Il presente sul campo è da numero 10, ma per vedere la prestigiosa maglia sulle sue spalle ci vorrà, chissà, ancora un po' di tempo. Per Lorenzo Pellegrini però, la priorità rimane l'attualità. Nel giorno del compleanno di Francesco Totti, celebrato sui social da molti ex compagni, il numero 7 giallorosso ha rilasciato una intervista a DAZN tracciando un bilancio di questa prima fetta della stagione e parlando soprattutto del tecnico Fonseca: "Ci fa stare sereni, ci fa lavorare perché capisce che per far rendere un giocatore al 150% si deve divertire. Noi lo facciamo tutti i giorni in allenamento e questo non ti fa sentire la fatica. Caratterialmente sembra tranquillo, ma quando vuole una cosa se la va a conquistare. Le cose ce le spiega sempre in maniera serena, ma se non giochiamo un buon primo tempo si arrabbia. Sul 4-0 contro il Sassuolo ci ha detto di non abbassare la guardia perché altrimenti avremmo rischiato". Un lavoro intenso sul campo per raggiungere gli obiettivi stagionali: "Quest’anno vogliamo tornare in Champions, un traguardo fondamentale. E’ l’anno della ripartenza e per questo ci serve un po’ di tempo". Romanismo e romanticismo, poi, quando si apre il capitolo Totti, che sarà prossimamente protagonista per un evento al Foro Italico: "Della maglia con Francesco non abbiamo mai parlato. Ora ho la fortuna di dire che lui per me è un amico, per qualsiasi difficoltà so che posso contare su di lui. Essere romani ci aiuta. Lui per me adesso è solo Francesco, ma resta anche una leggenda. Solo il fatto che lui dica queste cose, è come avere dieci magliette con il numero 10 sulle spalle".
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Pellegrini carica la Roma: “Vogliamo la Champions”. Sollievo Spinazzola, escluse lesioni
Parla anche Fazio: "Dobbiamo pensare al futuro e al Lecce". Intanto sui social è botta e risposta tra club e Lega sul tema razzismo
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DERBY GIALLOROSSO - Dopo la delusione Atalanta, subito per Fonseca ci sarà l'occasione di riscattarsi contro il Lecce. Il tecnico portoghese, che domani alle 13.30 sarà in conferenza stampa per presentare la sfida, continua il percorso di avvicinamento alla trasferta pugliese lavorando tra le mura di Trigoria. Quasi sicuramente non sarà a disposizione Leonardo Spinazzola: gli esami di oggi hanno escluso lesioni muscolari, evidenziando solamente il riacutizzarsi di un fastidio a una vecchia cicatrice. Spazio quindi, nella formazione probabile, a Florenzi e Kolarov sugli esterni, con il ritorno al centro di Mancini con Smalling. Potrebbe partire invece dalla panchina Federico Fazio, intervistato oggi nel consueto Match Program romanista: "Domenica giocheremo alle 15, in trasferta, farà caldo e sarà dura. Dobbiamo lottare da squadra e prendere i 3 punti. L’esperienza mi ha insegnato che non esistono mai gare facili". Una partita mai banale anche per un doppio ex come Vucinic, molto critico però verso la Roma: "Non mi ha fatto una buona impressione al momento. Il gioco c’è, io punto tanto su Dzeko. Ora c’è il Lecce. Entrambe mi hanno dato tanto, non tifo per nessuno". Di diverso avviso un altro grande ex come Amantino Mancini: “La Roma è sulla strada giusta, Fonseca è un allenatore molto intelligente che capisce tantissimo di calcio. Ha fatto un grande lavoro allo Shakthar e penso che darà tanto alla Roma". A non fidarsi e a predicare accortezza ai suoi sarà il tecnico dei salentini Liverani. "Con loro mi accontenterei del pareggio", ha confessato alla Gazzetta dello Sport, mettendo le mani avanti in vista della sfida del Via del Mare. Ci sarà da sfidare anche la 'statistica arbitrale'. Il signor Abisso di Palermo dirigerà l'incontro, fischietto con cui la Roma non ha mai perso. Niente novità in compenso dall'infermeria pugliese, con Dell’Orco, Farias e Lapadula che hanno proseguito il lavoro personalizzato.
POLEMICA - Seguire l'esempio della Roma. Dopo la decisione del daspo a vita per il tifoso che aveva insultato Juan Jesus, sono arrivati in maniera unilaterale complimenti ed elogi dal mondo sportivo e da quello politico. Sia il Premier Giuseppe Conte sia Matteo Renzi hanno espresso la soddisfazione per l'iniziativa romanista, augurandosi una presa di posizione di uguale fermezza da parte delle altre società di Serie A. Ed è stata la stessa Lega tramite il proprio profilo ufficiale Twitter,a rispondere in modo polemico a un commento iniziale dell'account romanista, che sollecitava una presa di posizione immediata anche a livello federale: “Cara Roma, siamo tutti dalla stessa parte, insieme stiamo costruendo la squadra della Serie A TIM contro il razzismo: aspettiamo con ansia da 3 settimane il nome del Vostro Ambassador!”. In realtà la Lega ha erroneamente accelerato i tempi: la scadenza per la consegna ufficiale del nome dell’Ambassador è prevista per fine settembre. A Trigoria hanno colto così la palla al balzo, scegliendo proprio Juan Jesus e dando un segnale ancor più deciso alla lotta contro il razzismo nel calcio italiano.
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