirà il 13 maggio"
Oggi alle 15 ci sarà la Giunta Straordinaria del Coni indetta da Giovanni Malagò. Parteciperà anche il Ministro dello Sport Spadafora in conference call, ma intanto il numero uno dello sport italiano si lascia sfuggire una frase che dà speranza alla Serie A: "Riprenderà al 99,9% il 13 giugno". Una data non casuale, ma decisa ieri durante l'assemblea di Lega e votata da 15 club su 20. [LEGGI LA NOTIZIA]
Figc: "Avviato pool investigativo dalla Procura su rispetto protocolli"
La Figc ha attivato un pool ispettivo della Procura Federale che dovrà verificare il rispetto dei protocolli nelle sedute di allenamento dei club professionistici, sia in quelle individuali fino al 18 maggio sia in quelle collettive da lunedì in poi. [LEGGI LA NOTIZIA]
Lazio, partitelle durante l'allenamento
Non solo allenamenti individuali, come vorrebbe l'ultimo decreto, ma anche partitelle di tre contro tre. È il racconto sull'ultima seduta a Formello della Lazio raccontata dal "Corriere della Sera": i biancocelesti avrebbero violato le regole imposte dal Governo anticipando la possibilità di organizzare allenamenti collettivi, che invece prenderanno il via da lunedì 18 maggio. [LEGGI LA NOTIZIA]
Uefa: Coppe al via il 6 agosto
La Uefa ha come obiettivo unico quello di riprendere Champions ed Europa League e giocare più partite possibili. La ripresa è fissata per il 6 agosto col ritorno degli ottavi di Europa League. Da stabilire se Roma-Siviglia e Inter-Getafe si giocheranno in quella data in gara unica oppure se il 3 o 4 agosto si giocherà anche l'andata. Finale di Champions il 29 a Istanbul. Quella di Euroleague a Danzica ha al momento due slot: il 26 (per distanziarla dalla Champions) o il 27 (un giorno di riposo in più). [LEGGI LA NOTIZIA]
Serie A, l'assemblea propone il 13 giugno come data per la ripresa
Nell'assemblea di oggi la Lega Serie A ha deciso per la ripartenza eventuale del campionato il giorno 13 giugno. La maggioranza dei votanti ha infatti scartato il 20 giugno, l'altra data utile individuata per la ripresa. Questo quanto si legge nel comunicato: “L’Assemblea della Lega Serie A si è riunita oggi con tutte le Società presenti e collegate in video conferenza. La Lega Serie A ribadisce, nel rapporto con i licenziatari dei diritti audiovisivi 2018-2021, la necessità del rispetto delle scadenze di pagamento previste dai contratti per mantenere con gli stessi un rapporto costruttivo". [LEGGI LA NOTIZIA]
Spadafora: "La FIGC ha adattato il protocollo"
Dopo l'informativa in Senato di questa mattina, nel pomeriggio il ministro Spadafora ha riferito anche alla Camera. Queste le sue parole: "La Figc ha accolto tutte osservazioni del Comitato Tecnico Scientifico, riadattando il protocollo consentendo senza altre difficoltà di riprendere gli allenamenti dal 18 maggio". [LEGGI LA NOTIZIA]
Calcagno: "Tanti calciatori sono in crisi senza stipendio"
Umberto Calcagno, vicepresidente dell'Associazione Italiana Calciatori, ha parlato a gianlucadimarzio.com riguardo la crisi del calcio in relazione ai calciatori delle categorie inferiori. Queste le sue parole: "La maggioranza dei calciatori guadagna meno di 50mila euro lordi l’anno. Quando si pensa ai calciatori, non si pensa mai a questa maggioranza che sarebbe in crisi rinunciando ad uno stipendio. Non possiamo non renderci conto di quello che sta vivendo il nostro mondo".
Spadafora: "Il calcio un'industria importante, ma si riparte solo in sicurezza"
Il Ministro Spadafora ha ripreso il tema calcio durante l'informativa al Senato: "Se riprenderà come auspicato da tutti, lo farà in sicurezza per tutti coloro che sono coinvolti. Non è possibile decidere per fretta o spinte strumentali. L'incertezza ha caratterizzato tutti i paesi, gli unici che hanno deciso subito sono stati quelli che hanno scelto di fermarsi, gli altri hanno dovuto rinviare la decisione" [LEGGI LA NOTIZIA]
Zeman contro la ripresa: "Così non ha senso giocare"
L'ex tecnico della Roma Zdenek Zeman si schiera contro la ripresa: "Per me si dovrebbe ripartire solo quando tutto diventa chiaro, e oggi non lo è. Tutti aspettano le scelte del governo sul calcio. Ma non è il governo a decidere, è il virus. E se non se ne va, per me non ha senso ricominciare". [LEGGI LA NOTIZIA]
Portogallo, ufficiale: il campionato riparte il 4 giugno
Il calcio riparte in Portogallo. Con una nota sul proprio sito ufficiale, la Liga Portugal ha annunciato che il 4 giugno è la data fissata per la prima partita della 25esima giornata di campionato. La federazione e il governo hanno dato il via libera dopo aver discusso delle misure sanitarie. Si ripartirà dopo le ispezioni in tutti gli stadi che serviranno per riprendere in totale sicurezza. [LEGGI LA NOTIZIA]
Diritti tv, botta e risposta Sky-Lega
Il ceo di Sky Italia Maximo Ibarra sul tema dei diritti tv nell'assemblea di Lega in programma domani: "Sky ha proposto diverse soluzioni ma non ha ricevuto alcuna risposta. L'auspicio per domani è che anche in Italia, come in tutta Europa, la Lega Serie A ritrovi quel suo spirito costruttivo che ha contrassegnato molti anni di collaborazione con Sky". Arriva poi la risposta della Lega Serie A con le dichiarazioni dell'ad De Siervo: "La porta del dialogo con Sky è sempre rimasta aperta. Abbiamo sempre ribadito come fosse necessario che Sky rispettasse le scadenze di pagamento previste dai contratti. Fin da subito abbiamo chiarito che la richiesta, formulata da Sky, di uno sconto compreso tra il 15% e il 18%, in caso di prosecuzione del campionato, evidentemente non poteva essere accettata".
Ultras Atalanta: "Senza gente non ha senso tornare a giocare"
Gli ultras dell'Atalanta prendono posizione con un nuovo striscione esposto fuori dal 'Gewiss Stadium', casa del club nerazzurro: “Il nostro dolore volete dimenticare. Ma senza la sua gente non ha senso tornare a giocare”. Non è la prima volta che i tifosi nerazzurri si espongono contro la ripresa del campionato, al pari di molte altre tifoserie organizzate, compresa quella romanista. [LEGGI LA NOTIZIA]
Presidente Entella: "Protocollo non sostenibile in Serie B"
Il presidente dell'Entella Gozzi spiega le difficoltà per la ripresa in Serie B con le nuove direttive e il protocollo sanitario: "In B hanno bisogno di regole certe e che garantiscano la salute non solo dei giocatori ma di tutti i dipendenti della società". Il presidente dei liguri ha spiegato all'Ansa: "Se c'è un positivo tutti vanno in quarantena: ci chiediamo se questo rende possibile la ripresa del campionato. Tra confinamento e ritiro, voli charter e tamponi, se applicassimo il protocollo della Serie A anche in B abbiamo stimato che costerebbe 500 mila euro a società, con un extra per tutto il sistema B tra gli 8 e 10 milioni. Non è sostenibile un sistema di questo tipo".
