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La Serie A si gioca tutta di sera. Roma, mezza squadra sul mercato: la Sud protesta

LaPresse

In attesa del calendario ufficiale, si parla di 10 partite su 124 alle 17.15. Su Fazio c'è il River, Smalling può restare in prestito. Siparietto da derby per Fonseca

Francesco Iucca

La Serie A è pronta a riprendere, ma resta da sciogliere il nodo relativo agli orari delle partite. In attesa del calendario ufficiale, alcune indiscrezioni parlano di una divisione precisa per le 124 partite restanti, che si giocheranno soprattutto alle 21.30 e alle 19.15. Solo 10, invece, si dovrebbero disputare alle 17.15, sempre con alcuni paletti. "Mi auguro si faccia una scelta logica, visto che bisognerà giocare tante partite in un breve lasso di tempo. Spero si vada verso la tarda serata", ha detto Damiano Tommasi. In ogni caso, il protocollo per la ripartenza del campionato sarà molto severo, dai contatti ridotti al minimo alla presenza della stampa. Anche la Roma non vede l'ora di tornare in campo: "Siamo felici che adesso ci sia una data", le parole di Carles Perez. L'esterno spagnolo ha raccontato anche le sue intenzioni e le ambizioni per il futuro:"Credo che la Roma possa vincere l'Europa League, è una squadra in grado di raggiungere qualunque obiettivo, siamo convinti di poter raggiungere anche il quarto posto. Io spero di restare a lungo in giallorosso, sono stato accolto bene e ho ricevuto tanto affetto". Domenica di relax al mare per Paulo Fonseca, che ha risposto così ad alcuni tifosi: "Scudetto alla Lazio? Non scherziamo".

MERCATO - Con una situazione finanziaria non semplicissima, la Roma dovrà ricorrere a diversi interventi anche a livello tecnico per fare cassa e realizzare plusvalenze. Addirittura in tredici, compresi i futuri rientri dai prestiti, finiranno sul mercato: tra questi c'è anche Federico Fazio, entrato nella lista degli obiettivi del River Plate. Su un altro centrale, Juan Jesus, c'è invece l'interesse del Fenerbahce che sarebbe pronto a mettere sul piatto 2 milionie mezzo di euro. Queste cessioni rientrano anche nel piano di Petrachi per trattenere i pezzi grossi come Pellegrini e Zaniolo: non basterà, perché i dirigenti della Roma dovranno abbassare il monte ingaggi del 20% e il tetto stipendi, oltre a tagliare le commissioni agli agenti. Il futuro della Roma non sembra roseo e la Curva Sud non ha intenzione di accettare l'ennesima rivoluzione: i tifosi hanno esposto due striscioni duri all'indirizzo di Pallotta e della società sotto la sede del club. Ha scelto, invece, per Kolarov: il serbo declinerà qualsiasi proposta e resterà alla Roma, anche da dirigente. In entrata proseguono i contatti per allungare i prestiti (Smalling, Mkhitaryan, Zappacosta e Kalinic) fino ad agosto. Per il difensore inglese, oltre ad aver trovato l'accordo per il prolungamento fino al termine della stagione in corso, non è escluso che - vista la situazione economica complicata anche in Premier - il Manchester United ceda ai giallorossi dando l'ok a un nuovo prestito oneroso. Per la fascia destra la suggestione porta a Odriozola, che rientrerà al Real Madrid dopo il prestito al Bayern Monaco con una sola presenza da titolare. La Roma ci proverà. In avanti, invece, piace sempre Nahuel Bustos:l'argentino del Talleres, però, interessa anche a Real Sociedad e Bordeaux. Infine, l'ad del Sassuolo Carnevali ha parlato di un altro possibile obiettivo di Petrachi,Jeremie Boga: "Ha richieste in Italia e all'estero. La volontà è tenerlo con noi perché, come dicevamo prima, dobbiamo avere un progetto di crescita".

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LE ALTRE NEWS - Il prossimo 20 giugno ci sarà il nuovo 'start' della Serie A, che ripartirà dai recuperi con l'Atalanta tra le squadre impegnate. La squadra di Gasperini è pronta a riprendere il duello Champions League con la Roma, ma l'allenatore friulano - che oggi ha confessato di aver avuto il Covid-19 - ha 'snobbato' i giallorossi. "È un’ottima squadra e mi piace Fonseca. Ma nei due scontri diretti abbiamo dimostrato di essere più forti. Io non guardo loro, ma l’Inter che sta davanti. Se vinciamo il recupero, avremo la stessa distanza tra chi ci precede e chi ci segue", le sue parole. Legame decisamente diverso ha Andrea Stramaccioni, che racconta il suo addio ai giallorossi: "Il mio trasferimento all’Inter è stato doloroso e piuttosto turbolento. Dopo sei anni di Roma, io romano e romanista, ero legato in modo paterno a Bruno Conti che mi aveva scovato alla Romulea. Ho dovuto far valere una clausola rescissoria, ma stava diventando un caso politico perché Moratti non voleva che passasse come uno sgarbo a Rosella Sensi. L’ultimo giorno a Trigoria scoppiai a piangere". Giornata molto triste per Radja Nainggolan e Gonzalo Villar. Il centrocampista belga piange la scomparsa della nipote, che si è dovuta arrendere a un male incurabile ad appena 25 anni. Lo spagnolo, invece, ha salutato con un messaggio commovente sui social la nonna:"Fa male non poterti salutare".