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Roma-Fonseca, tutti i dubbi post Atalanta. Kumbulla: “Dobbiamo migliorare”. Spinazzola salta il Cagliari

LaPresse

Zaniolo 'si presenta' sui social con la nuova fiamma e Mancini se lo coccola: ''Nicolò ha ottime chance per l'Europeo''

Gianluca Viscogliosi

Ancora una caduta contro una big. Pesante, rumorosa e rovinosa. E il giorno dopo è sempre il momento delle riflessioni in casa Roma, specialmente dopo il secondo tempo di Bergamo contro l'Atalanta che ha spazzato via il buon approccio alla gara. Prosegue il 'mal di big', l'incapacità della squadra di essere performante e convincente nelle sfide contro le grandi del campionato. Alla sbarra, come gran parte della rosa, c'è però soprattutto Paulo Fonseca. Un tecnico che in 12 mesi ha sì provato a dare ambizioni nuove e un gioco più convincente, ma che numericamente non ha dato la scossa in classifica che tutti si attendevano. Complice anche un roster che, soprattutto nei sostituti, non riesce a reggere il passo dei titolari. Tra le squadre di testa, la Roma è l’unica che non è riuscita a portare punti a casa grazie a una sostituzione. Il dato impietoso recita zero e in una stagione come questa, fatta di dettagli e di distanze ridotte, l'apporto della panchina potrebbe essere fondamentale. Ha dare la propria spiegazione alla situazione giallorossa ci ha pensato il presidente blucerchiato Ferrero: "La Roma ha giocatori meravigliosi ma è discontinua, va subito in depressione. I ragazzi sono un po’ spocchiosi. I Friedkin sono brave persone, ma il calcio italiano è diverso".

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Kumbulla: "Reagiamo subito per migliorare". Spinazzola si ferma

Cattive notizie tanto dal campo, come dall'infermeria. Dopo l'infortunio muscolare di ieri, Spinazzola è stato sottoposto oggi a ecografia, con esami approfonditi che verranno portati avanti nella giornata di domani. L'unica certezza è che con il Cagliari non ci sarà, un inconveniente che priverà Fonseca di uno dei migliori giocatori per rendimento della Roma di quest'anno. Chissà se sulla sinistra contro i sardi verrà dato spazio a Calafiori, entrato male nel match con il Toro e per questo probabilmente lasciato in panchina dal tecnico, che ha preferito Bruno Peres nella staffetta bergamasca. Entrambi si sono allenati oggi a Trigoria insieme a chi ieri ha avuto meno minutaggio, come Villar, Carles Perez e Marash Kumbulla. Il difensore albanese, coinvolto dal club nella solita distribuzione di doni per i pazienti dello Spallanzani, ha voluto caricare il gruppo e fissare gli obbiettivi: "Parleremo con il mister riguardo quello che non è andato bene ieri. Nel secondo tempo siamo calati, abbiamo fatto fatica contro una squadra forte. Dobbiamo ripartire, se guardiamo solo al passato non miglioriamo mai. Dobbiamo guardare gli errori e cercare di non ripeterli. Dimostreremo che non soffriamo le partite di livello, lo abbiamo già fatto seppur pareggiando contro Juve e Milan dimostrando di potercela giocare con tutti. Ieri è andata male nel secondo tempo, ma con le altre squadre ci rifaremo".

Zaniolo 'presenta' la nuova fiamma. Mancini lo aspetta per l'Europeo

Chissà se per ridare motivazioni e forze fresche non possa arrivare a gennaio qualche rinforzo dal mercato. Il nome più chiacchierato è quello di Sirigu, un portiere di esperienza e di sostanza che colmerebbe l'attuale lacuna presente in rosa. L'estremo difensore granata, in rotta con la società, non vuole assolutamente perdere il treno europeo, dopo aver perso i guantoni da titolare a favore di Milinkovic-Savic. La Roma sarebbe per lui un ritorno di fiamma, una piazza blasonata dove poter tornare a sfornare prestazioni di alto livello. Un nazionale pronto all'uso quindi, quella stessa nazionale che ha sempre in mente Nicolò Zaniolo. Il recupero procede bene e Mancini non ha dubbi: "Credo che per Nicolò ci siano ottime chance di esserci". Intanto il giovane talento si 'consola' con la nuova fiamma, Madalina Ghenea: entrambi hanno dato indizi della liaison sui social, con un disegno che li ritrae insieme e un cuore, a fare da sigillo a quella che è la nuova storia del talento della Roma.