Castellacci: "Club si assumano responsabilità, molti colleghi minacciano le dimissioni"
Enrico Castellacci, ex responsabile sanitario della Nazionale, fa il punto della situazione: "Abbiamo già allertato i legali della nostra associazione perché facciano le loro osservazioni dopo aver letto i protocolli. Ho già ricevuto molte lettere di colleghi dalla Serie B che minacciano le loro dimissioni in caso non venisse rivista la questione della responsabilità, che diventa una responsabilità penale. I club si devono assumere le loro responsabilità". [LEGGI LA NOTIZIA]
Capua: "Modulo tedesco percorribile, ma il CTS mette i bastoni tra le ruote"
Un ruolo fondamentale in questo percorso verso la ripresa rivestono i medici sportivi. Ecco le parole di Pino Capua, membro della commissione medica della FIGC: "Sono estremamente convinto che la presenza di un'associazione precisa con tutti medici che lavorano nel mondo del calcio, sia indispensabile.Se non si trova una soluzione, il campionato non parte. Il modulo tedesco è assolutamente percorribile, non capisco perché non farlo anche in Italia, il CTS ha messo i bastoni tra le ruote". [LEGGI LA NOTIZIA]
Malagò: "Ci sono i presupposti per la ripresa delle attività"
Anche il presidente del Coni Giovanni Malagò è tornato a parlare della ripresa: "Il Governo ci ha chiesto di preparare un documento che ormai è la bibbia per la ripresa: sono 404 pagine in cui ci sono relazioni chieste a tutte le federazioni di indicare le proprie specificità. Oggi ci sono tutti i presupposti per la ripresa delle attività, che è diversa dalla ripresa delle competizioni". [LEGGI LA NOTIZIA]
Zampa: "Squadre in ritiro per 15 giorni, se c'è un contagio quarantena per tutti"
Sandra Zampa, sottosegretaria al Ministero della Salute, torna a parlare anche della situazione del calcio: "Ovvio che le squadre devono essere isolate, prima della ripresa devono andare in ritiro almeno di 15 giorni. Se uno si ammala la quarantena scatta per tutti. Oppure che siano i medici delle società ad assumersi le responsabilità dell’attuazione del protocollo". [LEGGI LA NOTIZIA]
I quattro ostacoli da superare per la ripartenza
Sì ai tamponi, ma senza toglierli alla collettività; responsabilità dei medici durante il raduno; quindici giorni di ritiro prima della ripartenza del campionato; quarantena per tutto il gruppo in caso di positivo. Sono questi i quattro punti del protocollo ancora oggetto di discussione tra Figc e Cts. Alcuni ostacoli su cui gli scienziati non transigono per la ripresa della Serie A. [LEGGI LA NOTIZIA]
Protocollo da rifare, squadre in ritiri blindati
Il comitato tecnico-scientifico ha dato il suo parere. Ok gli allenamenti collettivi dal 18 maggio ma per far ripartire il campionato c'è bisogno di un nuovo protocollo. La parola d'ordine resta prudenza: ecco perché il CTS non transige sulla quarantena di tutta la squadra se fosse trovato anche solo un positivo. Niente modello Bundesliga, quindi. [LEGGI LA NOTIZIA]
Preziosi: "Se la Serie A non riparte è un disastro"
Anche il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, è apparso preoccupato qualora non dovesse ripartire la Serie A. Queste le sue parole: "Se il campionato non ripartisse ci troveremmo davanti a uno scenario apocalittico. Sarebbe letteralmente un disastro, speriamo di poter tornare a giocare, sarebbe la soluzione migliore in assoluto anche se sappiamo che sono decisioni che passano sopra le nostre teste. Noi siamo pronti e in attesa del protocollo”. [LEGGI LA NOTIZIA]
Spadafora: "Allenamenti di squadra da lunedì se la Figc accetta le richieste del CTS"
Allenamenti di squadra da lunedì, ma con la condizionale. Già, perché potranno ripartire se la Figc accetterà il parere vincolante del CTS espresso oggi. A dirlo è il Ministro Spadafora: "Se durante un allenamento emergesse un positivo tutto il gruppo squadra deve essere messo in quarantena, senza possibilità che ci siano contatti con l’esterno. I medici delle società devono assumersi tutte le responsabilità dell’attuazione del protocollo e i test molecolari non devono andare a discapito dei cittadini. Se tutte queste cose verranno accettate allora si riprenderà con gli allenamenti di squadra dal 18 maggio”. [LEGGI LA NOTIZIA]
Spadafora: "Vincolanti le indicazioni del CTS per la ripresa degli allenamenti di squadra"
Il CTS ha trasmesso il suo parere al Governo sul protocollo della Figc per gli allenamenti di squadra. I Ministri Speranza e Spadafora si sono espressi così in una nota congiunta: "Le indicazioni del Comitato, che sono da considerarsi stringenti e vincolanti, saranno trasmesse alla Federazione per i doverosi adeguamenti del Protocollo in modo da consentire la ripresa in sicurezza degli allenamenti di squadra a partire dal 18 maggio”. [LEGGI LA NOTIZIA]
Premier, il governo inglese avvicina la ripresa
Boris Johnson e il governo hanno autorizzato questa mattina la ripartenza dello sport professionistico dal primo giugno. A sorridere sarebbero anche i numerosi club di Premier League che stanno spingendo per la ripresa del campionato che, stando a quanto trapelava nei giorni scorsi, potrebbe essere fissata per il 12 giugno. [LEGGI LA NOTIZIA]
La Uefa pensa a cambiare calendario e format
Alla luce degli ulteriori ritardi nella ripresa dei campionati, la Uefa starebbe pensando di trovare delle soluzioni per le competizioni europee del prossimo anno. All'orizzonte ci sarebbe la riduzione o addirittura la cancellazione del percorso di qualificazione alla prossima edizione della Champions ed Europa League. [LEGGI LA NOTIZIA]
Otto positivi nel campionato portoghese
La Primeira Liga è tra i campionati più determinati a ripartire. Nei tamponi preliminari però sono risultati positivi ben otto giocatori. Il Benfica ha annunciato la positività di David Tavares. Oltre a lui ci sarebbero tre casi nel Vitoria Guimaraes, uno alla Moreirense e altri tre al Famalicao.
Avanti piano con il protocollo: il nodo è la quarantena allargata
Continua a farsi attendere il parere del comitato tecnico scientifico sul protocollo che dovrà far ripartire il calcio. L'ok agli allenamenti collettivi non c'è ancora. Il nodo è la quarantena allargata in caso di positività, un concetto che il protocollo Figc nella sua prima versione limitava, ma su cui il Cts non vuole sentire ragioni. La ripartenza deve essere fissata tra il 7 e il 14 giugno. La decisione del premier Conte sarà decisiva. [LEGGI LA NOTIZIA]
Rinviata a domani la decisione del CTS sugli allenamenti collettivi
Il Comitato tecnico-scientifico del governo avrebbe rinviato a domani la decisione sull’ok agli allenamenti collettivi a partire dal 18 maggio. La task force dei 20 scienziati ha affrontato l’argomento nella riunione di oggi, ma non ha concluso l’esame per arrivare alla valutazione da inviare al ministro della salute, Roberto Speranza. [LEGGI LA NOTIZIA]
Dietrofront di Cellino: "Bisogna provare a far ripartire il campionato"
Massimo Cellino cambia idea. Il presidente del Brescia negli ultimi mesi aveva più volte espresso parere negativo per la ripresa della Serie A. Ora non la pensa più così: “Bisogna tentare di riprendere il campionato altrimenti qui falliscono tutti. Certo, in Lombardia è ancora complicato fare i test medici ma se si gioca io resto al Rigamonti, nessun campo neutro”. [LEGGI LA NOTIZIA]
Malagò sulla Serie A: "Nessuna ipotesi esclusa a priori"
"Il ministro Spadafora e il Governo assumeranno l’orientamento che riterranno più idoneo in base all’elaborazione delle risultanze ottenute. Credo comunque che niente sia escluso a priori e nulla verrà lasciato al caso“ sono un estratto delle parole di Giovanni Malagò, numero uno dello sport italiano, che per giovedì prossimo ha indetto una Giunta Straordinaria del Coni dove sarà presente anche il Ministro dello Sport. [LEGGI LA NOTIZIA]
Tommasi: "Immagino un calcio depotenziato"
Damiano Tommasi, presidente AIC, torna a parlare della ripresa del calcio. Queste alcune delle sue parole a La Gazzetta dello Sport: "A me, più delle mascherine, suscita perplessità il distanziamento sociale, questo metro di distacco che oggi come oggi bisogna rispettare anche sul campo. È strano, è una misura che allenta l’energia tipica dello sport. Il calcio depotenziato". [LEGGI LA NOTIZIA]
Premier League, terzo caso di Covid-19 nel Brighton
C'è un terzo caso di positività al coronavirus nel Brighton, club che milita in Premier League. Il giocatore, di cui non è stata resa nota l'identità, ha effettuato nella giornata di ieri il test ed è stato posto subito in isolamento domiciliare per quattordici giorni, come prevedono i protocolli sanitari.
Serie A, ecco i sette giorni del giudizio
Il Cts ieri non si è riunito, lo farà oggi: previsto infatti in giornata il vertice tra Comitato Tecnico Scientifico e Figc per l'approvazione del protocollo sanitario. Filtra fiducia tra le parti per la sua approvazione: in tal caso, verrà decretato il via libera per la ripresa agli allentamenti collettivi dal 18 maggio. I dubbi più grandi coinvolgono i comportamenti da utilizzare in caso di ulteriori positività al coronavirus. [LEGGI LA NOTIZIA]
Milan, nessun caso positivo dopo i test medici
Gli annunci arrivati da Fiorentina, Torino e Sampdoria hanno tornato ad allarmare il calcio italiano con le notizie di undici positivi al coronavirus tra calciatori e staff tecnico. Proseguono intanto i test medici anche per gli altri club, Milan compreso: "Sulla base dei test medici sin qui effettuati sui giocatori della Prima Squadra e lo staff presenti a Milano, non vi è stato riscontro di casi positivi da Covid-19. La squadra - si legge sul comunicato ufficiale - proseguirà il programma tecnico individuale a Milanello. Contestualmente, verrà completato lo screening medico per tutta la rosa di giocatori che saranno a disposizione dell'allenatore e del suo staff nei prossimi giorni".
Coni, il 14 maggio riunione straordinaria della Giunta Nazionale con Spadafora
Per giovedì 14 maggio alle ore 15 il presidente del Coni Giovanni Malagò ha convocato una riunione straordinaria della Giunta Nazionale. Alla videoconferenza parteciperanno anche il ministro dello Sport Spadafora, il presidente del Cip Pancalli e il presidente della Federazione Medico Sportiva Italiana Casasco. All'ordine del giorno le attività delle federazioni sportive nazionali, le attività olimpiche e le comunicazioni di Malagò e Spadafora. [LEGGI LA NOTIZIA]
Champions League, Aulas: "Juventus-Lione confermata per il 7 agosto"
Non solo i campionati nazionali. Ad agosto scenderanno in campo le formazioni, come la Roma, impegnate nelle coppe europee. Tra questi anche la Juventus, che dovrà affrontare il match contro il Lione dopo il ko dell'andata. Il presidente dell'OL, Aulas, ha annunciato a 'RTL': “La partita contro la Juve è confermata per il 7 agosto, a Torino e a porte chiuse. Se il ricorso per eliminare lo stop della Ligue 1 non avrà esito positivo, Olympique Lione e PSG saranno massacrati da squadre che avranno una preparazione fisica che noi non avremo”.
Calcio, Spadafora: "Pronti a inviare al CTS le linee guida per gli allenamenti"
"Nelle prossime ore arriverà anche il parere che abbiamo chiesto al CTS sul protocollo della FIGC“. Il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora fornisce gli aggiornamenti sui colloqui con il Comitato Tecnico Scientifico: “Siamo pronti a sottoporgli le Linee guida per gli allenamenti di tutti gli sport di squadra. Ho chiesto anche a Malagò e Pancalli di convocare due Giunte straordinarie del Coni e del Cip". [LEGGI LA NOTIZIA]
Spadafora: "I nuovi contagi non ci fanno ben sperare"
“Le notizie di queste ore dei contagi in alcune squadre di calcio non ci fanno ben sperare. Fino a quanto non capiremo quale sarà l’evoluzione sanitaria, non potremo dare una risposta certa. La prossima settimana, prima del 18 maggio, saremo in grado di capire, sulla base dell’analisi della curva, l’andamento dei contagi dopo questa prima apertura". Lo ha detto il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora. Ancora incertezza quindi sull'eventuale ripartenza del campionato. [LEGGI LA NOTIZIA]
Serie A, il piano di Conte per ripartire il 14 giugno
Il premier Giuseppe Conte ha un piano per far ripartire la Serie A il 14 giugno. Se la curva dei contagi dovesse confermare il trend, gli allenamenti avrebbero il via libera e poi si cercherebbe di dare il nuovo start al campionato a metà giugno. Un vero e proprio piano politico che segue l'esempio della Merkel e della Bundesliga. [LEGGI LA NOTIZIA]
Oggi il via libera agli allenamenti collettivi dal 18 maggio
La Serie A prova a ripartire. E lo fa con un primo passo dell'ok agli allenamenti collettivi delle squadre, che è atteso già in giornata. A quel punto il gruppo sarà privo di positivi (quelli trovati sono già stati messi in quarantena) e potrà cominciare con tattica e partitelle. Poi con un nuovo protocollo si cercherà di tracciare una linea per la nuova ripartenza del campionato. [LEGGI LA NOTIZIA]
Scaroni: "Al Milan abbiamo dei contagiati, ma stiamo ripartendo"
Il presidente del Milan Paolo Scaroni ha analizzato la situazione del club rossonero parlando a WarRoom, il format web di Radio InConTra. Queste le sue parole: "Abbiamo qualche giocatore contagiato in via di guarigione, ma Maldini, sia il padre che il figlio, ora stanno bene. Milanello è aperto e noi abbiamo già ripreso ad allenarci, mantenendo le distanze. Ci stiamo incamminando verso la ripartenza".
