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Zaniolo, incubo finito: può tornare in campo. Per l’attacco spunta Weghorst

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Ok la visita col professor Fink, Zaniolo: "Sono felicissimo". Fonseca all'ultima con la Roma: "Il rapporto con la gente la cosa più bella"

Francesco Iucca

Vigilia dell'ultima di campionato per la Roma, ma la notizia del giorno è senza dubbio legata a Nicolò Zaniolo. Oggi il talento giallorosso si è sottoposto alla visita con il professor Fink che gli ha finalmente dato l'ok per il ritorno in campo. Il centrocampista (quasi) 22enne è pronto a rientrare con la Primavera nei prossimi giorni, quando saranno passati più di otto mesi e mezzo dall'infortunio. Una vera e propria liberazione, festeggiata a dovere sui social da Zaniolo e dalla famiglia.

Fonseca prima di Spezia-Roma: "La cosa più bella è il rapporto con la gente"

Intanto a Trigoria è andata in scena l'ultima conferenza stampa di Paulo Fonseca da allenatore della Roma, prima del match di domani con lo Spezia:"I giocatori sono motivati, sanno che è importante vincere per arrivare in Europa. Un momento che sceglierei di questi due anni? La cosa più bella che ho creato qui è la relazione con le persone, i giornalisti, i tifosi, sempre con grande rispetto e onestà". Poi sulla fascia tolta a Dzeko:"Non ha influenzato il suo campionato, abbiamo risolto tutto. La squadra non si è rotta, altrimenti non saremmo arrivati in semifinale di Europa League. Un insegnamento che mi porterò? La necessità di avere sempre equilibrio, non fare drammi quando la squadra perde. Per me è stato un grande orgoglio essere allenatore della Roma, ho imparato molto qui". Il futuro di Fonseca non è ancora chiaro, anche se non sarà allo Spartak Mosca. Una scelta, quella del ds dei russi, che ha provocato addirittura le dimissioni di Zarema Salikhova, la compagna del proprietario Leonid Fedun, che invece avrebbe voluto il portoghese. Un'altra pista porta al Wolverhampton, che dirà addio a Nuno Espirito Santo.

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Intanto Jose Mourinho - che oggi ha ricordato la vittoria della Champions con l'Inter - continua a lavorare insieme alla società per individuare i nomi ideali sul calciomercato. Il nodo più importante riguarda senza dubbio il futuro di Dzeko, che aspetta di sapere se e cosa gli chiederà il tecnico portoghese. Anche Mkhitaryan resta in bilico: i contatti tra il club e il suo entourage sono si sono mai interrotti, l'armeno deve decidere se restare o cedere alle offerte che non mancano mentre la Roma lo confermerebbe volentieri. Rimandato al momento il discorso sul rinnovo di Villar (scadenza 2024), per cui non c'è urgenza. Per l'attacco tra i possibili sostituti Depay risulta davvero difficile: se dovesse saltare il Barcellona anche la Juventus si è fatta avanti. Il nome nuovo è quello di Weghorst del Wolfsburg, che piace a Mourinho: costa 30 milioni e sui social ci sono già segnali di intesa tra il portoghese, il bomber olandese e i giallorossi.

Intanto domani l'ultima uscita della Roma in questa stagione contro lo Spezia già salvo. Vincenzo Italiano ha presentato il match: "Stiamo preparando la partita col sorriso e in scioltezza. Di sicuro giocherà Capradossi, se lo merita. Toccherà a chi ha giocato meno, è un premio per tutti. Cercheremo di migliorare la nostra classifica e scalare posizioni. La Roma ha un obiettivo da raggiungere, mi aspetto che cercheranno di vincere e metterci in difficoltà". Non a caso, tra i convocati dello Spezia ci sono anche due giovani della Primavera.

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Roma primavera ko con l'Inter. Conti: "I Friedkin mi ricordano Viola e Sensi"

Oggi è invece scesa in campo la Primavera di Alberto De Rossi, che è andata ko in casa contro l'Inter."Abbiamo fatto la partita, loro sono stati attenti a sfruttare i nostri errori. Mi prendo la prestazione della squadra, a larghi tratti quasi arrembante. Noi dobbiamo fare vedere i 2003, 2004, noi lo scudetto lo abbiamo già vinto. Siamo molto contenti dei nostri giovani", il commento del tecnico della Roma. Pareggio per la squadra femminile di Elisabetta Bavagnoli, che ha chiuso il campionato al quinto posto con un 2-2 subito in rimonta in casa del Napoli. Infine la bella intervista a Bruno Conti, a distanza di 30 anni dal suo addio al calcio, in cui ripercorre la sua storia: "Questa è la mia casa, non la lascerei per nulla al mondo anche se ci sono stati momenti in cui ho rischiato di andarmene. Ma devo morire qui. I Friedkin? Mi ricordano molto Viola e Sensi, che si occupano da vicino della Roma. Sono presenti, lavorano, poi hanno capito come calarsi tra la gente, hanno individuato che il sentimento passa da lì. Hanno capito che la Roma è anche amore, oltre al business. Mourinho personaggio grandissimo, allenatore straordinario. Da tifoso sono orgoglioso ed esaltato".