La quiete prima della tempesta. Un lunedì per ricaricare le pile in vista dell'avvicinamento al derby con la Lazio. La Roma aspetta di ritrovarsi domani a Trigoria e nel frattempo ragiona su quanto messo in campo ieri all'Olimpico contro l'Inter. Una prestazione confortante nel risultato e per la prestazione di alcuni singoli, da stigmatizzare invece i soliti cali di tensione e il solito blackout post intervallo. Materiale di analisi per Fonseca e il suo staff, ancora alla prese con i controversi numeri contro le big del campionato. Nonostante le statistiche il tecnico giallorosso si coccola i suoi gioielli, Villar e Pellegrini in primis. Il sette romanista, sulla via del definitivo ritorno ad altissimi livelli, ha fornito una prestazione di tecnica elevata e di grande quantità, segnalandosi più costante nella corsa e nel dinamismo anche rispetto a Veretout, tra i più in ombra nonostante il recupero decisivo sull'azione dell'1 a 0. A subentrare al francese è stato Cristante, che con l'elmetto e l'armatura ha fatto capire perché - a dispetto delle tante critiche - Fonseca lo considera sempre uno dei suoi fedelissimi. Una seconda vita per il mediano, un sesto uomo stile basket che entra quando la squadra ne ha più bisogno. È cresciuto mentalmente, come dimostrato dalla capacità di calarsi nei match con la giusta concentrazione.
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Zaniolo, carica con vista derby: “Uniti per una settimana da Roma”. La Fiorentina sogna El Shaarawy
Il talento torna con il botto sui social, mentre domani Fonseca inizierà l'avvicinamento alla stracittadina di venerdì
Lazio-Roma, parte la sfida. Capello: "Giallorossi più pronti"
"Contro l'Inter la squadra ha giocato una partita da grande", parole e musica di Fabio Capello che da grande intenditore di calcio milanese e di derby capitolini ha voluto legare i due weekend calcistici facendo una panoramica di Roma e Lazio in vista di venerdì: “La Roma è più pronta, ma il Derby è sempre una partita particolare. Da tempo che dico che mi piace come gioca, solo che anche ieri ha lasciato 20-25 minuti ai nerazzurri. Ieri ho visto una Lazio viva, ma che le mancano tanti giocatori e questo fa la differenza”. Una gara equilibrata che non avrà la solita cornice di calore e colore data dal pubblico, per questo sarà ancor più importante la preparazione e l'avvicinamento al match. Lo sa bene Simone Inzaghi, che ha voluto subito a rapporto la squadra per la seduta di scarico dopo la vittoria di ieri al Tardini. Prima sgambata con la solita conta di chi è disponibile e chi no: Lulic potrebbe essere convocato a sorpresa, Fares e Strakosha quasi out, speranza per Correa. L'argentino ha svolto parte del riscaldamento con la squadra e poi lavoro individuale con il pallone, il vero grande punto interrogativo dell'attualità biancoceleste. Il punto esclamativo lo ha messo invece Ruggiero Rizzitelli, che di tensione per il derby non vuole sentirne assolutamente parlare: “Venerdì abbiamo un’amichevole contro una piccola squadra. Non mi preoccupa, noi andiamo in difficoltà con le grandi“.
Zaniolo, ritorno social in grande stile. Duello di mercato per El Shaarawy
Non ci sarà sul campo fisicamente, ma mentalmente Nicolò Zaniolo sarà lì nella mischia insieme ai compagni. Dopo il silenzio durato qualche giorno, il gioiello giallorosso ha deciso di riattivare il suo account Instagram postando alcune storie con alcune foto di derby passati lanciando un bel messaggio di grande carica ai tifosi giallorossi. Una delle foto pubblicate è la famosa acrobazia volante di Francesco Totti nella stracittadina del gennaio 2015. Un tuffo da funambolo dell'ex capitano, un gesto che emoziona ancora tutti i tifosi. Ed emozionato nel ricordo di Totti è stato Ricardo Faty. Dalla Francia il centrocampista ha ricordato i tempi passati nella Capitale, tra uno spogliatoio ricco di personalità importanti e la vicinanza con il grande numero 10: "In quello spogliatoio c’era tanta personalità con tre campioni del mondo come Perrotta, De Rossi e Totti. C’era un pizzico di rabbia in me nel vederli perché ho seguito la finale di Coppa del Mondo del 2006 qui a Roma e quindi è stato piuttosto frustrante. Francesco è il migliore con cui ho giocato, un calciatore elegante che aveva una capacità di passaggio sorprendente". Quella stessa nostalgia che, chissà, starà vivendo a Dubai Stephan El Shaarawy. Un ritiro tra le sabbie degli Emirati Arabi per scoprire se ci sarà il tanto agognato ritorno in Italia. Magari nella Fiorentina, che sarebbe in forte pressing su di lui, oppure nella sua Roma.
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