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Smalling, ritorno al fotofinish. Beffa El Shaarawy, Perotti e Kluivert salutano

Allo United andranno 15 milioni più 5 di bonus. L'Everton accelera per Olsen, mentre rimarrà l'inibizione per il CEO Fienga

Gianluca Viscogliosi

Smalling e la Roma: finalmente - di nuovo - insieme. L'ultimo giorno di calciomercato più incredibile e impensabile della storia romanista si è concluso con il lieto fine e l'ufficialità del trasferimento del centrale in giallorosso. Un'attesa costante, ansiosa, febbrile. Da parte di tutto quanto il popolo romanista, che ha seguito nel corso delle ore il susseguirsi delle indiscrezioni in un sali e scendi classico delle montagne russe. Affare fatto sulla base di 15 milioni di euro più 5 di bonus, questa la formula per arrivare ai fatidici 20 offerti dallo United. In mezzo il giallo sulla documentazione mancate presentata alla Lega, un nodo sciolto anche con l'intervento dei Friedkin prima con la Lega Serie A poi con la FIGC, ultima a dare il semaforo verde all'affare. “Nella vita le cose che contano non arrivano mai in maniera facile. La mia testa e il mio cuore sono sempre rimasti a Roma. Sono molto felice di essere uno di voi. Daje Roma”. Poche ed efficaci parole quelle di Smalling, smanioso di riprendersi definitivamente la sua Roma.

Perotti, Olsen e Kluivert salutano. Beffa El Shaarawy: rimarrà in Cina

Per uno Smalling che torna ci sono un Perotti e un Kluivert che salutano. Trattativa lampo quella che ha portato l'olandese in prestito secco al Lipsia: indosserà la maglia numero 21 in un club che, per sua stessa ammissione, avrebbe potuto già abbracciare due anni fa, prima del suo trasferimento alla Roma. Addio importante, dopo quasi cinque anni, anche quello del monito Perotti, la cui cessione sin da subito sembrava essere legata al ritorno di El Shaarawy. L'argentino si è trasferito al Fenerbahce, operazione che permetterà ai giallorossi di risparmiare circa tre milioni di euro di ingaggio. "Sono stati 4 anni e mezzo pieni di momenti belli e anche brutti. Ma la vita e il calcio sono così, fino all’ultimo ho provato a dare il meglio di me anche se non sempre è andata come volevo. Avrò come consolazione che l’ultima partita l’ho giocata con la fascia di capitano e facendo due gol". Insomma, una bella storia d'amore, come quella che poteva riprendere con il Faraone El Shaarawy, affare sfumato per le tempistiche troppo strette nei dialoghi Italia-Cina. Lo stesso calciatore ha espresso tutto il suo rammarico per l'esito negativo della trattativa, pubblicando sui social un'immagine criptica ma allo stesso tempo esaustiva. Porte scorrevoli sull'asse Roma-Liverpool: Pau Lopez era stata una prima ipotesi per l'Everton, che ha però poi virato per una questione di costi sullo svedese Olsen, il cui prestito è diventato ufficiale dopo la mezzanotte . Niente da fare invece per la cessione Bruno Peres, tentato in un primo momento dal Parma, mentre Antonucci proverà a rilanciarsi in quel di Salerno

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Prima Trigoria per Mayoral. Fienga, resta l'inibizione

Mentre fervevano i dialoghi nelle segrete stanze del calciomercato, Fonseca ha svolto il primo allenamento settimanale dopo la vittoria - la prima stagionale - alla Dacia Arena di Udine. Debutto a Trigoria per il nuovo acquisto Borja Mayoral, che si è mostrato subito a suo agio sopratutto con gli altri giovani spagnoli giallorossi, Villar e Carles Perez. Un clima sereno che ha contagiato anche Jordan Veretout, rinfrancato secondo l'agente Giuffredi dall'arrivo della nuova proprietà, vogliosa di rilanciare la Roma ad alti livelli. Quei livelli che vorrà ritrovare in campo Pellegrini, atteso giovedì in Nazionale dopo l'intervento al naso, e che sembra stia ritrovando Florenzi, sempre più a suo agio nel contesto PSG. Intanto la fumata nera è arrivata dalla Corte Federale d’Appello, che ha confermato l’inibizione al Ceo della Roma Guido FiengaLa prima sezione della Corte Federale d’Appello ha respinto il reclamo dell’A.S. Roma confermando le sanzioni comminate lo scorso 24 settembre dal Tribunale Federale Nazionale, che aveva inflitto 30 giorni di inibizione all’amministratore delegato Guido Fienga, 20 giorni di squalifica al medico Massimo Manara e 7000 euro di ammenda alla società". La decisione era stata presa in seguito al caso distanziamento sociale relativo al match del San Paolo del luglio scorso tra Napoli e Roma.