rassegna stampa

Roma, è l’ora dei sacrifici. Ingaggi tagliati e spalmati

Proposta dei giocatori al club: rinuncia al 60% di marzo e poi diluire tre mensilità nei restanti anni di contratto

Redazione

I giocatori della Roma, dopo essersi consultati con colleghi di altre società - primi fra tutti quelli della Juventus - due giorni fa, grazie a una video chiamata praticamente collettiva, hanno stabilito una piattaforma per andare incontro alla società, che attraversa un momento difficile dal punto di vista economico, visto che è probabile chiuda la stagione con circa 140 milioni di perdite, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport.

La proposta dei calciatori è quella di rinunciare al 60% della mensilità di marzo e di spalmare quelle di aprile, maggio e giugno nei successivi anni di contratto restanti. Facciamo un po’ di conti. Il monte ingaggi dei calciatori, bonus facili compresi, è di circa 160 milioni lordi, che sale intorno ai 180 se contiamo anche gli stipendi dello staff tecnico e dei dirigenti. Perciò, sul fronte degli atleti, il risparmio sarebbe intorno agli 8 milioni, mentre la spalmatura ammonterebbe intorno ai 40 milioni.

Il faccia a faccia (virtuale) con la dirigenza in questa chiave ci sarà a brevissimo, e ai vertici di Trigoria sono convinti che l’accordo si troverà senza problemi, perché hanno la convinzione che tutti i calciatori siano partecipi dello sforzo della Roma.

Entro questo mese, poi, arriverà anche il completamento della ricapitalizzazione da parte di James Pallotta. Dopo i primi 87 milioni, altri 10 li ha già versati nei giorni scorsi. Ora la dirigenza ne attende circa 45 entro la fine di aprile. D’altronde, come tutte le società, la Roma ha problemi di liquidità, ed in questo senso è possibile che - qualora la stagione non riprendesse - a maggio i circa duecento dipendenti potrebbero essere messi in cassa integrazione, anche se si sta studiando d’integrare le eventuali decurtazioni di reddito anche grazie al taglio degli stipendi dei calciatori. D’altronde, a causa della pandemia, anche lo stesso valore dei calciatori si sta decurtando.