Serie A, mercoledì convocata un'assemblea straordinaria
Una nuova data da cerchiare per il calcio italiano. La Lega Serie A ha infatti comunicato che mercoledì 13 maggio i rappresentanti dei vari club si riuniranno in teleconferenza in un'assemblea straordinaria per discutere anche della ripresa dell'attività calcistica. All'ordine del giorno ci sarà anche il dibattito sui rapporti con con i licenziatari dei diritti audiovisivi per il triennio 2018-2021. [LEGGI LA NOTIZIA]
Zampa (Ministero della Salute): “Serie A, si va verso l’ok alla ripresa”
La ripresa della Serie A resta la grande incognita del mondo sportivo italiano. Dopo la riunione di ieri tra Comitato tecnico scientifico e Figc, emerge uno spiraglio di fiducia dalle parole di Sandra Zampa. La sottosegretaria alla Salute dell’attuale Governo, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Radio Punto Nuovo, in cui spiega l’evolversi della situazione: “Si va verso una soluzione ed è la soluzione che i tifosi di calcio si aspettano. Il via libera ancora non c’è, ma si va verso una buona direzione”. [LEGGI LA NOTIZIA]
Incontro Aic e calciatori di Serie A in corso
A seguito dei nuovi casi di positività riscontrati tra i club italiani (Torino, Fiorentina e Sampdoria), l'Assocalciatori ha indetto una riunione insieme ai rappresentanti dei calciatori di Serie A. L'Aic prenderà al termine dell’incontro una decisione che verso le 16 di oggi verrà comunicata alla Federcalcio. [LEGGI LA NOTIZIA]
Positivi tre giocatori in Liga
Se in Germania sono pronti a ripartire, lo stesso non si può dire per il resto d'Europa. E dopo i casi di positività in Serie A (undici tra Fiorentina, Sampdoria e Torino), anche in Spagna arrivano le prime notizie in questo senso. Secondo Rec1 sono tre i casi di Covid-19 in Liga e altri due appartenenti alla Segunda Division. Nessuno di questi fa parte del Barcellona.
Sampdoria, un recidivo e tre nuovi casi positivi al coronavirus
“L’U.C. Sampdoria informa che, nel corso degli esami ai quali sono stati sottoposti i calciatori, sono emersi tre nuove positività al Coronavirus-COVID-19 e un ritorno di positività. Attualmente asintomatici, gli stessi sono stati posti in quarantena e saranno costantemente monitorati come da protocollo”. Così, in una nota ufficiale, la Sampdoria ha reso noto il contagio al coronavirus di tre giocatori ed un caso di recidiva. La società blucerchiata era stata una delle maggiormente colpite all'inizio dell'emergenza pandemia, con i contagi di Gabbiadini ed Ekdal su tutti. [LEGGI LA NOTIZIA]
Spadafora: “Ripresa allenamenti di squadra auspicabile per il 18 maggio”
Il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, ha voluto commentare, tramite una diretta Facebook, la possibile ripresa della SerieA, al termine della riunione tra comitato tecnico-scientifico e Figc: “La ripresa degli allenamenti di squadra auspicabilmente dovrebbe avvenire il 18 maggio. So che c’è stato un confronto molto approfondito con molte richieste dei medici. Adesso il CTS stenderà una propria valutazione che verrà formalmente al Ministero della Salute. Poi immediatamente dopo questo il Ministero la renderà nota a tutti quanti. Mi auguro che si siano risolte le questioni problematiche e che quindi il 18 possano riprendere, compatibilmente all’evoluzione dell’epidemia nei prossimi 10 giorni, gli allenamenti non solo di squadra del calcio ma anche di tutte le altre discipline sportive”. [LEGGI LA NOTIZIA]
Fiorentina, sei nuovi positivi al coronavirus: tre atleti e tre dallo staff tecnico
La Fiorentina torna nel tunnel del coronavirus. Dopo il caso di positività registrato nel Torino, la società di Commisso ha informato dello stato di condizione di 6 dipendenti all'interno del club: secondo quanto riportato da una nota ufficiale del club sarebbero in totale tre giocatori e tre membri dello staff tecnico ad aver contratto il virus: “A seguito dei controlli di laboratorio effettuati nel pomeriggio di ieri, ACF Fiorentina comunica che sono stati identificati 3 atleti e 3 dello staff tecnico-sanitario positivi al Covid 19. La Società ha provveduto come da protocollo a proseguire l’isolamento delle persone coinvolte. Domani mattina sono previste per il resto del gruppo le viste medico sportive propedeutiche all’inizio dell’attività facoltativa sul campo”. [LEGGI LA NOTIZIA]
Concluso l'incontro FIGC-Comitato tecnico: nessun verdetto, nodi tamponi e positività
Secondo quanto riporta l'Ansa si è appena concluso dopo un'ora e mezza l'incontro tra il comitato tecnico scientifico della protezione civile e i vertici della FIGC riguardante il protocollo sulla ripresa degli allenamenti e dei campionati. Adesso il comitato tecnico dovrà presentare una dettagliata relazione al ministero della Salute prima della decisione finale sul futuro prossimo dello sport italiano. La mancanza di disponibilità di tamponi e le modalità con cui affrontare il caso di nuove positività sono stati i temi della riunione durata un'ora e mezza, conclusa senza verdetti. [LEGGI LA NOTIZIA]
Spadafora: "Attendiamo la valutazione del protocollo"
Il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha rilasciato alcune dichiarazioni in Commissione Cultura. Queste le sue parole: "Sta iniziando il vertice tra FIGC e Cts sul protocollo della Federcalcio. Attendiamo i risultati di questa valutazione. Non sarà possibile applicare lo stesso protocollo di Serie A e Serie B ad associazioni minori e dilettantistiche per cui il protocollo sarà diverso. Nel prossimo decreto ci sarà un fondo a disposizione delle società dilettantistiche. Nel Dpcm in vigore dal 18 maggio il mio auspicio è che in quel decreto possa esserci la data certa per la riapertura dei centri sportivi ancora chiusi. Stiamo lavorando in questo senso".
Spadafora, attesa nuova informativa al prossimo Cdm
Dopo aver riferito ieri al question time della Camera, il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora farà una nova informativa al prossimo del Consiglio dei ministri, per un punto della situazione riguardante il calcio e lo sport italiano. A riportarlo è l'ANSA.
Tommasi: "La situazione dei contratti deve essere chiarita"
Il presidente dell'AssoCalciatori Damiano Tommasi ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss per approfondire la situazione attuale del calcio e dei suoi protagonisti: "Se le Federazioni allungano la stagione i calciatori potranno andare anche oltre la scadenza dei contratti. Ma da un punto di vista contrattuale, è complicato intervenire. E' uno dei temi che non è stato ancora ben chiarito". [LEGGI LA NOTIZIA]
Bundesliga, il 16 maggio riparte il campionato
Secondo la Bild i club di Bundes e di Zweite Liga avrebbero deciso per far ripartire la macchina calcistica sabato 16 maggio e non venerdì 15 come si vociferava nelle ultime ore. Nella giornata di ieri era arrivato il via libera direttamente da Angela Merkel, che aveva ribadito la volontà governativa di far riprendere il campionato. [LEGGI LA NOTIZIA]
Atalanta, Sportiello è guarito dal coronavirus
Marco Sportiello è guarito dal coronavirus. Il portiere dell'Atalanta - come comunicato dal club bergamasco - è risultato negativo a due tamponi nelle ultime 48 ore. Dopo ulteriori controlli potrà tornare all'attività sportiva. La notizia arriva il giorno dopo l'altra guarigione di Paulo Dybala. [LEGGI LA NOTIZIA]
Oggi confronto tra comitato tecnico-scientifico e Figc
Oggi è il giorno del confronto tra il comitato tecnico-scientifico del governo e la Figc, guidata da Gravina e dal professor Paolo Zeppilli, numero uno della commissione medica che ha scritto il protocollo giudicato ancora "non sufficiente". Temi sul tavolo quelli dei tamponi per le squadre e di cosa fare in caso di nuova positività. Per i tecnici non si tratta: bisogna mettere il giocatore due settimane in quarantena. [LEGGI LA NOTIZIA]
Bundesliga, il 15 maggio la ripresa del campionato
La cancelliera Angela Merkel ha dato il via libera definitivo. La Bundesliga ripartirà il 15 maggio: dunque venerdì prossimo il campionato tedesco riaprirà i battenti riprendendo dalla 26esima giornata. "Ma nessuno dovrà fare autogol e le misure torneranno a essere restrittive in caso di nuovi contagi". La Germania è la prima top lega europea a tornare in campo. [LEGGI LA NOTIZIA]
Coronavirus, positivo un calciatore del Torino
Dopo i primi esami medici effettuati per tornare agli allenamenti individuali, il Torino ha comunicato che un calciatore è risultato positivo al coronavirus. Il giocatore, di cui non è stato reso noto il nome, è attualmente asintomatico ed è stato immediatamente messo in quarantena. È il primo caso di Covid-19 in un giocatore della Serie A dopo il via libera alle sedute individuali del governo e l'inizio dei test da parte delle società. [LEGGI LA NOTIZIA]
Juventus, Dybala guarito dal coronavirus: l'annuncio
Paulo Dybala vede la luce in fondo al tunnel. Dopo un mese e mezzo, l'argentino della Juventus è risultato negativo al coronavirus. Grazie gioia per il numero 10 bianconero, che ha dato l'annuncio su Instagram come una vera e propria liberazione mentre il club aveva diramato un comunicato ufficiale. L'ex talento del Palermo è pronto per tornare alla Continassa. [LEGGI LA NOTIZIA]
Belgio, Jupiler Pro League sospesa fino al 31 luglio
Lo stop della Jupiler Pro League è stato prolungato fino al 31 luglio. In un’assemblea generale il 15 maggio si discuterà il destino del campionato, sempre più vicina alla chiusura. Questo quanto diramato in una nota ufficiale:
“La Pro League prende atto della decisione presa oggi dal Consiglio di sicurezza nazionale che prevede di annullare le competizioni calcistiche professionistiche fino al 31 luglio. Va da sé che la Pro League e i suoi club rispetteranno questa decisione. La direzione della Pro League e il gruppo di lavoro istituito al suo interno per esaminare le conseguenze sportive e finanziarie legate alla crisi del Coronavirus terranno conto della decisione del Consiglio di sicurezza nazionale nel loro lavoro. Le proposte del gruppo di lavoro saranno presentate ai club della Pro League durante l’Assemblea Generale del 15 maggio”.
