In casa Roma doveva essere il giorno della presentazione di Mkhitaryan. Lo è stato, sì, ma la presenza al suo fianco del d.s. Gianluca Petrachi l'ha trasformata di fatto in una conferenza di fine mercato nella quale l'ex Torino ha raccontato la sua rivoluzione: "Ne avevamo bisogno per creare un gruppo tosto e più unito. Ora Fonseca vada avanti per la propria strada, con una vittoria anche i calciatori si convinceranno della sua proposta di calcio. Magari serve un po' di fortuna, che non guasta mai".
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Petrachi con Mkhitaryan racconta la sua Roma: “Non siamo la succursale di nessuno”. Batosta Under
L'ex Arsenal presentato oggi, poi il suo primo allenamento: "I giallorossi non sono un passo indietro". Il turco fuori cinque settimane, Spinazzola vicino al rientro
DIKTAT - Ai tifosi è piaciuta la forza con la quale il direttore sportivo ha trattato con le big del campionato: "Sono contento di aver mantenuto la mia promessa iniziale - ha detto Petrachi -. Non siamo la succursale di nessuno e i vari Paratici, Marotta, hanno capito che non possono venire qui a dettar legge". Poi sugli ultimi acquisti di Mkhitaryan, Smalling e Kalinic: "Sono prestiti e credo siano state delle operazioni furbe, poi a fine stagione vedremo se avremo la forza di trattenerli". I veri colpi però sono stati i rinnovi: "Ho sempre sperato di tenere Dzeko: gli ho spiegato che forse lui per l'Inter non era così importante, mentre per noi sarebbe stato un punto di riferimento. Abbiamo anche prolungato i contratti di Zaniolo e Under, che per molti eravamo costretti a vedere...". Poi sul ruolo di Franco Baldini: "Non ha intralciato il mio lavoro, è stato al suo posto. Anzi, che tra Mkhitaryan e l'Arsenal me l'ha segnalato lui un mese fa".
MIKI - Accanto a Petrachi c'era Mkhitaryan, che ha chiarito i suoi obiettivi: "La pressione non la sento, ci sono abituato perché nelle grandi squadre hai sempre gli occhi addosso. La Roma non è un passo indietro nella mia carriera: sono in un grande club e un campionato dove si gioca un grande calcio". Dopo le prime parole davanti alla stampa, prima seduta di allenamento agli ordini di Fonseca: al pari degli altri nazionali rientrati (Florenzi, Pellegrini e Dzeko) ha svolto un lavoro di scarico, mentre Spinazzola ha lavorato con il resto del gruppo e si avvicina alla convocazione per la partita col Sassuolo. Dell'armeno ha parlato anche Lucescu, che l'ha allenato ai tempi dello Shakhtar Donetsk: "È uno dei giocatori che amo di più, sarà presto titolare".
UNDER - Brutte notizie invece sul fronte Under: il turco si è sottoposto ad altri esami che hanno confermato la lesione al bicipite femorale. Chiariti i tempi di recupero: starà fuori cinque settimane, quindi più del mese previsto subito dopo l'infortunio. Fonseca alle spalle di Dzeko dovrebbe scegliere Zaniolo a sinistra con Pellegrini trequartista (e l'esordio di Veretout in mediana) e il neo arrivato Mkhitaryan a sinistra.
Oltreoceano De Rossi continua ad attirare l'attenzione di tifosi e media: la spesa al supermercato è stato un gesto apprezzato perché segno di umiltà, visto che in Argentina i calciatori sono soliti mandare altre persone al posto loro. Inchiesta de "La Gazzetta dello Sport": la Roma ha il terzo monte ingaggi della Serie A.
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