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Da Lloris a Mancini e Pellegrini: la Roma di Mou riparte dalla spina dorsale

LaPresse

Cambierà il portiere, in arrivo anche un centravanti. Mancini in difesa avrà un nuovo contratto, così come Lorenzo. Olsen non riscattato dall'Everton, Boateng: "Ho idee chiare sul futuro"

Marco Prestisimone

Arriverà un portiere, almeno due centrocampisti e un attaccante. L'allenatore invece c'è già, e veniva annunciato un mese fa. Dopo trenta giorni Mourinho (che sarà affiancato dallo "Special Two" Joao Sacramento) a Roma non è ancora arrivato, ma con la società inevitabilmente lavora a stretto contatto per mettere le basi della stagione che verrà. E quali sono le basi se non la spina dorsale della squadra: l'urgenza è il portiere, visto che Pau Lopez ha deluso. Lloris è uno che conosce bene Mourinho e sarebbe l'innesto di esperienza e qualità di cui ha bisogno la Roma. Ancora viva l'ipotesi Szczesny, magari coinvolgendo Florenzi. Non resterà Olsen, che l'Everton ha deciso di non riscattare. Per lui si cercherà una sistemazione, in prestito o a titolo definitivo. Gianluca Mancini invece sarà una colonna almeno della prossima stagione: in arrivo un rinnovo di contratto ("ne parleremo col club", ha detto l'agente Riso), al suo fianco probabile che ci sia Smalling (in questi giorni in vacanza in Giamaica) oppure un altro centrale di carattere, alla Boateng. Entusiasta Kumbulla, che dal ritiro dell'Albania ha commentato l'arrivo di Mourinho: "Ci darà mentalità vincente, è un sogno essere allenati da uno come lui".

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Mourinho chiama Pellegrini. Under cerca una chance, piace Daka

La costruzione poi continuerà dal centrocampo, dove la Roma vuole fare gli investimenti più importanti. Xhaka resta un obiettivo, così come Koopmeiners. Poi c'è Pellegrini, ora impegnato con la Nazionale di Mancini: lo Special One l'ha chiamato e lo ha rassicurato sul ruolo da protagonista. Lorenzo, che deve ancora rinnovare il contratto, ovviamente ne è stato entusiasta. Anche per lui in arrivo il rinnovo, con firma fino al 2024 e senza clausola. Davanti c'è voglia di riscatto: di Dzeko, ovviamente, che potrebbe restare spinto dall'energia di Mou, ma anche da qualche cavallo di ritorno. Come Cengiz Under, che "sfrutterà" la sua nazionale e gli Europei per attirare l'attenzione del tecnico portoghese. L'intenzione della Roma è comunque quella di far cassa. Per il ruolo di centravanti piace Daka del Salisburgo, reduce da una grande stagione in Austria. Ma non arriverebbe per fare il titolare. Giornata del ricordo per il tifo romanista: il 4 giugno 1989 veniva ucciso Antonio De Falchi a due passi da San Siro. Oggi la Sud l'ha ricordato con striscioni e murales per la città.