La giornata di oggi è stata segnata principalmente dallo "scontro" tra i medici delle squadre di Serie A e la FIGC. I responsabili sanitari di 17 club su 20 avrebbero mandato una lettera di venti pagine alla commissione tecnico-scientifica della federazioni per avanzare delle richieste di chiarimenti e di contestazioni al protocollo sulla ripresa. Tra queste società ci sarebbe la Roma che però ha voluto chiarire la propria posizione tramite il dottor Andrea Causarano: "Mai espresso parere sfavorevole alla ripresa degli allenamentiin vista della ripartenza del campionato". Immediata la replica di tutti gli altri colleghi: "I medici, con spirito propositivo, hanno elaborato e proposto delle osservazioni al fine di coniugare sicurezza ed applicabilità. In sostanza nessuno di noi è contrario a finire il campionato, non c’è alcuna preclusione, anzi". Anche la FIGC ha voluto far luce sulla situazione: "Gran parte delle segnalazioni pervenute la scorsa settimana sono state già recepitedal gruppo di lavoro presieduto dal professor Paolo Zeppilli e sottoposte lo scorso 22 aprile al ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, per un’analisi approfondita e in via di miglioramento". Nel frattempo l'Uefa ha indicato con il 25 maggio la deadlineentro la quale tutte le federazioni dovranno comunicare il piano per concludere la stagione calcistica 2019-20. Sicuramente tra chi vorrebbe tornare il prima possibile alla normalità è Jordan Veretout: "Siamo ansiosi di ricominciare ma non dovremo giocare con la nostra salute, questo è il più importante. Ci vorranno diverse settimane prima di rientrare con la squadra, ma dopo potremo giocare". Il preparatore atletico Nuno Romano rivela: "L’importante è essere capaci di reinventarsi in un momento del genere ed è fondamentale mettere i giocatori in condizione di fare un buon lavoro in casa. Quello che è più difficile è conservare la resistenza dei giocatori in questo momento, ma penso che siamo riusciti a farlo con successo".
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Serie A, caos tra medici e FIGC per la ripresa. Smalling tra Roma e Premier
Il medico sociale della Roma: "Mai espresso parere sfavorevole alla ripresa degli allenamenti". Kean può lasciare l'Everton, Thauvin profilo che piace
MERCATO - In questo periodo di lockdown le trattative e i discorsi di mercato non si sono fermati. In casa Roma il futuro di Chris Smalling è uno dei temi caldi. Con la Champions la società giallorossa è disposta ad offrire 15 milioni al Manchester United. Cì però da battere la concorrenza di diverse squadre: mentre il difensore inglese passa del tempo a casa con il figlio, su di lui sarebbe piombato anche l'Everton che avrebbe già chiesto informazioni. L'asse Roma-Liverpool però non si blocca qui. Il ds Petrachi infatti è sempre alla costante ricerca del vice Dzeko: i Toffees sarebbero pensando di lasciar partire Kean e da Trigoria si lavora al prestito. Sempre per l'attacco si segue con molta attenzione il profilo di Florian Thauvin. Il francese destinato a lasciare Marsiglia e sarebbe in una lista insieme a Pedro e Mertens. Per il futuro i giallorossi si sarebbero mossi anche su Aleksander Buksa, giovane talento del Wisla Cracovia. Infine arrivano delle dichiarazioni un po' amarcord da parte di due ex Primavera. "Ho lasciato un pezzo del mio cuore a Trigoria, spero di tornare un giorno" dichiara Bordin, mentre Frattesi resta più distaccato: "Le voci di un ritorno a Roma fanno piacere ma oggi la mia realtà si chiama Empoli e ne sono assai felice".
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