Oggi poteva essere una giornata molto decisiva per il calcio italiano per sbloccare una delle situazioni più spinose del momento: il taglio degli stipendi ai calciatori. Nel pomeriggio infatti si è tenuta l'assemblea straordinaria della Lega Serie A: nelle due ore di conference call però non sono emerse novità e non si è arrivati a una linea definita, per questo il dialogo con l’Assocalciatori andrà avanti. Neanche sul fronte dellaripresa dei campionatici sono stati degli aggiornamenti, anche perché le squadre di A sono in una situazione di stallo. Per il momento sono sei i club a favore della ripartenza, sei quelli contrari. Mentre Inter, Atalanta, Milan, Bologna, Cagliari e Fiorentina devono ancora decidere. La Roma è tra quelle società che non vuole finire qui questa stagione. E le parole del COO giallorosso Francesco Calvo ne sono una dimostrazione: "C’è la volontà di riprendere tutti e di portare alla conclusione i campionati. Questo parte dall’Uefa, che ha spostato le competizioni europee e le gare delle nazionali. Si vuole riprendere". Anche l'ex presidentessa della squadra capitolina Rosella Sensi è dello stesso parere: "Andare avanti quando si potrà andare avanti. Io credo che lo stop in ogni caso non serva". Più insicuro invece Federico Balzaretti: "Spero che il calcio sia il motore di questo Paese. Magari si riuscisse a finire la stagione, anche in estate. Sempre se questo virus ce lo permetterà". Nel resto dell'Europa, per il momento, solo il Belgio ha già deciso di terminare le competizioni calcistiche. Il presidente dell’Uefa Ceferin ha commentato la scelta della federcalcio belga: "Non puoi chiedere aiuto e poi decidere da solo. Meglio giocare senza tifosi che non giocare affatto. Chi fa come loro rischia l’esclusione dalle coppe. Probabile si giochi d’estate". Infine i club della Premier League hanno concordato all’unanimità di consultare i loro giocatori in merito a una combinazione di riduzioni condizionate e rinvii pari a 30 percentuale della retribuzione annua totale.
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Roma, Totti promuove Fonseca: “E’ un grandissimo mister”. Ancora stallo sugli stipendi e la ripresa
I giallorossi tra le società favorevoli a non finire qui la stagione, il COO Calvo: "Si vuole riprendere". Pastore intanto pensa solo ad onorare il contratto fino al 2022
CASA ROMA - A Trigoria spingono sulla ripresa della Serie A probabilmente perché hanno capito di avere in casa la soluzione vincente: Paulo Fonseca. Il portoghese sa come riavviare il motore dopo i tre anni nel campionato ucraino, fermo tutte le stagioni due mesi per la pausa invernale. I risultati dopo la sosta sono stati sempre ottimi ottimi risultati: solo quattro sconfitte in tre anni e sei trofei nazionali. Anche Francesco Tottiha parlato bene del tecnico giallorosso: "Fonseca per me è un grandissimo allenatore che sta capendo il calcio italiano e la città di Roma. E’ una persona di cui mi parlano tutti bene, in primis i giocatori. Con alcuni innesti possiamo fare un grande campionato il prossimo anno". Javier Pastorepensa solo alla maglia giallorossa: "Ho 30 anni, posso dare ancora molto al calcio in Europa e alla Roma, che ha creduto in me. In questo momento nella mia testa ho questo, se sarà possibile onorerò il contratto con la Roma fino al 2022". Infine Gianluca Mancinielogia il lavoro che sta facendo la Roma per combattere l'emergenza Coronavirus: "Personalmente e da parte dei miei compagni posso dire di essere molto orgoglioso del club. Sapere di aver al nostro fianco una società che non si ferma, ma aiuta gli ospedali come lo Spallanzani, mi rende felice di far parte di questa società".
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