La Germania riparte: Bundesliga al via dalla metà di maggio
La notizia era nell'aria da giorni, ma solamente oggi è arrivata la decisione della Merkel. Riparte la Bundesliga a porte chiuse dalla metà di maggio. Tra i cinque tornei nazionali top in Europa è stato il primo a riprendere gli allenamenti (il 6 aprile) e ora a far ripartire il massimo campionato. Un segnale importante per Serie A, Liga e Premier League che aspettavano di capire la posizione ufficiale del governo tedesco sul calcio. [LEGGI LA NOTIZIA]
Spadafora: "Impossibile fare date certe per la ripresa del campionato"
Vincenzo Spadafora partecipa al Question Time della Camera e torna a parlare della possibile ripresa del campionato di Serie A: "Auspichiamo che tutti i campionati riprendano, ma oggi è impossibile dare una data precisa per la ripresa campionato perché dovremo controllare la curva dei contagi nelle prossime due settimane. Gli unici campionati che hanno date certe per ora sono quelli che sono stati già bloccati". [LEGGI LA NOTIZIA]
La Turchia riparte, Super Lig al via dal 12 giugno
In attesa della decisione della Germania e del Portogallo, c'è chi una data per riprendere a giocare l'ha già decisa. La Super Lig turca ha una data per far ricominciare a rotolare il pallone in campo ed è quella del 12 giugno. A Comunicarlo il presidente della Federazione Nihat Ozdemir nel corso di una conferenza stampa. La stagione terminerà il 26 luglio.
Conte: "Presto un incontro con i vertici del calcio"
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato novità riguardo alla ripresa del calcio: "Convocheremo il mondo dello sport e del calcio, insieme al ministro Spadafora, per fare il punto: raccoglieremo le istanze della Federcalcio e delle altre federazioni per avere un quadro condiviso della ripresa delle attività sportive. Non ho ancora messo mano al dossier calcio, ma sentiremo e concorderemo". [LEGGI LA NOTIZIA]
Domani Figc e scienziati si incontrano: al centro il protocollo medico
Il nodo cruciale per la ripresa verrà messo sul tavolo domani, quando Figc e Comitato tecnico-scientifico si incontreranno per fare il punto. Senza un accordo non si riparte. Ma il fronte del via libera aumenta ogni giorno di più. La politica spinge per salvaguardare il sistema. Tra i temi sul tavolo della Figc c’è anche una questione economica più strettamente legata al ritorno in campo: ancora senza conoscere le date di un’eventuale ripresa, la Federazione non può fissare quelle entro cui chiedere ai club di assolvere alle licenze nazionali della prossima stagione. [LEGGI LA NOTIZIA]
La Merkel oggi decide sul via libera in Germania. La situazione in Europa
La Bundesliga può essere il primo grande campionato a ripartire. Oggi la cancelliera Angela Merkel deciderà le sorti del campionato, ma tutto fa pensare che sarà via libera nonostante i 10 casi di positività riscontrati nel primo giro di tamponi ai giocatori. Verso il via libera anche il campionato portoghese e quello polacco. Anche la Spagna si muove: al via tamponi e sanificazioni, ma la ripartenza non ci sarà prima di giugno. In Premier League proposte partite più brevi.
Serie A, Carnevali: "Noi propensi a giocare tutti al centro-sud"
"Onestamente preferisco non leggere le dichiarazioni del Ministro Spadafora ultimamente. Da un giorno all'altro cambia idea". Il dg del Sassuolo Giovanni Carnevali ha rilasciato un'intervista a 'Radio 24' in cui ha parlato anche dell'ipotesi di 'traslocare' le partite di Serie A: "Non mi dispiace l'idea di terminare il campionato in stadi del centro-sud. Credo che si debba fare di necessità virtù. Se c'è questo tipo di possibilità a me piace, penso che sia una possibilità, anche perché alla fine si gioca a porte chiuse e uno stadio vale l'altro, non cambia. Bisogna cercare di evitare più spostamenti possibili, è una bella soluzione e noi siamo propensi".
Rinviato il Consiglio Federale dell'8 maggio
Con un comunicato sul proprio sito ufficiale, la Figc ha annunciato che il Consiglio Federale previsto per venerdì 8 maggio è stato annullato. Il motivo è la necessità di ulteriori approfondimenti sui temi relativi alla ripresa della stagione. Tra gli altri temi all'ordine del giorno c'erano anche la riforma dei campionati, il decreto del 26 aprile e le iscrizioni per la prossima stagione. [LEGGI LA NOTIZIA]
Coronavirus, positivo un giocatore del Como: è asintomatico
Il Como ha comunicato sul proprio sito ufficiale che Pierre Bolchini è risultato positivo al coronavirus. Il test è stato effettuato in seguito al contagio riscontrato da un componente del suo nucleo famigliare che opera in ambito sanitario. Il portiere classe '99 è asintomatico e proseguirà la sua quarantena in isolamento nella sua abitazione, dove si trova dal 10 marzo scorso. [LEGGI LA NOTIZIA]
Cellino: "Non mi interessa più tornare a giocare. Vergognoso aspettare la Merkel"
Massimo Cellino, presidente del Brescia, ha parlato ai microfoni di Teletutto esponendo la propria posizione sulla ripresa del campionato. Queste le sue parole:
“Non mi interessa più se si torni a giocare o meno, facciano quello che vogliono. E che smettano di strumentalizzare le mie dichiarazioni: la mia linea è sempre stata chiara. Aspettiamo le decisioni della Merkel? E’ vergognoso. Abbiamo un presidente di Lega, uno della Federazione, uno del Coni ed un ministro dello sport e attendiamo gli altri? A me non frega niente della Merkel e dell’Uefa: l’Italia deve decidere in autonomia, siamo senza dignità". [LEGGI LA NOTIZIA]
Tommasi: "Mancano le date e chi si prende la responsabilità"
Il presidente dell'AIC Damiano Tommasi torna a parlare della Serie A e del suo possibile nuovo start a giugno: “Essere favorevoli o contrari alla ripartenza è una discussione che lascia il tempo che trova: oggi ci mancano alcuni elementi. Non abbiamo alcune risposte e questo genera incertezza, mancano le date. Chi si prende il rischio di far ripartire il calcio se il rischio non è zero? L’atleta? Il club? Il governo? Bisogna partire al momento giusto e con il protocollo ideale”, le sue parole in diretta con Pardo. [LEGGI LA NOTIZIA]
Premier League: ipotesi tempi che durino meno di 45'
Tra le proposte che circolano sui tavoli della Premier League per far ripartire il campionato, c'è anche quella di ridurre le durate dei singoli tempi a meno dei classici 45'. L'idea è stata annunciata dal presidente della PFA Gordon Taylor alla BBC: “Non conosciamo il futuro, ma sappiamo quali sono state le proposte, quali idee sono state messe sul tavolo: la possibilità di avere più sostituzioni e le partite probabilmente non dureranno 45 minuti a tempo. E poi si può giocare in stadi neutrali”. [LEGGI LA NOTIZIA]
Per la Serie A ipotesi partite al centro-sud
Tra le ipotesi per la ripartenza della Serie A c'è anche quella di spostare l'intero campionato al centro-sud, evitando le zone del Paese maggiormente colpite dal coronavirus. Da tre grandi città come Napoli, Bari e Palermo è arrivata la disponibilità per voce dei tre sindaci De Magistris, De Caro e Orlando. [LEGGI LA NOTIZIA]
Spadafora: "Ok ripartire ma soltanto in sicurezza"
Il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera e si è detto ancora possibilista sulla ripartenza della Serie A. Una decisione che però sarà vincolata alle scelte del governo e al protocollo disponibile in settimana: "Sarebbe surreale per un ministro dello Sport demonizzare il calcio. Mi auguro di ripartire, ma lo deciderà il governo. Dal 18 maggio riprenderanno gli allenamenti di squadra. Sul campionato ci baseremo su elementi scientifici, oggi non disponibili. A metà maggio si potrà fare una previsione realistica". [LEGGI LA NOTIZIA]
Spadafora: "Spero la A riparta, molto dipenderà dalle prossime due settimane"
Torna a parlare il Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, sulla ripresa del calcio e in particolare della Serie A: "Io mi auguro vivamente che riprenda la Serie A e sarebbe surreale il contrario. Dovrà avvenire quando saremo in sicurezza. I toni di questi giorni sono scaturiti dalla pressione subita. Molto dipenderà dalle prossime due settimane e da come questa prima riapertura inciderà sul tasso dei contagi" [LEGGI LA NOTIZIA]
Castellacci: "Il protocollo FIGC non ha soddisfatto il Ctf"
Enrico Castellacci, ex medico della Nazione e presidente della LAMICA (Libera Associazione dei Medici Italiani del Calcio), ha parlato al portale sportlab.it riguardo l'attuazione del protocollo stilato dalla FIGC: "L'auspicio è tornare a rivedere il campionato, ma servirà stilare un protocollo diverso. Quello redatto dalla FIGC non ha soddisfatto il Comitato tecnico-scientifico. Inoltre la sua applicazione sarebbe fuori dalla portata della Serie C e per alcuni punti sarebbe complicato applicarlo anche in Serie A".
