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Lettera dei medici di Serie A, la Figc chiarisce: “Abbiamo già risposto a quelle segnalazioni”

La Federcalcio sottolinea come il testo inviato dai 17 club risalga al 19 aprile e quello che viene definito 'protocollo' sono in realtà una serie di 'indicazioni suscettibili di modifica'

Redazione

Che succede se un giocatore viene trovato positivo dopo la ripresa degli allenamenti? È questa la domanda principale dei medici di 17 club di Serie A che hanno sottoposto il 19 aprile scorso alla Figc per ricevere chiarimenti sul protocollo sanitario. "Gran parte delle segnalazioni pervenute la scorsa settimana sono state già recepite dal gruppo di lavoro presieduto dal professor Paolo Zeppilli e sottoposte lo scorso 22 aprile al ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, per un'analisi approfondita e in via di miglioramento": è questa la posizione della FIGC, come riporta l'Ansa.

Lo stesso professor Zeppilli avrebbe già risposto la mattina seguente in merito alle segnalazioni pervenute, sottolineando che sarebbero state portate all'attenzione di tutti ed eventualmente avrebbero integrato le linee guida che saranno poi definitive. La Figc ci tiene a precisare l'aspetto temporale, oltre al fatto che quello che i medici di Serie A definiscono 'protocollo' in realtà sono 'indicazioni suscettibili di modifiche e aggiornamenti'. A questo si aggiunge il fatto che il 'gruppo chiuso per la ripresa degli allenamenti' fosse stata già ritenuta all'unanimità dalla Commissione medico scientifica come la scelta che dava più garanzie per la tutela della salute. Queste dunque le risposte della Figc a Tavana, responsabile sanitario del Torino e membro dalla Commissione che ha rassegnato le dimissioni. Si resta quindi in attesa del nuovo referente medico della Lega di Serie A all'interno della Commissione.