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Roma, Dybala tra la Capitale e l’Arabia Saudita. Si avvicinano Djalo e Assignon

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La Joya ha riunito tutta la sua famiglia per decidere se accettare la corte degli sceicchi oppure se restare nella Capitale. Sfuma, nel frattempo, uno degli obietti dei giallorossi ovvero Raoul Bellanova che va all'Atalanta
Redazione

La seconda giornata di campionato si avvicina. Daniele De Rossi ha concesso oggi alla squadra un giorno di riposo, nella speranza che, magari, in queste 24 ore possano affievolirsi le attenzioni mediatiche sui giallorossi e su Paulo Dybala. L’argentino, nei 20 minuti in cui è sceso in campo, domenica a Cagliari, ha illuminato con le sue giocate, ma quella potrebbe essere stata l’ultima apparizione con la maglia della Roma. L’entourage del giocatore ha smentito tutte le notizie riguardanti un accordo tra il numero 21 e l'Al-Qadsiah. Ieri sera, l’argentino ha trascorso la serata in un noto locale romano con il connazionale Matias Soulé, che involontariamente potrebbe aver spianato la strada alla sua uscita dalla Capitale. Chissà che, durante la cena, il nuovo arrivato non abbia cercato di convincere Paulo a restare a Roma. Visto che il suo sogno è quello di giocare con l’amico fraterno. Oltre a Soulé, in sostegno della Joya è arrivata anche la madre, perché ormai è chiaro che un trasferimento in Arabia stravolgerebbe la vita della sua famiglia e di Oriana. Per questo motivo, Dybala vorrebbe avere il consenso di tutti prima di comunicare la propria decisione, che dovrebbe arrivare nelle prossime ore. Così sperano i giallorossi, poiché dalla sua scelta dipendono molte delle strategie di mercato della Roma. Ghisolfi, nel frattempo, si è mosso per rafforzare il reparto difensivo, avvicinando alla Capitale sia Thiago Djalo che Lorenz Assignon. Djalo, classe 2000, della Juventus ed ex Lille, ormai fuori rosa a Torino, dovrebbe arrivare in prestito con diritto di riscatto fissato a circa 7 milioni. Il giocatore rispecchia gli ideali di De Rossi: grande fisico, rapidità e ottima tecnica. Infatti, prima del passaggio alla Juventus, era considerato uno dei migliori difensori under 25 per percentuale di passaggi riusciti e passaggi in avanti completati, caratteristiche che sono mancate ai giallorossi contro il Cagliari. Ad attenderlo nella Capitale ci sarebbe il suo ex compagno Celik. Invece Lorenz Assignon ha già salutato gli ormai ex compagni del Rennes, poiché la trattativa che dovrebbe portarlo a Roma è in dirittura d'arrivo. La formula concordata tra le due società è quella del prestito con obbligo di riscatto; resta solo da stabilire la cifra: 2 milioni più 8 oppure 1 milione più 9. Nel frattempo, è sfumato uno degli obiettivi di mercato di Ghisolfi, Bellanova, che è ufficialmente un nuovo giocatore dell’Atalanta per una cifra di 20 milioni di euro. Per quanto riguarda il mercato in uscita, oltre alla Joya, oggi c’è stato un timido sondaggio della Fiorentina per Chris Smalling, ma la trattativa sembra complicata a causa dell’alto ingaggio del difensore inglese

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I diversi pareri su Dybala

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Nella giornata odierna, diversi volti noti hanno espresso il loro parere sulla situazione tra la Roma e Paulo Dybala. Uno dei primi a parlare è stato Giuseppe Giannini, che oggi ha compiuto 60 anni ed è stato omaggiato dalla società giallorossa sui propri profili social: “Dybala io lo terrei sempre. Domenica c’è stata una sola palla gol, e l’ha creata lui. Poi ci sono altre dinamiche in una società e vanno rispettate, ma con Soulé e Pellegrini sarebbe meraviglioso”. Successivamente, è intervenuto Beppe Iachini, allenatore della Joya ai tempi del Palermo, intercettato da Calciomercato.it: “È il miglior giocatore della Serie A. La Roma sa cosa andrebbe a perdere. Sarebbe un peccato per tutti i tifosi. Soulé e Dybala insieme possono coesistere, secondo me, anche se non conosco le dinamiche tecniche di De Rossi”. Infine, è stato il turno di Antonio Cassano, che ha criticato senza mezzi termini il talento argentino: “È un sopravvalutato; con uno starnuto sta fermo 15 partite. A Roma puoi piangere se va via Totti, non se va via Dybala. Soulé è molto più forte di lui. La stampa lo gonfia”.

Federico Roscioli