Aulas (pres. Lione): "Ci stiamo impiccando da soli"
Jean-Michel Aulas, presidente del Lione, ha lanciato l'allarme sull'universo calcistico con dichiarazioni molto dure rilasciate a L'Equipe. Queste le sue parole: "Questo stop costa troppo ai club e alla lega, ci stiamo impiccando da soli. Sono d'accordo con il presidente della federcalcio, bisogna finire il campionato. L'errore è stato innanzitutto politico: perché dire già da ora che sarà impossibile giocare prima di agosto? Non sappiamo se gli altri paesi avranno la stessa idea. Lo sport è come gli affari, la Francia è in competizione".
Renzi: "Il calcio muove grandi interessi. Spadafora non decide da solo"
Il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha puntato il dito contro il Ministro dello Sport Spadafora ai microfoni di La7. Questo il suo commento: "Lui non è il padrone del calcio, come si permette a parlare così. In ballo ci sono interessi enormi, sia in termini di passione sia in termini economici. Non può decidere da solo e il calcio non è un giocattolino da addetti ai lavori". [LEGGI LA NOTIZIA]
Carnevali (dg Sassuolo): "Una gioia vedere i calciatori allenarsi di nuovo"
Giovanni Carnevali, direttore generale del Sassuolo, ha parlato della ripresa degli allenamenti della squadra e delle prossime mosse in merito alla politica calcistica. Queste le sue parole a Sky Sport: "E' una grande gioia vedere i ragazzi tornare in campo, li ho visti emozionati. Il presidente Bonaccini ha fatto una cosa di buon senso, perché non si poteva fare altro. Spero che con il consiglio federale possiamo portare avanti le altre procedure per continuare e portare a termine il campionato. Ci aspettiamo che vengano prese decisioni con responsabilità, perché altrimenti l'azienda calcio rischia grosso. Chi prenderà queste decisioni deve conoscere la materia, serve professionalità da parte di tutti".
Il Governo pubblica le linee guida per la ripresa degli allenamenti individuali
Con un documento di 32 pagine pubblicato ieri, il Governo ha reso note le linee guida per gli allenamenti individuali che partiranno da oggi, valide anche per gli sport di squadra. L'obiettivo è favorire la ripresa graduale dell'attività sportiva. Il documento contiene norme di comportamento, gestione e igiene indirizzate alle associazioni, ai club e agli atleti stessi. [LEGGI LA NOTIZIA]
Cairo: "Non so se riprenderà il campionato"
Il presidente del Torino Urbano Cairo dubbioso sulla ripresa: "Sono uno dei 20 associati e non so se il campionato ripartirà. Ci sono dei tentativi, da oggi con gli allenamenti individuali e, dal 18 maggio, di gruppo. L’aspetto fondamentale è che sia adottato un protocollo totalmente sicuro, soprattutto per quando dovessero riprendere le partite”. [LEGGI LA NOTIZIA]
Per la Roma partono le visite mediche scaglionate a Trigoria
Oggi il primo gruppo di giocatori della Roma torna a Trigoria per le visite mediche, prima della ripresa della allenamenti. Le tensioni con il governo non si allentano, ma la Serie A è decisa a ripartire e segue le indicazioni del Viminale. I giallorossi effettueranno i controlli direttamente nel centro sportivo divisi in tre gruppi. Giovedì invece si ripartirà con gli allenamenti, rigorosamente in forma individuale, con il distanziamento garantito. [LEGGI LA NOTIZIA]
Nodo protocollo: torna l'ipotesi di giocare tutti al centro sud, ma con una nuova positività sarà stop
L’incontro sul protocollo dovrà essere nuovamente calendarizzato. Potrebbe avvenire in tempi brevi, ma non è scontato, scrive La Gazzetta dello Sport. Il calcio è messo davanti all'aut aut: o prendete in considerazione l’idea di fermarvi in caso di positività oppure è inutile partire. Giocare tutti al centro sud per abbassare il rischio è un'ipotesi da tenere in considerazione. Sarebbe una scelta complicata anche perché a quel punto almeno mezza serie A dovrebbe trovarsi centri di allenamento più vicini agli stadi dove si giocherebbe (ovviamente a porte chiuse)
L’Udinese non tornerà ad allenarsi nel proprio centro sportivo
L'Udinese la prossima settimana non riprenderà gli allenamenti. E' stata la stessa società friulana ad annunciarlo con un comunicato ufficiale. La squadra di Gotti infatti non tornerà a lavorare al Dino Bruseschi prima dell’approvazione del protocollo federale. [LEGGI LA NOTIZIA]
Ulivieri sullo stop della Serie A: "Come il Governo siamo legati alla scienza"
Del possibile stop del campionato ne parla anche il presidente AIAC, Renzo Ulivieri: "Staremo a vedere, in quel caso Conte si prenderà la responsabilità e noi accetteremo la decisione. Da parte nostra non c’è nessuna contrapposizione con il Governo. Noi come loro siamo legati a quel che ci dice la scienza. Non si può sapere come sarà la situazione tra un mese, si può solo aspettare e sperare che le cose continuino a migliorare”. Felice, invece, per l'ok agli allenamenti del Viminale: "Per chi come noi ha voglia di ripartire credo che sia un’ottima notizia". [LEGGI LA NOTIZIA]
Via libera dal governo ai club per gli allenamenti individuali
“È consentita, anche agli atleti e non, di discipline non individuali, come a ogni cittadino, l’attività sportiva individuale, in aree pubbliche o private, nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri e rispettando il divieto di ogni forma di assembramento”. Così il Viminale, attraverso una circolare ai Prefetti, ha dichiarato nella sua nota ufficiale la ripresa degli allenamenti individuali per gli sport di squadra. La prescrizione sarà in vigore da domani fino alla data del 17 maggio. [LEGGI LA NOTIZIA]
Mercoledì Conte potrebbe decretare lo stop definitivo della Serie A
Nonostante la riapertura agli allenamenti individuali per i giochi di squadra, la palla per la ripresa della Serie A resta nelle mani del governo: mercoledì il nuovo decreto di Conte potrebbe chiudere definitivamente il campionato su input del comitato scientifico. La Lega ha già tre nuove ipotesi di calendario. Il più estremo con ripartenza al 24 giugno sacrificando la Coppa Italia e con 2 sole retrocessioni. La Figc, invece, tiene ancora viva l’ipotesi playoff e playout per non ritardare la prossima stagione. [LEGGI LA NOTIZIA]
Come cambia il protocollo Figc
Oggi potrebbe andare in scena l’incontro decisivo tra la Figc e il Comitato tecnico Scientifico sul protocollo sanitario per la ripresa degli allenamenti. La novità più grande riguarda i test sierologici, preferiti ai tamponi, che verranno fatti solo in casi sospetti. Inoltre quando i giocatori arriveranno nei vari centri per le visite dovranno essere muniti di una autocertificazione dove specificano se hanno avuto sintomi. [LEGGI LA NOTIZIA]
Spadafora al CTS: "Valutate allenamenti individuali per il calcio"
Intanto torna a muoversi anche il ministro dello Sport. Ieri sera, infatti, Vincenzo Spadafora ha scritto al comitato tecnico scientifico per chiedere la possibilità di dare il via libera agli allenamenti individualianche per gli sport di squadra. In questo modo il governo potrebbe dare l'ok già in vista di lunedì 4 maggio, evitando alle singole regioni di intervenire. [LEGGI LA NOTIZIA]
Roma, la Regione Lazio dà l'ok: dalla prossima settimana la ripresa degli allenamenti
Dalla prossima settimana anche la Roma potrà tornare nel proprio centro sportivo. La Regione Lazio ha dato il via libera anche per gli sport non individuali dal 6 maggio: gli atleti potranno allenarsi in forma individuale, rispettando le norme di igiene e sicurezza, tra cui il distanziamento sociale. Poco dopo è arrivato il tweet della società che ringrazia la Regione Lazio per la "sensibilità dimostrata nei confronti degli sport di squadra". [LEGGI LA NOTIZIA]
Ripresa allenamenti, da lunedì 4 maggio ok anche al Cagliari
Anche il Cagliari va verso la ripresa degli allenamenti ad Asseminello. Il via libera arriva direttamente dal governatore della Regione Sardegna Solinas, che ha annunciato per i rossoblù la possibilità di tornare a correre ad Asseminello. Come per Bologna, Parma e Sassuolo sarà possibile effettuare sedute individuali in attesa del 18 maggio. [LEGGI LA NOTIZIA]
Ripresa allenamenti, anche Bologna e Parma si muovono: "Sedute facoltative"
A stretto giro di posta è arrivato anche il comunicato ufficiale del Bologna sulla ripresa degli allenamenti, fissata per martedì 5 maggio: "I giocatori della prima squadra avranno la facoltà di proseguire l’attività individuale di mantenimento anche sui campi del centro tecnico N. Galli". Stessa decisione ufficiale comunicata dal Parma, con palestre e spogliatoi chiusi, senza staff tecnico. [LEGGI LA NOTIZIA]
Sassuolo, ufficiale la ripresa degli allenamenti da lunedì al Mapei Center: i dettagli
Il Sassuolo, intanto, ha ufficializzato la ripresa degli allenamenti già da lunedì 4 maggio. Dopo l'ordinanza della Regione Emilia Romagna, il club neroverde ha stabilito le modalità di accesso ai tre campi del Mapei Football Center. Sei calciatori all'ora, uno ogni metà campo, che potranno allenarsi individualmente e in maniera facoltativa dal lunedì al venerdì ma senza lo staff tecnico al seguito. Resteranno chiusi agli atleti spogliatoi, palestre e uffici. [LEGGI LA NOTIZIA]
Napoli, ripresa degli allenamenti: ok ufficiale dell'Unità di Crisi della Regione Campania
L'Unità di Crisi della Regione Campania ha confermato l'ok alla ripresa degli allenamenti del Napoli da lunedì 4 maggio. Questa la nota ufficiale: "È stato già trasmesso al Governo il parere favorevole della Regione allo svolgimento degli allenamenti, purché vengano garantite pienamente tutte le esigenza di tutela sanitaria. Per correttezza di rapporti la Regione ha inteso inviare preventivamente al Governo questa valutazione per poter consentire la ripresa dell’attività già da lunedì“. [LEGGI LA NOTIZIA]
Fiorentina, Iachini: "Pronti a ripartire. Adesso non si può parlare di regolarità"
Giuseppe Iachini, allenatore della Fiorentina, è intervenuto ai microfoni di Rai Radio Uno. Queste le sue parole:
“Non penso che, nel rispetto della tragedia che ha colpito tutto il Paese, sarebbe giusto ed eticamente corretto assegnare lo scudetto o ancor più assegnarlo con una gara secca qualora il campionato non dovesse ripartire. Premesso che ci sono organi competenti che dovranno prendere decisioni al riguardo, sono dell’avviso che o si torna in campo o considerando la gravissima situazione sanitaria ed economica si chiude tutto adesso e ne riparliamo più avanti. Anche la Juve credo sia già stata chiara al riguardo. Il calcio è uno sport che si basa anche sulla lealtà. Al di là del Parma, del Bologna, del Sassuolo o della Spal, credo sarebbe giusto, se potremo ricominciare, di farlo tutti assieme. Anche nel rispetto di altri club, penso all’Atalanta, al Milan, all’Inter, alla Juve, al Toro, le cui regioni hanno avuto e hanno più problemi di altre. Bisogna rispettare i colleghi e tutte le squadre, ripartire tutti assieme e non alcuni adesso e altri fra due settimane. Come si può parlare di regolarità alla luce di oltre due mesi di stop come mai accaduto prima? E inoltre dovessimo ripartire andrebbero considerate tante problematiche, comprese quelle relative a quei giocatori che hanno contratto il virus. In ogni caso, in attesa di comunicazioni, noi siamo pronti a ripartire con entusiasmo e massima professionalità”.
