«Non c'è nulla di immutabile, tranne l'esigenza di cambiare». E di sicuro è quello che vuole pure Paulo Fonseca perché, come scriveva Eraclito, abbracciare il cambiamento per evolverci e migliorarci è fisiologico. La Roma di oggi rispetto a quella della scorsa stagione probabilmente lo è. Migliorata. Nell’undici, nell’organizzazione di gioco e forse anche nelle ambizioni. O forse solo nella percezione della speranza di poter anelare a qualcosa in più della solita Europa League. Eppure i suoi numeri, il suo cammino e le sue cadute sono rimaste immutate. Così identica a sé stessa da rappresentare quasi un caso di indagine. E non solo per l’endemica difficoltà a battere le grandi che si è palesata ieri con l’Atalanta così come accadde con Siviglia, Juventus o Inter.
news as roma
Fonseca allo specchio: la sua Roma ha gli stessi numeri di un anno fa
I giallorossi sono cresciuti nelle ambizioni e nel gioco, ma i numeri sono identici a quelli della scorsa stagione
Roma, venticinque punti in tredici giornate: un remake poco esaltante
Alla tredicesima giornata di campionato, infatti, la prima Roma di Fonseca aveva esattamente 25 punti così guadagnati: 7 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte. I successi sono arrivati con Sassuolo, Bologna, Lecce, Milan, Udinese, Napoli e Brescia. I pareggi con Genoa, Lazio, Cagliari e Sampdoria. Le sconfitte con Parma e (guarda caso) Atalanta. In classifica aveva un onorevole quarto posto condiviso col Cagliari a +3 sull’Atalanta e a -10 dalla capolista Juve. Ora vi invitiamo ad accelerare il nastro fino a questa mattina in una sorta di gioco temporale nemmeno troppo complicato. La Roma di Fonseca ha 24 punti, ma sul campo sarebbero 25 se si esclude quello perso a Verona per aver dimenticato di scrivere un nome sulla lista (e qui di certo non è colpa di Fonseca). E la quota è stata raggiunta così: 7 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte con Napoli e Atalanta. La Roma è quarta, ha 3 punti più dei bergamaschi ed è a -7 dalla capolista Milan. Insomma a parte qualche dettaglio la situazione delle due Roma di Fonseca è praticamente identica. Come in un remake. Così come sembrano simili pregi e difetti di cadute e risalite. A voler essere pignoli il portoghese ha migliorato l’attacco (28 gol fatti contro i 23 della scorsa stagione) e peggiorato la difesa (21 quelli subiti fino a ieri di cui 18 sul campo, 14 un anno fa). Ma la sostanza non cambia. La Roma, numeri alla mano, non è cresciuta. La buona notizia arriva per mercoledì contro il Cagliari. Se Fonseca vuole dar seguito all’emulazione allora il calendario è favorevole visto che alla 14° Dzeko e compagni vinsero contro il Verona.
© RIPRODUZIONE RISERVATA