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Malagò: “Capisco la volontà del calcio di continuare, ma il problema è il futuro. Serve un segnale”

Le parole del numero uno del Coni: "Non si è mai pensato ad un'alternativa alla ripresa"

Redazione

“Io non ho sollecitato nessuno. I presidenti federali mi hanno detto che avrebbero interrotto, è nei loro diritti. Il calcio invece ragiona diversamente" ha detto Giovanni Malagò a Il Secono XIX. Il presidente del Coni torna sulla polemica innescata con la Figc: "Sono il primo a riconoscere la specificità del calcio e il diritto/dovere di cercare ogni strada per chiudere la stagione. Ma non hanno mai pensato a un’alternativa. Ha presente chi è Catia Pedrini? Ha detto che non potrà più permettersi l’ingaggio di Zaytsev dopo questa crisi e che per salvaguardare la società, parliamo di uno dei capisaldi della pallavolo, è disposta a lasciarlo andare nella prossima stagione. Morale? Invece di pensare al campionato o alle coppe, pensa a mettere in sicurezza il futuro. Perché il vero problema non è l’oggi ma il domani. Non assegnare gli scudetti sarebbe un gesto etico importante? Non mi permetto di parlare di etica. Ma è palese il bisogno di lasciare un segnale, è un sentimento molto diffuso tra la gente”.