Il presidente del Lecce: "La Serie A riparte al 51%"
Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Punto Nuovo durante la trasmissione "Punto Nuovo Sport Show". Queste le sue parole:
Unanimità Serie A?
Ieri è stata espressa in maniera chiara ed univoca quest'unanimità perché pian piano anche quelli più restii hanno capito che l'unica soluzione per reggere in piedi il sistema è quello di tornare a giocare. Sono troppe le questioni dal punto di vista economico, finanziario e giuridico difficili da risolvere se non si dovesse tornare a giocare. Senza essere cinici o insensibili, qualora dovesse trovarsi una quadra sul protocollo sanitario, ma soprattutto se la fase di ripartenza dovesse andar bene – perché attualmente è un punto interrogativo – tutto andrebbe nel senso di ripresa. Fermo restando che bisogna chiarire bene molti aspetti del protocollo, dal punto di vista giuridico c'è qualcosa da risolvere ancora, tra tutti i contratti che scadono al 30 giugno. Il protocollo ha la medesima finalità sanitaria, adesso con grande prudenza stiamo provando a muoverci dopo aver costatato che non tornare a giocare porta a pesanti conseguenze.
Quali?
L'esercizio migliore per far comprendere l'impatto, più che le cifre, è guardare le singole voci. Nel caso di stop, ci sono i broadcaster che cercheranno di non pagare l'ultima tranche: quella che vale migliaia di euro. Ci sono vari sponsor che non vedendo il campionato interamente giocato, avranno delle pretese. Gli stessi giocatori, con i contratti, avranno da ridire. Abbiamo tutta una serie di voci e di costi che rappresentano una partita aperta, ma potrebbero trasformarsi in dati disastrosi. Chi ha fatto una politica un po' spregiudicata, può rischiare tanto. Il consiglio federale si occuperà della questione all'8 maggio, anche noi abbiamo sentito trapelare voci su consigli informali, ma allo stato attuale non c'è alcuna alternativa al caso di stop. Sicuramente settimana prossima capiremo qualcosa di più.
Strumentalizzare il Covid-19?
Spero che nessuno strumentalizzi la situazione, sarebbe davvero brutto strumentalizzare la malattia ed in contagi - aggiunge - . E' anche vero che uno dei tanti nodi da sciogliere è prevedere cosa accadrà in caso di nuovi contagi, non può essere deciso al momento, ma va preventivato prima.
Le parole di Spadafora?
Penso siano state uno schiaffo a chi ha fornito informazioni sbagliate. Se qualcuno ha rappresentato un quadro rispetto della realtà, avrà sbagliato a farlo. Il passo in avanti di chi ha fornito informazioni sbagliate è stato immediatamente ricondotto a realtà con l'assemblea di ieri che è risultata unanime.
Tornare ad allenarsi?
Allo stato attuale no. E' un tema giusto da toccare, ma in questo momento il fatto che alcune Regioni autonomamente consentano di ripartire attraverso allenamenti individuali, laddove ce ne sono altre con atteggiamento più prudente, genera una disparità ingiusta. Ricordo che quando ai primi di marzo, con la prima ordinanza di Conte, gli allenamenti erano ancora consentiti, siccome c'erano città in cui morivano centinaia di persone al giorno e quindi cessarono gli allenamenti, tutte le società decisero di fermarsi per sanità e sportività. Sarebbe bello che anche in questo caso non ci siano slanci in avanti, non devono esserci avvantaggiati. Abbiamo avuto un calendario incredibile e nelle prime 10 giornate abbiamo affrontato le big, uno stop adesso dopo aver affrontato le big è un peccato. Il Lecce con grande fatica è riuscita a stare a galla in un campionato incredibile, adesso ha la chance di salvezza con le dirette concorrenti, molte delle quali in casa, sarebbe antisportivo cristallizzare la classifica così.
Ripresa Serie A?
Ad oggi direi che c'è una buona possibilità, per fare una percentuale bisogna aspettare una riapertura degli allenamenti, ma direi un 51%.
Il vicepresidente Fifa: "Possibile stagione su anno solare"
Victor Montagliani, vicepresidente della Fifa e presidente della Concacaf, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Sportiva. Tra gli argomenti trattati la possibile ripresa del calcio mondiale. Queste le sue parole:
"Stiamo seguendo il dibattito che c’è in Italia sulla ripresa della Serie A. Siamo coscienti che queste sono decisioni che devono essere prese a livello domestico: per la prima volta nella vita del calcio moderno forse non è il calcio che decide, ma sono i governi o i responsabili della sanità a decidere di giocare. Noi seguiamo e aiutiamo dove possibile. A livello decisionale ci sono tre livelli: quello domestico sui campionati, di confederazione sulle coppe, e internazionale sulle competizioni delle Nazionali. La situazione è complicata perché in questo le decisioni si prendono di giorno in giorno, di settimana in settimana. Avevamo già cominciato a ragionare su come impostare un nuovo calendario dal 2024, ora con questa crisi servono risposte immediate. C’è la possibilità di pensare a come riformare il calcio, non solo in Europa ma in tutto il mondo, di migliorare le cose a livello di date. E’ una discussione da fare, specialmente con confederazioni e federazioni. Ne abbiamo l’opportunità perché il Mondiale in Qatar del 2022 si giocherà a novembre/dicembre e allora può essere un’idea. Qui nelle Americhe già si gioca seguendo il calendario dell’anno solare, forse è una soluzione che ci potrebbe stare anche in Europa e in Africa, è una possibilità da discutere a livello nazionale e continentale. Non è un’idea da scartare, può essere una soluzione proprio in vista dei prossimi due anni e di questo Mondiale invernale".
Il calciomercato?
Abbiamo già fatto un documento con delle linee guida per i club, non solo sulle scadenze di contratto che si possono allungare. Il primo aspetto come giurisprudenza sono le leggi nazionali del lavoro, o se c’è un accordo tra club, leghe e giocatori come c’è qua in America. E’ una buona guida, queste cose si possono fare con l’accordo tra calciatore e sua società. Sulla durata della finestra si parlava di allungarla fino a fine anno, ma è troppo rischioso lasciarlo aperto cosi’ tanto, allora abbiamo pensato di prolungare per massimo 16 settimane, poi se le cose non cambiano dovremo cambiare ancora ma per il momento mi sembra una soluzione prudente.
Rakitic ha dichiarato di essere pronto a correre il rischio contagio pur di tornare a giocare...
E’ quello che vuoi sentir dire da un calciatore. Lui è un atleta, vuole giocare, ma queste decisioni non sono mie o sue, e nemmeno della squadra o della Liga, sono del Governo e della Sanità spagnola, sono loro a dover parlare prima che noi possiamo dire la nostra sulla ripartenza e come ripartire.
Potrebbe esserci l’ammonizione per chi sputa in campo?
Il potere decisionale sulla modifica delle regole del gioco è dell’Ifab di cui faccio parte: quella del cartellino giallo per chi sputa in campo visto il momento è una raccomandazione che stiamo valutando, una decisione da prendere a breve, a me pare un suggerimento positivo.
Premier League, i club hanno deciso di concludere la stagione a porte chiuse
I 20 club della Premier League si sono accordati per concludere la stagione a porte chiuse, giocando le ultime 92 partite del calendario in stadi neutri. È questa una delle misure di sicurezza che saranno messe in atto, quando - con ogni probabilità, nella prima metà di giugno - ricomincerà il massimo campionato inglese. Per conoscere la data esatta della ripresa, manca ormai solo la comunicazione ufficiale, che dovrebbe arrivare giovedì prossimo, quando il Premier Boris Johnson annuncerà l'inizio della fase 2 della gestione dell'emergenza sanitaria in corso.
Allenamenti Roma, la Regione Lazio: "Decidiamo col Governo"
È atteso nelle prossime ore il provvedimento che dovrebbe consentire alla Roma di tornare ad allenarsi al centro sportivo Fulvio Bernardini. A Trigoria i calciatori potrebbero comunque allenarsi in maniera individuale e rispettando le distanze di sicurezza, ma sarebbero seguiti più da vicino dallo staff tecnico dopo quasi due mesi di allenamenti a casa e tramite videochiamata. Il vicepresidente della Regione Lazio Leodori in conferenza stampa: “Come Regione stiamo capendo come disciplinare allenamenti individuali di sport di squadre di società professionistiche. I nostri atteggiamenti rientrano in una collaborazione col Governo, che stabilisce le riaperture”.
