Meno uno e poi sarà Atalanta-Roma, la sfida che dirà molto a entrambe le squadre per la corsa all'ultimo posto utile per la Champions. E se Petrachi era stato incendiario, oggiFonseca si è presentato in versione pompiere in conferenza stampa, chiarendo subito il punto relativo al diesse: "Sono totalmente concentrato sulla partita di domani. Non voglio commentare le parole di Petrachi. Penso che in questo momento non c’è nessun problema, non c’è nessuna divisione. Siamo uniti e stiamo lavorando". Punto e a capo. Perché la Roma ha bisogno di ripartire in questo 2020 iniziato a marce bassissime. E il tecnico potrebbe affidarsi all'usato sicuro: "La partita con il Bologna è il risultato di quella con il Sassuolo, che la squadra ha accusato molto. Ho questa certezza. In questo momento abbiamo bisogno di esperienza. I giovani hanno più difficoltà in un momento così". Spazio quindi a Perotti sulla sinistra, con Carles Perez che potrebbe tornare utile a partita in corso. Bruno Peres corre verso una maglia da titolare, mentre è ballottaggio tra Kolarov e Spinazzola, con il secondo favorito. Smalling e Fazio a difendere Pau Lopez e centrocampo obbligato con Pellegrini e Cristante. Limati gli ultimi dettagli in quel di Trigoria, la squadra si è poi trasferita a Fiumicino, per far partire definitivamente la missione Atalanta.
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Fonseca dribbla le polemiche: “No comment su Petrachi”. Pastore out, ma non si opera
Anche Djimsiti lancia la sfida: ''Giochiamo per la Champions''. E Juan Jesus confessa: ''Il Flamengo mi voleva, ma ho rifiutato''. Arbitrerà Orsato
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ZINGONIA - Fonseca deve fare i conti con le solite assenze e gli ultimi forfait di Pastore e Mirante, esclusi dai convocati. Il Flaco ha avuto una visita di controllo a Villa Stuart che ha scongiurato la possibilità di un'opeazione all'anca. Gasperini invece si coccola invece un gruppo al completo e con il morale altissimo. Sia per le ottime prestazioni in campionato, sia per l'imminente impegno negli ottavi di Champions. Il tecnico dei bergamaschi ha parlato in conferenza stampa, facendo il punto sulle ambizioni dei suoi: "Siamo in un ottimo momento, si dice che sarà decisivo ma lo è sempre. A quindici partite dal termine non può determinare in modo certo la classifica. Abbiamo Roma, Valencia e Sassuolo: bisogna guardare la fase del campionato. È più decisiva quella di martedì, perché li ci sono due partite. Giochiamo con la Roma che è la nostra diretta concorrente, è una partita molto attesa”. Zero cali di tensione quindi, un discorso ripreso anche da Djimsiti, che avrà l'arduo compito di fare a sportellate con Edin Dzeko: “È forte, ma non c’è solo lui. la Roma è un’ottima squadra, che verrà ad affrontarci con un atteggiamento offensivo. Di certo, queste partite sono più divertenti da giocare”. Con l'assenza di Diawara, che sta lavorando intensamente per tornare a disposizione il prima possibile, sarà Mancini ad agire ancora in mediana. Un ritorno tutto particolare in quella che è stata la sua Bergamo. A dirigere le operazioni ci sarà Orsato, con la Roma che vuole la terza vittoria stagionale nelle gare arbitrate dal fischietto di Schio.
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AMORE GIALLOROSSO - La Roma alla ricerca di sé stessa. Lo sa il tecnico, i giocatori e anche i tifosi, specialmente quelli più noti, che si fanno portavoce di un popolo che spera nel riscatto bergamasco. "Durante le riprese del film non abbiamo parlato tantissimo della Roma per non deprimerci. Sembrava che la stagione si illuminasse ma poi ci sono questi alti e bassi che relegano la squadra al quinto posto che non è la posizione dove dovrebbe stare. Vedremo cosa faranno i rinforzi". A parlare è stato Rocco Papaleo, alla presentazione del film di Carlo Verdone ‘Si vive una volta sola'. Ed è stato lo stesso Verdone a mettere il carico da novanta sulla situazione giallorossa: "Purtroppo non c’è una presidenza, non sappiamo chi ha in mano la Roma e questo si riflette sullo spogliatoio. Il presidente deve scendere negli spogliatoi, deve incoraggiare ma si deve anche arrabbiare. Non c’è nessuno, siamo solo noi tifosi che vediamo queste partite e questi saliscendi. Ci siamo un po’ rotti le scatole". E chissà quale sia il pensiero di due ex capitani come Florenzi e De Rossi. Il primo, dopo l'espulsione dello scorso weekend in Liga, si è dovuto fermare dopo che il Valencia ha riscontrato i sintomi della varicella per adulti. Il secondo invece aspetta di iniziare il percorso da allenatore, sognando e sperando magari di sedere - a breve secondo i bookmakers - sulla panchina romanista. Quell'amore verso il giallo e il rosso ribadito, proprio nel giorno di San Valentino, anche da Juan Jesus: "Ho parlato con Juan, ma alla fine ho rifiutato il Flamengo. La mia famiglia si trova bene qui a Roma, sto facendo bene con la squadra e sto bene in questo club".
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