È il giorno dopo della conferenza stampa fiume in cui Tiago Pinto si è tolto più di qualche sassolino dalla scarpa, soprattutto sul tema Zaniolo. Il gm della Roma ha poi risposto anche alle domande sul futuro di Mourinho, ma restando comunque piuttosto vago sulle possibilità che lo Special One lasci. La verità è che per trattenerlo a Trigoria servirebbero diversi elementi, a partire dalla qualificazione in Champions League alla chiarezza riguardo a determinate situazioni, da alcuni rinnovi fino alla dinamica delle misure da adottare in determinate circostanze. Intanto una di queste vicende scomode si è finalmente risolta, quella di Zaniolo appunto. Ieri è diventato ufficiale il suo passaggio al Galatasaray, tra la freddezza dell'annuncio della Roma ma anche quello degli ormai ex compagni di squadra. Solo Camara e Volpato hanno messo 'like' al suo post di addio e solo Abraham ha lasciato un commento. Intanto il numero 22 sta invece raccogliendo l'affetto dei tifosi turchi, prendendo la maglia numero 17 in onore di un ragazzo 17enne ritrovato senza vita sotto le macerie del terremoto. Ma soprattutto anche lui sta aiutando il club a sistemare gli scatoloni con i beni di prima necessità da inviare alle vittime del violentissimo sisma che ha provocato migliaia di morti. Intanto a Roma arrivano per lui ancora messaggi di delusione e amarezza, come quello dell'ex presidente Rosella Sensi in un lungo post: "Nicolò è un ragazzo che aveva la possibilità di diventare un idolo per questa città, ma che temo non abbia mai capito il vero valore di Roma e della Roma".
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Roma, Champions e progetto chiaro per tenere Mourinho. Zaniolo, addio gelido
Tornando sull'attualità e il futuro, oggi Tiago Pinto è volato a Nyon - quartier generale dell'Uefa - per un confronto con il massimo organo calcistico continentale proprio sul percorso del club giallorosso all'interno del Fair Play Finanziario. Incontri, programmati, che saranno una routine nel tempo. In questa cornice si staglia poi il mercato della Roma, che ora è dedicato ai rinnovi. Ad esempio Smalling, su cui aleggia ancora il fantasma Inter:la decisione sta a lui, anche sull'offerta formulata dalla società giallorossa che però lui vorrebbe alzare. Intanto Mourinho - che chiede ovviamente garanzie anche sulla conferma di Matic e Dybala (ieri a cena insieieme) - deve fare a meno di un titolare come Zaniolo. Intanto Pinto e i Friedkin stanno anche riflettendo sull'autocandidatura di Isco che si è proposto alla Roma, a parametro zero. Tutto questo a due giorni dalla partita di campionato in casa del Lecce di Baroni, match senza dubbio insidioso contro una squadra in ottima forma. E al 'Via del Mare' potrebbe anche tornare Karsdorp. Infine le parole di Matias Vina, le prime da calciatore del Bournemouth:"È vero, ovunque abbia giocato ho vinto e secondo me, questo è il miglior campionato del mondo. Futuro? Mi sono sentito molto bene nei giorni in cui sono stato qui e la città mi piace molto. Voglio solo cercare di aiutare il club a uscire da questa situazione. Se questo è possibile, ovviamente sarei disposto a rimanere".
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