Serie A, le due date per la possibile ripresa
Tutti d'accordo nel ripartire, ma non solo. I club di Serie A, riuniti venerdì nell'Assemblea di Lega, hanno ipotizzato due date per la ripresa del campionato: il 13 giugno oppure il 20. Nel primo caso si ripartirebbe dalla 27esima giornata, disputando poi quattro giorni dopo i recuperi. L'alternativa del 20 non prevede la Coppa Italia a luglio (come invece nella prima ipotesi). In entrambi i casi si chiuderebbe l'1 agosto, poi spazio alle Coppe. [LEGGI LA NOTIZIA]
Colonia, tre nuovi positivi al Coronavirus
In Bundesliga si lavora per ricominciare il campionato, ma da Colonia arrivano notizie di nuovi positivi. La società ha annunciato che sono stati riscontrati tre nuovi casi di Coronavirus e che attualmente queste persone sono in quarantena. Come da direttive però la squadra continuerà ad allenarsi. E' intervenuto anche l'amministratore delegato Horst Heldt: "Le misure precedenti sono risultate valide. Ora agiamo con i test individuali". [LEGGI LA NOTIZIA]
Spadafora: "A emergenza finita riformerò l'intero settore sportivo"
Il ministro dello sport Vincenzo Spadafora è tornato a parlare dalla sua pagina ufficiale Facebook con un messaggio a tutti i lavoratori del mondo dello sport: "Rivolgo un pensiero particolare ai tanti lavoratori dello Sport, coloro che, spesso senza le dovute garanzie, lontano dai riflettori, svolgono un’azione fondamentale. Molti di loro hanno poche tutele e meritano maggiore rispetto: per questo - quando questa emergenza sanitaria sarà terminata - mi sono impegnato a riformare l’intero settore. E in questa giornata in cui, per chi come me ricopre un ruolo di Governo, è doveroso essere a lavoro, ringrazio tutto il mio staff che mi sta supportando in modo eccellente mettendo al primo posto l’interesse del Paese".
Roma, attesa l'ordinanza della Regione per la ripartenza degli allenamenti
Dopo Emilia Romagna e Campania, anche il Lazio potrebbe aprire agli allenamenti dal 4 maggio. Il governatore Zingaretti sarebbe infatti al lavoro per l'ordinanza che permetterebbe a Roma e Lazio di tornare a lavorare sui campi di Trigoria e di Formello, nel rispetto completo delle norme sanitarie e di distanziamento sociale. [LEGGI LA NOTIZIA]
Napoli, dal 4 maggio ok della Regione agli allenamenti a Castel Volturno
“Per la Regione Campania ci sono tutte le condizioni per consentire la ripresa degli allenamenti della squadra del Napoli”, così Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, in merito alla richiesta di Aurelio De Laurentiis di poter riprendere gli allenamenti. Nel corso di una diretta Facebook De Luca commenta la questione legata alla ripresa dell’attività fisica del Napoli: “Il presidente De Laurentiis propone un’ipotesi di lavoro che a me pare estremamente interessante: dice che possono fare gli allenamenti, avendo 3 campi di calcio disponibili a Castel Volturno, avendo un distanziamento degli atleti di 20 metri, possono farli per fasce orarie, senza uso comune delle docce, con trasporto individuale di ognuno di loro. A me pare ci sono tutte le condizioni per consentire gli allenamenti della squadra del Napoli”. [LEGGI LA NOTIZIA]
Tommasi: “Possibile che i giocatori vadano a correre nei parchi”
Damiano Tommasi, presidente dell’Assocalciatori, in un’intervista a Sky Sport commenta la possibilità per i calciatori di allenarsi nei parchi pubblici, se il Governo non dovesse permettere l'apertura dei centri sportivi delle società il 4 maggio: "È una delle possibilità, ci sono alcune società che apriranno il centro e lasceranno i campi col libero accesso. Il tema della responsabilità è focale, oggi siamo concentrati ad ottenere questo. Un contatto tra federazione e comitato scientifico non ci sarà fino a lunedì da quello che ho capito”. [LEGGI LA NOTIZIA]
Lega Serie A, volontà unanime per la conclusione della stagione
La Lega Calcio si è riunita oggi in videoconferenza a confermare i piani per la ripresa del campionato e la questione relativa al pagamento dell’ultima rata dei diritti tv: i 20 club italiani, all’unanimità, hanno ribadito la loro volontà nel portare a termine la stagione di Serie A. Lo scoglio da superare resta dunque l’approvazione dei protocolli medici, con il Comitato Tecnico Scientifico che convocherà la Figc (probabilmente) domenica prossima. [LEGGI LA NOTIZIA]
Regioni in appoggio ai club: Napoli e squadre emiliane in campo il 4
Dopo il no del governo alcuni club hanno deciso di rivolgersi alle regioni per ottenere il via libera per gli allenamenti. Come riporta Sky, incontro positivo tra il Napoli e il governatore De Luca, pronto ad avallare il ritorno in campo dal 4 maggio. Ufficiale il provvedimento per le squadre dell'Emilia-Romagna: “È consentito l’allenamento in forma individuale di atleti professionisti e non professionisti riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento in strutture a porte chiuse, anche per gli atleti di discipline sportive non individuali”. [LEGGI LA NOTIZIA]
Santon come Fonseca: "Ingiusto non farci allenare a Trigoria"
Continua il moto di dissenso che arriva dalla Roma dopo il "no" agli allenamenti a Trigoria. Dopo Fonseca, Pastore e Kluivert, è il turno di Santon, anche lui d'accordo con il tecnico e i compagni: "Se hai la protezione per essere in grado di allenarti… Penso che si può tornare a farlo. Non credo sia ragionevole che le persone possano uscire e correre nel parco liberamente, ma non possiamo tornare alla nostra sessione di allenamento a Trigoria. Non credo sia giusto, soprattutto perché saremo controllati" ha detto a Sky. [LEGGI LA NOTIZIA]
Accordo sul protocollo di sicurezza o stop al campionato: ecco i nodi
Tra domenica e lunedì il comitato-tecnico scientifico del governo e la commissione medica della figc che ha redatto il protocollo di sicurezza si incontreranno. Serve un accordo sul piano ripartenza, oppure il campionato di Serie A seguirà quello francese e si fermerà. La strada è decisamente in salita. Il nodo principale riguarda il modus operandi in caso di nuova positività, che bloccherebbe di fatta un calendario che deve andare di corsa. È probabile che si possa ipotizzare un numero maggiori di pit stop per i tamponi e test sierologici. Uno sforzo per arrivare vicino al rischio zero. Al momento attuale il Comitato tecnico-scientifico non ha però ancora ripreso in mano il fascicolo. [LEGGI LA NOTIZIA]
Figc verso la conferma di retrocessioni e promozioni se la Serie A non riparte
La Figc ha cominciato a valutare il modus operandi nel caso in cui la Serie A non dovesse ripartire. Secondo quanto riportato da Sky Sport, nel caso di mancata ripresa verrà applicato lo schema regolare di fine stagione, seguendo il modello francese della Ligue 1: situazione cristallizzata che terrà conto della classifica “provvisoria” e tutto invariato per quanto riguarda i discorsi retrocessioni e promozioni, consentendo al campionato italiano di iniziare la prossima stagione con il normale numero di 20 squadre. [LEGGI LA NOTIZIA]
Merkel sulla ripresa della Bundesliga: “Decisione il 6 maggio”
Mentre la Germania ha cominciato i test generali per una possibile ripartenza, sottoponendo i calciatori della Bundesliga ai tamponi per verificare le loro condizioni, la cancelliera Angela Merkel rinvia la decisione sulla ripresa alla prossima settimana: “Il 6 maggio analizzeremo i progetti del ministro delle confessioni religiose, del ministro della gioventù e di quello dello sport” – ha detto la cancelliera tedesca – “dopodiché decideremo con quali tempistiche e in quali modi le scuole e gli asili potranno riaprire, così come la ripresa di determinate attività sportive”. [LEGGI LA NOTIZIA]
Pastore: “Assurdo vietare gli allenamenti individuali a Trigoria”
Javier Pastore torna a parlare di Roma e della squadra. Nell'anticipazione dell'intervista che verrà pubblicata domani alle 19.30 da RomaTv, il Flaco dice la sua in merito alla ripresa degli allenamenti: "E' un po’ assurda la divisione sugli allenamenti individuali e di gruppo sinceramente. Tutti sappiamo che a Trigoria hanno fatto i lavori per garantire la nostra sicurezza e di quelli che devono andare ad allenarsi lì".[LEGGI LA NOTIZIA]
Ufficiale la fine della Ligue 1: PSG campione, il Rennes ai preliminari di Champions
Il consiglio d’amministrazione della Ligue 1 si è riunito questo pomeriggio per decidere il destino della Ligue 1, sospesa per la crisi legata al coronavirus. Si è scelto di cristallizzare la classifica, confermando le posizioni che c’erano prima dello stop. Ufficiale la vittoria del titolo per il PSG. In Champions il Marsiglia di Strootman, mentre il Rennes di Nzonzi chiude terzo e parteciperà ai preliminari. Fuori dalle coppe il Lione di Garcia, che chiude al settimo posto. [LEGGI LA NOTIZIA]
Dal Pino: "Se non sarà possibile ricominciare rispetteremo rigorosamente le indicazioni"
Dopo le parole del ministro Spadafora, è arrivata la risposta del presidente della Lega Serie A Paolo Dal Pino: "Naturale che la Lega Serie A voglia giocare a pallone, sarebbe contro natura dire il contrario. Chi ha un mestiere vorrebbe sempre continuare a farlo. Se sarà possibile farlo rispettando norme e protocolli sanitari, bene. Altrimenti ci atterremo rigorosamente, come abbiamo sempre fatto, alle decisioni del Governo". [LEGGI LA NOTIZIA]
Inghilterra, la Premier punta a ripartire l'8 giugno
Il The Sun ha svelato come in Inghilterra i club di Premier abbiano stilato un programma dettagliato per far si che si possa portare a termine la stagione, iniziando le prime gare a porte chiuse l'8 giugno. Si aspetterà adesso il 7 maggio, il giorno in cui il governo farà la revisione al protocollo sanitario, per capire se le misure restrittive verranno allentate e se si potrà pensare alla ripresa del campionato.
