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Tiago Djaló, dalla Guinea all’incrocio con Fonseca e Leao: ecco chi è

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Il centrale bianconero non ha mai esordito con la nazionale maggiore portoghese, dove fin dalle giovanili viene considerato l'erede di Pepe, e ora sta spingendo per venire a Roma e riprendere in mano la sua carriera
Redazione

Il nome caldo per la nuova difesa giallorossa è proprio quello di Tiago Djaló e Ghisolfi sta trattando in queste ore con i bianconeri per portarlo nella Capitale - si parla di un prestito con diritto di riscatto fissato a 7 milioni. Il centrale portoghese è stato escluso dal progetto tecnico di Thiago Motta e la Juventus ha aperto al prestito dopo la chiusura dell'affare per Kalulu. La Roma ha bisogno di un nuovo difensore dopo la partenza di Kumbulla e l'ex Lille sembra essere il nome adatto per le idee di Daniele De Rossi: gran fisico (190cm per 85kg), rapidità e ottimi piedi sono tutte caratteristiche che servono al reparto giallorosso. Anche nella prima di campionato contro il Cagliari ci sono state diverse situazioni in cui la Roma ha sbagliato passaggi elementari nella costruzione dal basso e il portoghese potrebbe rappresentare un'ottima soluzione in una ipotetica difesa a 3 in fase di possesso o come titolare a 4. Può essere schierato sia a destra che a sinistra dato che sa giocare con entrambi i piedi e lo ha dimostrato al Lille, dove a volte è stato utilizzato anche da terzino sinistro. Nell'ultima stagione disputata in Francia (2022-23) prima del passaggio alla Juventus, è stato il miglior difensore Under 25 nei maggiori 5 campionati europei per percentuale di passaggi riusciti (94,6%) e percentuale di passaggi in avanti riusciti (90,4%).

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Le origini africane, l'incrocio con Leao e lo scudetto vinto con Celik e Renato Sanches

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Tiago nasce ad Amadora (Lisbona) da genitori guineani il 9 aprile del 2000 e cresce calcisticamente nelle giovanili dello Sporting, senza però mai esordire con la prima squadra. Il 31 gennaio del 2019, a 18 anni, passa sorprendentemente al Milan per una cifra vicina al milione di euro, ma anche qui non debutta mai (salvo qualche minuto in un'amichevole estiva contro il Novara). Ad agosto, invece, viene spedito a Lille come contropartita tecnica all'interno dell'affare che porta Leao al Milan (in quel momento viene valutato dai rossoneri poco più di 4 milioni di euro). Ed è proprio in Francia che inizia a sbocciare: nella prima stagione al Lille - interrotta dal Covid - colleziona 14 presenze fra Ligue 1 e Champions League, lasciando intravedere il suo talento anche su palcoscenici che non aveva mai calcato prima. Nella stagione successiva (2020-21) va ancora meglio: trionfa nelle giornate finali insieme a Celik e Renato Sanches vincendo il campionato francese contro il Paris Saint Germain di Mbappé, Neymar e Di Maria. Da quel momento, il suo nome inizia ad essere sul taccuino di diversi direttori sportivi europei e dopo una grande stagione - conclusa anzitempo a causa di un brutto infortunio al legamento crociato in una trasferta contro i Lens - è la Juventus ad acquistarlo per 5 milioni di euro a gennaio 2024, anticipando la concorrenza dell'Inter. Paulo Fonseca, allenatore del Lille dal 2022 al 2024, ha sempre ammirato la professionalità del ragazzo, oltre ovviamente alle qualità tecniche, e ha più volte ribadito che "E' difficile trovare in giro un difensore centrale veloce come Tiago". A Torino, però, fin dal suo arrivo lo scorso inverno, non ha mai davvero trovato spazio (il contachilometri segna solo 16 minuti in 6 mesi) e ora sta spingendo per venire a Roma e riprendere in mano la sua carriera. Djaló non ha ancora esordito con la nazionale maggiore portoghese, dove fin dalle giovanili viene considerato l'erede di Pepe, e sotto la guida di Daniele De Rossi vorrebbe tornare ad essere decisivo, magari all'interno di un sistema di gioco che può senza dubbio esaltarlo.

Federico Liuti