Più che un confronto sarà una sorta di audizione. Da una parte i 20 membri del Comitato tecnico-scientifico del governo, dall’altra la Federcalcio. Che nella conference call di oggi pomeriggio sarà rappresentata dal presidente Gabriele Gravina e dal professor Paolo Zeppilli, numero uno della commissione medica, che ha scritto il famoso protocollo per la ripresa degli allenamenti, giudicato "non sufficiente" e su cui si rendono necessari "approfondimenti". Intanto le squadre hanno cominciato a effettuare gli esami preventivi previsti dalla Federazione Medico-Sportiva. Esami preventivi che fra l’altro ieri hanno messo in luce una nuova positività, quella di un calciatore del Torino, riporta "La Gazzetta dello Sport".
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Comitato tecnico e Figc: rebus tamponi e positività
Caso protocolli: oggi la discussione. Intanto le squadre hanno cominciato a effettuare gli esami preventivi previsti dalla Federazione Medico-Sportiva
Le squadre stanno effettuando gli esami, ma è chiaro che una così grande necessità di tamponi sarebbe un problema. Ecco perché la Figc aveva puntato sui test sierologici per arrivare a "negativizzare" il gruppo squadra per poi costruire il raduno permanente blindato nel centro di allenamento senza contatti con l’esterno.
Ma il problema più importante da discutere - all’incontro il ministero sarà rappresentato da Giuseppe Pierro, direttore dell’ufficio sport - è ancora il cosa fare in caso di positività. Su questo punto, però, il Comitato tecnico-scientifico non transige: chi è positivo va messo in quarantena per due settimane. Sarà poi la Asl di competenza a verificare chi può rientrate nei «contatti ravvicinati» che devono osservare lo stesso tipo di prescrizione.
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