Dopo Juventus e Parma, la Roma è il terzo club di Serie A a ufficializzare il taglio degli stipendi ai calciatori. Fonseca e il suo staff, insieme ai giocatori, si sono offerti di rinunciare a quattro mesidi stipendio e hanno deciso di pagare collettivamente la differenza economica per garantire che ogni dipendente della società interessato dagli ammortizzatori sociali messi a disposizione dal Governo continui a percepire il proprio stipendio netto. Anche il management del club rinuncerà a una parte del salario in questo periodo per aiutare l’azienda. "Igiocatori, l’allenatore e il suo staff hanno dimostrato che siamo davvero tutti assieme, dimostrando di comprendere veramente cosa rappresenta questo club", il ringraziamento del CEO Guido Fienga.Anche i calciatori hanno espresso il loro pensiero in una lettera:“Siamo pronti a riprendere a giocare appena sarà possibile, anche se tutto ciò non basterà a far fronte alle conseguenze economiche dell’emergenza in corso. Con la speranza di fare qualcosa che aiuti la Società a far ripartire al meglio il progetto Roma, abbiamo deciso di fare questa proposta finanziaria".
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Roma, i giocatori si tagliano lo stipendio. Zaniolo: “Voglio diventare una bandiera”
Fonseca e i calciatori rinunciano a quattro mesi di ingaggio: "Speriamo di aiutare il club". Nicolò dichiara amore alla città e punta il rientro in campo. Settimana decisiva per la ripresa
A TUTTO ZANIOLO - Dunque, tutta la Roma è unita per costruire il futuro, di cui farà parte anche Nicolò Zaniolo. La speranza è quella di tornare in campo addirittura nella conclusione di questa stagione. Quella che sta per iniziare sarà una settimana decisiva per la ripresa del campionato tra l'assemblea di martedì e la riunione con Spadafora in programma mercoledì. All'ordine del giorno il probabile ritorno agli allenamenti del 4 maggio, oltre all'ipotesi campo neutro, l'estensione dei contratti, ma soprattutto il protocollo sanitario della Figc che ancora desta qualche dubbio nei medici. Ad ora Zaniolo pensa solo a continuare il percorso riabilitativo e a legarsi al giallorosso: "Ogni giorno miglioro, ma all'inizio non parlavo neanche. Ora penso solo a stabilizzare il ginocchio, se ci sarà la possibilità di concludere il campionato in campo sarò il primo a volerlo fare". Sul futuro le idee del classe '99 sono piuttosto chiare: "Mi piacerebbe diventare una bandiera della Roma, voglio rimanere il più a lungo possibile perché sono innamorato di questa città". Poi su Totti e De Rossi: "Sono simboli difficili da eguagliare. Io con la 10? No, sto bene con la 22 (ride, ndc)". Infine sulla punizione di Di Biagio con l'Under 21: "Abbiamo tardato per tre giorni alla riunione, giocavamo alla playstation e non guardavamo gli orari. Ero stremato, mi sono lasciato andare. Punizione giustissima". In ogni caso Zaniolo riscuote consensi anche negli avversari:"Mi fa impazzire, è forte forte, ha forza e qualità, non lo sposti". A parlare è il difensore della Lazio Francesco Acerbi.
LE ALTRE NEWS - Intanto le voci di mercato continuano anche in orbita Roma, in particolare su Rolando Mandragora: resta in piedi, infatti, l'ipotesi di uno scambio con la Juventus tra il centrocampista ora all'Udinese e Bryan Cristante. L'ultima idea è invece quella di un maxi-scambio con la Fiorentina: Biraghi e Pezzella in giallorosso, Florenzi e Spinazzola in viola. In questo modo, Petrachi riuscirebbe ad abbassare il monte ingaggi. Ancora in bilico la situazione di Chris Smalling, che resterebbe volentieri nella capitale. Intanto l'inglese oggi si è 'arreso' alla moglie Sam, facendosi tagliare i capelli nonostante le iniziali resistenze. In tema ripresa torna a parlare il presidente del Coni Giovanni Malagò: "Sono il primo a riconoscere la specificità del calcio e il diritto/dovere di cercare ogni strada per chiudere la stagione. Ma non hanno mai pensato a un’alternativa, il vero problema non è l’oggi ma il domani". Nel frattempo il presidente del Friedkin Group e braccio destro del magnate che vuole rilevare da Pallotta il club giallorosso, Marc Watts, siede nel tavolo di super esperti che gestirà l’uscita dalla crisi per il coronavirus del Texas. Infine l'intervista di Wayne Rooney, che ha parlato dell’attuale tridente del Liverpool mettendolo a confronto con quello della Roma che affrontò nel 2007.“Mi ricorda molto come giocavano i giallorossi con Totti come numero dieci e due ali veloci".
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