Roma, testa al mercato: da Dzeko a Vlahovic e Belotti, rebus centravanti per Mou

Quattro giorni all'ultimo atto del campionato della Roma. I giallorossi devono difendere sì il settimo posto ma complice la salvezza aritmetica dello Spezia, la trasferta sembra piuttosto una passerella. Ecco perché inevitabilmente - mentre la squadra continua ad allenarsi a Trigoria, seppur senza otto infortunati - la testa e i pensieri sono all'immediato futuro. Una volta chiusa l'esperienza Fonseca (su di lui anche la Fiorentina) la Roma potrà abbracciare Mourinho, atteso nei prossimi giorni a Roma. E con lui comincerà a costruire la squadra della prossima stagione. Il clou del mercato, neanche a dirlo, sarà il centravanti: lo Special One parlerà con Dzeko e capirà con lui cosa fare. Edin su Mou si è già espresso, ma le sirene degli Stati Uniti sono invitanti: in Mls lo cercano a Los Angeles.

Da Dzeko a Vlahovic, l'attaccante per Mourinho

Se non sarà lui, la Roma avrà comunque un centravanti come si deve. Vlahovic è una pista in salita considerate le richieste altissime della Fiorentina. L'agente si guarda intorno e tra le squadre interessate c'è anche quella giallorossa. Commisso spara altissimo (almeno 60 milioni) vista la stagione super ma l'arrivo di Mourinho potrebbe cambiare le carte in tavola e potrebbe spingere il giocatore a scegliere la Roma. Più avvicinabile Belotti, che si è salvato con il suo Torino e ora vuole cambiare aria: "Parlerò con lui e il suo agente e capiremo cosa fare", ha detto Cairo. Chi si è "offerto" è Giroud: "Se dovesse andare via uno tra Dzeko e Lukaku, potrebbe venire in Italia", le parole dell'intermediario per l'Italia.

i resta con i piedi per terra: "E cambierà cognome, prenderà anche Peruzzi", hanno detto i suoi procuratori. Il motivo è presto detto: Miriam Peruzzi è la talent scout che l'ha scoperto, poi il padre lo ha "adottato" e ora gli darà anche il cognome. È giovane anche lui ma piace Milovanovic, centrale di 17 anni dell'Ajax che in patria è ritenuto il nuovo de Ligt. Per ultima una curiosità sui momenti di follia del padre di Gianluca Scamacca a Trigoria: durante il raptus ha distrutto il famoso trofeo-bonsai sollevato da Florenzi nell'agosto del 2019 dopo l'amichevole col Real Madrid.