Daniele De Rossi torna a parlare della sua esperienza a Buenos Aires e lo fa ai microfoni di Sky Sport. Queste le sue parole: "Avremmo bisogno di una quarantena intera per raccontare quanto provato in quei sei mesi. L’Argentina è simile all’Italia, vive di passioni per qualunque cosa dal cibo alla musica e poi sfocia nel calcio. E' un campionato sul quale potremmo discutere tatticamente, ma i calciatori non tirano mai indietro la gamba, neanche in allenamento. Non ho visto un giocatore non dare il 200% di quello che avevano in corpo. La cosa più bella è sugli spalti. E' una cosa che non viviamo più in Italia, non c'è più quella passione pura, disinteressata che vive solo di risultati e si accende per un gol o un tackle. Poi potremmo parlare della Bombonera che è lo stadio più assurdo e clamoroso del mondo. L'augurio che faccio a tutti gli appassionati è di visitarlo almeno una volta durante una partita del Boca". Poi una battuta sull'ultima partita con il Boca Juniors: “Abbiamo perso, abbiamo fatto fatica, ma per come è andata la mia carriera e per la persona che sono io è stato lo scenario giusto per chiudere. Quando ti ritrovi a fare riscaldamento in 5 metri quadrati, o fai lo schizzinoso e dici 'io qui non gioco' o ti lasci trasportare dall'ubriacatura degli argentini per questo gioco. Meraviglioso chiudere e conoscere una pagina come quella argentina.”.
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De Rossi sull’ultima partita con il Boca: “Per come sono è stato lo scenario giusto per chiudere”
Sulla passione degli argentini: "E' un campionato sul quale potremmo discutere tatticamente. I calciatori non tirano mai indietro la gamba, neanche in allenamento"
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