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Ripresa, Spadafora: “Accordo su protocollo o stop”. Pastore attacca: “Assurdo vietare allenamenti”

Kluivert come il compagno: "Decisione strana". Possibilità di giocare solo l'Europa League. Pallotta-Friedkin: non è ancora finita. Totti: "Cessione Salah? La Roma era in crisi"

Valerio Salviani

Da possibilità "sempre più stretta" a "accordo sul protocollo o fine dei giochi". I toni del ministro dello Sport Vincenzo Spadafora sono sempre più duri e diretti. L'ottimismo per la ripresa del campionato ha lasciato il passo alla sensazione sempre più forte che a breve verrà decretata la fine, come successo in Olanda e Francia. I giocatori e la Lega chiedono di poter tornare agli allenamenti. Javier Pastore segue la linea del suo allenatore Paulo Fonseca e critica la decisione di spostare il ritorno nei centri sportivi di due settimane: "E' un po’ assurdo sinceramente. Tutti sappiamo che a Trigoria hanno fatto i lavori per garantire la nostra sicurezza e di quelli che devono andare ad allenarsi lì. Possiamo uscire al parco, ma non abbiamo bisogno di quello o di una strada, bensì di un campo buono, adatto alle nostre condizioni". D'accordo anche l'Head of Performance giallorosso Maurizio Fanchini: "Si può riprendere in sicurezza".

Ripresa Serie A: il calcio resta in attesa

"Proporremo entro l’inizio della prossima settimana le linee guida per tutti i centri sportivi - ha detto Spadafora -. Se il comitato dovesse validarceli, speriamo di poter inserire già dal 18 maggio la riapertura di questi centri". Resta un briciolo di speranza, ma i nodi per la ripartenza sono ancora tanti. Tra questi anche la questione mercato e in contratti in scadenza, ancora non regolarizzati, ma passaggio cruciale. Per la Roma le situazioni di incertezza riguardano soprattutto Smalling e Mkhitayan, due cardini della squadra di Fonseca. Se il campionato dovesse essere chiuso dal governo, ci sarà comunque la possibilità per le 5 squadre italiane ancora in corsa, di scendere in campo in Europa League e Champions League ad agosto.

Friedkin ancora in ballo: Pallotta prova a vendere

Nella semestrale uscita ieri sera poco prima di mezzanotte la Roma ha confermato che sono ancora in corso contatti per la cessione del club "anche se le trattative sono rallentate dal covid". Dan Friedkin ha allentato la preso sul club giallorosso, un affare non più appetibile come prima della pandemia. Restano però diversi i motivi per investire in Italia e con un prezzo più basso l'uomo Toyota potrebbe tornare a sedersi con piacere al tavolo delle trattative. Una cosa è certa: finché Pallotta sarà il presidente a Trigoria non si vedrà Francesco Totti, che su Instagram continua a parlare nelle dirette social. Nell'ultima chiacchierata con Bonolis ha raccontato la (sua) verità sull'affare Salah: "La Roma era in crisi è ha dovuto vendere". Poi sullo stadio: "A Tor di Valle? Se non cambiano location la vedo dura". Come il suo ex capitano, anche Florenzi non pensa a un ritorno: "Al momento dico no, voglio vivermi l'esperienza a Valencia anche se Roma mi manca".

Kluivert: "Con Fonseca otterremo risultati importanti"

Justin Kluivert alla Roma ha dato il meglio di sé con Paulo Fonseca a guidarlo: “Penso sia stato molto importante. Pensando allo scorso anno e guardando alla nuova stagione, ho pensato: ‘Ok, questo deve essere il mio anno’. Con lui otterremo grandi risultati" ha detto ai canali del club. Sulla mancata ripresa ha ammesso: "Non mi sembra ci sia molta differenza tra il rischio di correre individualmente in un parco con altra gente intorno a noi e il farlo a Trigoria con i soli compagni di squadra, anzi… Ma non spetta a noi decidere". Chiosa su Nzonzi. Il Rennes si è classificato al terzo posto dopo che è stato decretato lo stop al campionato francese. Scattata la clausola che prolunga automaticamente il prestito del centrocampista di un anno.