In questo periodo di stop forzato, per Paulo Fonseca è stato tempo di tracciare un bilancio di questi primi mesi sulla panchina della Roma."Ero emozionato quando ho saputo dell'offerta dei giallorossi, volevo mettermi alla prova. Non è stato uno shock tattico, ma è stato più di quanto mi aspettassi e ora mi sento evoluto", le parole del tecnico portoghese in una lunga intervista rilasciata in patria. L'ex Shakthar Donetsk si sofferma anche sui tantissimi infortuni che hanno penalizzato la squadra: "È stato qualcosa senza precedenti, quasi inspiegabile. Quindi è stato difficile trovare stabilità, ma la squadra ha mostrato carattere e ha lottato contro le difficoltà. Pressione?La più grande è quella che metto su me stesso, ma la gestisco bene. Ho sempre sognato di arrivare in un grande club come questo. Sono innamorato della Roma". Qualche pensiero va anche al mercato:"Che giocatore cerchiamo? Per vincere dobbiamo avere giocatori decisivi. Non vogliamo pensare solo al futuro, bisogna tornare alla vittoria.Tiquinho? In questo momento non penso a giocatori del campionato portoghese. Piuttosto vorrei che restasse Smalling".
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Fonseca: “Pensiamo al futuro, ma vogliamo vincere ora”. Ripresa dei campionati: nessun limite dall’Uefa
Il tecnico portoghese si è raccontato: "Cerchiamo giocatori decisivi, ma questi infortuni sono qualcosa di mai visto". Gravina: "Si può finire anche a ottobre". Ipotesi scambio Perotti-Pinamonti, Under piace in Premier
FUTURO - Intanto Fonseca e i calciatori della Roma, così come gli altri in Serie A, saranno chiamati a un sacrificio economico, come stabilito in una videochiamata 'collettiva'. Tra le proposte quella di rinunciare al 60% della mensilità di marzo e spalmare quelle di aprile, maggio e giugno nei successivi anni di contratto restanti. Intanto il presidente dell'Uefa Ceferin ha smentito il termine ultimo delle competizioni fissato il 3 agosto: "Attualmente, sono al vaglio opzioni per giocare partite a luglio e ad agosto, se necessario, a seconda delle date di ripresa e dell’autorizzazione delle autorità nazionali”. Il presidente dell'AIC Damiano Tommasi ha poi aggiunto: "Se abbiamo tempo di chiudere i campionati, è ovvio che tutti vorremmo farlo. Sugli ingaggi i calciatori faranno la loro parte. Sono accordi che singolarmente i club cercano con i propri tesserati". Il presidente della FigcGabriele Gravina ha poi aperto un altro scenario: "Il campionato fino a settembre-ottobre è un’ipotesi. Una data possibile per ripartire è quella del 17 maggio ma è solo un'potesi".
MERCATO E LEGAMI -Juan Manue Iturbe è tornato sulla sua avventura alla Roma:"Sono rimasto molto legato. Non ho avuto molta fortuna, per gli infortuni ma anche per dei miei errori, a volte non c'ero con la testa. A Roma c'è più pressione, non è come giocare con la Juve, il tifo è più caldo. Non vincono lo scudetto da tanto, non è facile. Però spero di tornare in Serie A, magari in giallorosso. Ho imparato dai miei errori e sono più maturo, non posso più sbagliare". Difficile che il paraguaiano torni a Trigoria, ma ad arrivarci potrebbe essere Andrea Pinamonti.Alcuni intermediari del club capitolino hanno preso contatti con il Genoa, che ha il diritto di riscatto dall'Inter (che ha però la possibilità di controriscattarlo). Dunque anche i nerazzurri sarebbero interpellati, nell'affare che potrebbe vedere lo scambio con Perotti di nuovo in rossoblù. Un altro esterno potrebbe lasciare Trigoria:Carlo Ancelotti avrebbe inserito Cengiz Under nella lista dei desideri del suo Everton per la prossima sessione di mercato. Steven Nzonzi, invece, può davvero restare al Rennes, di sicuro se centrerà la Champions:"Ha convinto tutti nel club. Se restasse tutti ne trarrebbero beneficio.È un reale valore aggiunto, ha esperienza, è maturo, è dominante nel settore aereo e ha padronanza tecnica", ha detto l'allenatore dei francesi.
LE ALTRE NEWS - Intanto una buona notizia arriva dalla Fiorentina: i giocatori risultati positivi al coronavirus hanno effettuato un nuovo test, che ha dato esito negativo. "Ma saranno i medici a decidere se potremo tornare a giocare e ridare ai giocatori l'idoneità sportiva. Prima del campo viene la sicurezza. L'Italia, però, è sommersa come fossimo in guerra", le parole di Claudio Ranieri. A queste si aggiungono le dichiarazioni di Maurizio Setti, presidente del Verona: "Finire il campionato è un modo per dare gioia alla popolazione perché ha bisogno del calcio". Non ha riscontrato grande successo in Inghilterra, invece, il taglio del 30% degli ingaggi dei calciatori: "Significherebbe una perdita di oltre duecento milioni di sterline in contributi fiscali al governo“. "C’è confusione sulla ripresa, ma è il virus che decide". A parlare è Ettore Viola, figlio di Dino, storico presidente della Roma, che dice la sua anche sulla trattativa Pallotta-Friedkin: "Questa situazione in Italia è chiaro che ha raffreddato gli entusiasmi, ora è normale che possa pensare di cambiare le cifre. Ma Pallotta mi sembra uno che vuole vendere". Infine le parole di Daniele De Rossi, che ha raccontato la sua esperienza al Boca Juniors e in Argentina: "Si vive di passioni per qualsiasi cosa. Si può discutere il campionato tatticamente, ma i giocatori non tirano mai indietro la gamba. La cosa più bella è sugli spalti, la Bombonera che è lo stadio più assurdo e clamoroso del mondo. Meraviglioso chiudere e conoscere una pagina come quella argentina".
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