Spadafora: "Per ripartire serve l'accordo tra Figc e comitato tecnico-scientifico"
Il ministro dello Sport Spadafora torna a parlare della possibile ripartenza della Serie A: "In questi giorni il comitato tecnico-scientifico sta incontrando le parti dello sport per avere approfondimenti sul protocollo - le parole alla Rai -. Se questo protocollo troverà un accorgo tra Figc e comitato, si potrà ripartire con gli allenamenti". E se l'intessa non dovesse arrivare? "Sarà il governo a decretare la fine del campionato, per fare in modo che il calcio paghi meno danni possibili". Poi l'appello al mondo del calcio: "Finiamo qui le polemiche. Il calcio dev’essere simbolo di leggerezza e passione e deve dividerci solo per il tifo". [LEGGI LA NOTIZIA]
Champions ed Europa League: l'idea della Uefa
La Uefa è disposta ad andare avanti con le sue competizioni europee anche se i campionati dovessero fermarsi. Pronta già una formula per non chiudere i battenti di Champions ed Europa League. Così la Roma tornerebbe in campo ad agosto (probabilmente dal 3 al 29, ma è possibile anche una concentrazione nelle ultime due settimane) senza giocare in Serie A. [LEGGI LA NOTIZIA]
Se il calcio non riparte perdita di 800 milioni per tutto lo sport
Open economics ha stilato tre scenari per la Federazione: il primo prevedeva la ripartenza del campionato con il pubblico, ma è un'ipotesi già scartata. La seconda è quella che prevede di finire la Serie A a porte chiuse: in questo caso la perdita sarebbe di circa 584 milioni di euro. Il terzo è quello della conclusione anticipata del campionato: senza gli incassi delle tv da 215 milioni, si raggiungerebbe così un danno da 800 milioni. Con ripercussioni su tutto il mondo dello sport, che incassa contributi ogni anno soprattutto grazie al pallone. [LEGGI LA NOTIZIA]
Mercato, prestiti e nuovi contratti: cosa succede a fine giugno?
Sono tantissimi i giocatori e i club che aspettano una normativa che regolarizzi le situazioni contrattuali in bilico nel mercato. Gli accordi di prestito - compresi quelli di Mkhitaryan, Smalling, Kalinic, Zappacosta, ma anche Florenzi, Nzonzi e Karsdorp - scadono il 30 giugno. Quel giorno però potrebbero essere, e il condizionale è d'obbligo, ancora in corso sia le competizioni nazionali che quelle europee. Cosa farebbero i giocatori? Resterebbero fino al termine ufficiale della stagione o non potrebbero completarla? La speranza di tantissime società è che si intervenga per regolamentare in fretta gli eventuali nuovi termini. [LEGGI LA NOTIZIA]
Gravina: "Mi rifiuto di firmare lo stop ai campionati, sarebbe la morte del calcio"
Il presidente della FIGC Gabriele Gravina batte i pugni e ribadisce: "Finché ci sarò io, non firmerò mai per il blocco dei campionati, perché sarebbe la morte del calcio italiano. Io sto tutelando gli interessi di tutti, quindi, ripeto, mi rifiuto di mettere la firma ad un blocco totale, salvo condizioni oggettive, relative alla salute dei tesserati. Ma qualcuno me lo deve dire in modo chiaro e mi deve impedire di andare avanti". [LEGGI LA NOTIZIA]
Lotito a Spadafora: "Non è vero che la maggioranza dei club vuole lo stop della Serie A"
Nuova replica di Claudio Lotito, che commenta le parole del ministro dello Sport Vincenzo Spadafora."Chi l'ha detto che la maggioranza dei club vuole lo stop? Vedremo...", la risposta del patron della Lazio in riferimento alla possibilità che siano direttamente i club di Serie A a chiedere al governo di concludere ufficialmente qui la stagione 2019/2020 sulla falsa riga di quanto accaduto in Francia. [LEGGI LA NOTIZIA]
Comitato medico Uefa: "Con i giusti protocolli si può giocare"
Anche l'Uefa scende in campo per cercare di trovare una soluzione affinché tra i 5 campionati top in Europa, la Ligue 1 resti un caso isolato. A parlare è il professor Tim Meyer, capo del comitato medico dell'UEFA: "Tutte le organizzazioni che stanno pianificando la ripartenza delle competizioni produrranno dei protocolli che detteranno condizioni sanitarie e operative che a loro volta garantiranno che la salute di coloro che sono coinvolti nelle partite sia protetta e l'integrità della politica pubblica sia preservata". [LEGGI LA NOTIZIA]
Nicchi: "Se ci danno l'ok, siamo pronti a ripartire"
Dopo gli appelli di Tommasi e Gravina, si unisce anche il presidente dell'Aia, Marcello Nicchi: "Se ci danno l'ok noi siamo pronti a riprovarci, ma diamoci degli obiettivi, non teniamo segregati arbitri e atleti. Se le cose poi dovessero ci fermeremmo come abbiamo già fatto. Siamo pronti a garantire la sicurezza sanitaria di arbitri e atleti. Non terrorizziamo la gente". [LEGGI LA NOTIZIA]
Sileri: "Inverosimile che il calcio riprenda"
Anche il Viceministro della Salute Sileri è stato chiaro sulla ripresa della Serie A: "Vedo inverosimile che riprenda, nel rispetto dei calciatori, non è il tennis o la F1, c’è contatto fisico tra i calciatori". Parole che si aggiungono già a quelle di questa mattina da parte di Vincenzo Spadafora. La Lega, intanto, prepara anche un comunicato che dovrebbe uscire nel pomeriggio. [LEGGI LA NOTIZIA]
Tommasi: "Vogliamo capire se è possibile effettuare allenamenti individuali negli sport di squadra"
Le parole di Spadafora di questa mattina scatenano una reazione a catena nelle dichiarazioni dei maggiori attori del calcio. Parla nuovamente Damiano Tommasi, presidente Aic: “Andare a correre nel parco non è un allenamento da professionista. Vorremmo capire se c’è possibilità di allenarsi individualmente su un campo sportivo più grande, sono scelte subordinate alla responsabilità delle strutture e a un protocollo che noi chiediamo". [LEGGI LA NOTIZIA]
Immobile: "Se non si può riprendere ce lo dicessero"
Dopo Paulo Fonseca anche Immobile interviene in merito al nuovo Dpcm che entrerà in vigore il 4 maggio e che non permetterà ai calciatori di allenarsi nei propri centri sportivi fino al 18 dello stesso mese. Queste le sue parole del centravanti alla radio del club: " La società non sta facendo polemica, vuole solo capire perché i giocatori possono andare al parco ma non al campo d'allenamento. Se non si può riprendere il campionato ce lo dicessero. Tutti i giocatori che sento e sono di squadre diverse vogliono riprendere e non sono contrari alla riapertura". [LEGGI LA NOTIZIA]
Fonseca: "Non capisco il 'no' agli allenamenti. Trigoria più sicura di un parco"
Il tecnico della Roma Paulo Fonseca non è d'accordo con la scelta del governo di non consentire gli allenamenti: "Non lo capisco - ha detto il portoghese a trs -. Trigoria è più sicura rispetto a un parco. Abbiamo tre campi e la possibilità di far allenare i giocatori in sicurezza". Secondo l'allenatore giallorosso far tornare il calcio avrebbe anche un impatto sociale: "Se abbiamo una squadra che fa sognare i romanisti, la città può essere allegra dimenticando il vero problema che abbiamo in questo momento". [LEGGI LA NOTIZIA]
Dybala, dalla Spagna: positivo il quarto tampone ma l'entourage nega
Le condizioni di Paulo Dybala ora sono un giallo. Secondo la trasmissione spagnola El Chiringuito de Jugones il quarto tampone effettuato sul giocatore ha dato nuovo esito positivo. Dalla Juventus non sono arrivate dichiarazioni in merito, mentre l’entourage del giocatore ha fatto trapelare che il quarto tampone non è mai stato fatto, riporta gazzetta.it. [LEGGI LA NOTIZIA]
Spadafora: "Possibilità di ripresa sempre più stretta"
"I presidenti di Serie A dovrebbero cominciare a pensare a come far ripartire la prossima stagione". Il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora versa un altro secchio di acqua gelata sul calcio italiano. In un intervento a La 7 ha definito "sempre più stretta" la possibilità che si riprenda con questa stagione. "E' ora di cominciare a pensare a un piano B" ha aggiunto il ministro che ha poi puntato il dito verso il protocollo di sicurezza presentato dalla Figc e ritenuto "non attuabile dal comitato tecnico-scientifico, che entro questa settimana darà un esisto definitivo sulla possibilità di riprendere gli allenamenti". [LEGGI LA NOTIZIA]
Tommasi: "Incomprensibile lo spostamento degli allenamenti al 18 maggio"
Il presidente dell'Aic Damiano Tommasi commenta negativamente la decisione del governo di negare il via libera per gli allenamenti nei centri sportivi. "Non le troviamo un senso - le sue parole a La Gazzetta dello Sport -. Non sto parlando della ripresa della stagione appesa a tante incognite ma della possibilità per i giocatori di allenarsi individualmente in strutture dove sono controllati. Per il calciatore il ritorno alla giusta forma atletica dopo questo stop obbligato è un passaggio necessario e utile anche ad evitare infortuni e per essere pronti per iniziare il 18 maggio gli allenamenti di gruppo". [LEGGI LA NOTIZIA]
Continua lo scontro tra governo e Lega
Il ministro dello sport Spadafora lascia al calcio uno "spiraglio". Tensione alle stelle tra governo e Lega. I club chiedono di parlare direttamente con il premier Conte, ma preoccupa il prossimo Dpcm che potrebbe far slittare ancora la ripresa degli allenamenti. Il numero uno della Figc Gravina intanto non molla e se la Francia ha dichiarato la fine di Ligue 1 e Ligue 2, Spagna, Inghilterra e Germania vanno verso un'altra direzione. Preoccupa anche la questione dei diritti tv: le società temono che le piattaforme non verseranno l'ultima tranche di pagamenti. [LEGGI LA NOTIZIA]
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