Nessuna comunicazione ufficiale ma oggi potrebbe andare in scena l’incontro decisivo tra la Figc e il Comitato tecnico Scientifico sul protocollo sanitario per la ripresa degli allenamenti, scrive Emiliano Bernardini su Il Messaggero. Ma non solo perché in caso di ok definitivo la strada per la ripresa del campionato sarebbe spianata.
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Ecco come cambia il protocollo Figc
La novità più grande riguarda i test sierologici. Saranno preferiti ai tamponi che saranno fatti solo nei casi sospetti
Era stato lo stesso Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora a porla come condizione: "Se la Figc e la commissione tecnico scientifica del governo troveranno un’intesa sul protocollo di sicurezza, gli allenamenti riprenderanno; viceversa sarà il governo a decretare la chiusura del campionato". Chiaro i i medici delle 20 squadre di serie A si sono dati da far per cercare di snellire più possibile il protocollo.
La novità più grande riguarda i test sierologici. Saranno preferite ai tamponi. Sono più economici e si evita così l’impasse con i normali cittadini. Di fatto l’opinione pubblica lamentava una corsia preferenziale per i calciatori. Questione superata perché dall’analisi delle Immunoglobuline G e da quelle M si può avere maggiore chiarezza sullo stato del contagio. Il tampone sarà fatto sono nei casi sospetti.
Inoltre quando i giocatori arriveranno nei vari centri per le visite dovranno essere muniti di una autocertificazione dove specificano se hanno avuto sintomi o se sono stati a contatto con persone che li hanno avuti.
E se un giocatore risultasse positivo? Di fatto sarà trattato come un infortunato e verrà isolato dal gruppo. Il Coni però vorrebbe rispettare le regole del Governo, con 14 giorni di quarantena per tutti compreso chi ha avuto i contatti con l’eventuale positivo. La Lega, invece, ha proposto uno stop di 5-7 giorni e l’isolamento solo per chi coinvolto. Non verrà, per una questione di privacy, rivelato il nome del giocatore risultato positivo. Lo spiraglio per l’intesa sembra sempre più grande.
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