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Castellacci: “I medici di Serie B minacciano le dimissioni. Ci dicano se vogliono ripartire o no”

L'ex responsabile sanitario della Nazionale: "Se si fosse seguito il modello tedesco sarebbe stato più semplice. I club si prendano le loro responsabilità"

Redazione

"Abbiamo già allertato i legali della nostra associazione perché facciano le loro osservazioni dopo aver letto i protocolli. Ho già ricevuto molte lettere di colleghi dalla Serie B che minacciano le loro dimissioni in caso non venisse rivista la questione della responsabilità, che diventa una responsabilità penale. I club si devono assumere le loro responsabilità". Enrico Castellacci, ex responsabile sanitario della Nazionale campione del mondo nel 2006, lancia l'allarme in tema di ripresa del calcio. In questo senso hanno fatto discutere anche le dichiarazioni di Sandra Zampa, che ha invitato i medici sportivi a prendersi le loro responsabilità.

Castellacci ha parlato ai microfoni di 'Radio Punto Nuovo': "Bisogna nominare dei medici competenti, che vanno associati ai medici del calcio nel rispettare le linee guida. Perché è una situazione difficile da valutare con molta attenzione. La quarantena? Si crea un grosso handicap, se si fosse seguito il modello tedesco sarebbe stato più semplice: avremmo messo in isolamento il giocatore contagiato, fatto i tamponi necessari e fatto riprendere gli allenamenti. Qui si pensa alla riapertura del campionato, non escludendo una prossima chiusura". E, secondo Castellacci, è bene sottolineare che "una volta che si iniziano le trasferte, il pericolo di contaminazione è più alta, basta un solo giocatore e si blocca il campionato. Questo crea delle perplessità non indifferenti sulla vera volontà di ripartire, ci facciano capire se ne hanno voglia".