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Fonseca: “In porta tornerà Pau Lopez”. Pellegrini-Roma, avanti insieme

LaPresse

Calafiori dice no al rinnovo e la Fiorentina piomba su di lui. Idea Umtiti per la difesa, pressing per Milik

Gianluca Viscogliosi

Dal post Brescia al pre Verona. Senza soluzione di continuità. Nel calendario romanista ricco di impegni arriverà domani all'Olimpico l'appuntamento con l'ostica squadra di Juric. Un avversario che non fa stare tranquillo Paulo Fonseca: “Sarà una partita differente dalle altre, affronteremo una squadra con un sistema di gioco diverso. Loro sono molto forti sulla pressione, non lasciano giocare e ti mettono in difficoltà". Ai media ufficiali della società l'allenatore giallorosso ha dato anche qualche indicazione sulla formazione di domani: "Non cambieremo molto, confermeremo la difesa a tre e Pau Lopez tornerà in porta". In attacco invece si riprenderà la titolarità Edin Dzeko, chiamato a dare un segnale importante dopo le anonime prestazione dell'ultimo periodo. Il futuro per il bosniaco potrebbe non essere più da intoccabile, mentre invece il club ha deciso di puntare fortemente su Lorenzo Pellegrini. L'intenzione è quella di proseguire insieme e le parti non prenderanno in considerazione le proposte esterne con il rinnovo che verrà ratificato appena ci sarà il tempo tecnico giusto in mezzo ai tanti impegni sportivi a cui andrà incontro la Roma tra campionato ed Europa League. Insomma, un futuro da capitano per il sette romanista.

Contro l'Hellas per blindare il quinto posto

Intanto domani all'Olimpico (ore 21.45) arriverà un Hellas Verona ferito dopo il pari subito in extremis da Cutrone al Franchi di Firenze. Juric in conferenza ha espresso sì tutta la sua consueta combattività, ma ha voluto anche rimarcare la condizione fisica non ottimale del gruppo: "Siamo tutti al limite delle forze. E per tutti intendo squadra, staff, collaboratori… Io sto meglio, dopo il lieve malore di Firenze, e anche i ragazzi stanno facendo uno sforzo incredibile. Lo ripeto ancora: ciò che sta facendo questa squadra è qualcosa di straordinario. La Roma è un top team, ha talmente tante opzioni in ‘rosa’ che può sopperire alle assenze. Dovremo fare un’altra partita praticamente perfetta". Forfait sia per Borini sia per Adjapong, che non verranno rischiati dal tecnico scaligero. A dirigere il match ci sarà Maresca, fischietto che sorride ai giallorossi visti i precedenti. Ruolino di marcia positivo, con due vittorie e un pareggio nelle sfide da lui arbitrate in stagione.

Umtiti e Senesi per la difesa, Calafiori rifiuta il rinnovo

Blindare Pellegrini, resistere agli attacchi per Zaniolo e costruire intorno ai due giovani perni l'ossatura per la squadra del futuro. Inizia da qui l'opera di rivoluzione sul mercato della Roma, una rivoluzione che dovrà partire prima di tutto dalle cessioni. Il nuovo Milan di Rangnick potrebbe fare sul serio per Patrich Schick, mentre sull'asse napoletano si lavora ancora sugli scambi. All'orizzonte ce ne sarebbe uno maxi, che vedrebbe Under e Veretout alla corte di Gattuso  con Arek Milik nel percorso inverso direzione Capitale. In attesa di capire le ultime sul fronte Smalling, la pazza idea che stuzzica la dirigenza romanista porta al nome di Umtiti. Il centrale del Barca, campione del mondo con la Francia, dovrebbe partire in prestito per ritrovare smalto e Roma potrebbe essere la piazza giusta dove rilanciarsi. Mentre il pallino Vertonghen viene marcato stretto dal City, il nome nuovo è quello di Marcos Senesi del Feyenoord. L’ex San Lorenzo, eletto miglior difensore dell’Eredivisie, piace alla dirigenza romanista che ha già sondato il terreno con gli olandesi e con l’agente del giocatore, potendo contare anche sulla carta Kardsorp. Tra chi esce e chi entra c'è anche chi rimane al momento in mezzo al guado, come Riccardo Calafiori. Rifiutato il rinnovo, adesso è la Fiorentina a farsi avanti con un'offerta da cinque milioni. Il ragazzo piace a molti top club europei, complice l'intermediazione di Mino Raiola, ma i tifosi si augurano che possa rimanere e sbocciare in prima squadre come i suoi illustri predecessori.