I Friedkin comprano l’Everton: “Ma faremo grande anche la Roma”. Reintegrato Zalewski

Continuano a essere giorni importantissimi per la Roma e per il suo futuro, non solo in campo dopo la bella vittoria di ieri contro l'Udinese che ha messo in mostra Dovbyk, Dybala, Angelino e non solo, in pienissima contestazione dentro e fuori lo stadio. Già domenica all'ora di pranzo erano arrivate le dimissioni di Lina Souloukou: tra le motivazioni il clima di tensione in cui si era ritrovata, ma anche perché la distanza con i Friedkin era ormai netta così come alcune incongruenze riscontrate dalla proprietà rispetto a quanto raccontato nei mesi scorsi dall'ormai ex Ceo, individuata come colpevole di questo caos. Inoltre al presidente non erano piaciute le gestioni dei casi Dybala e Zalewski: galeotta anche una riunione indetta dalla dirigente con una rappresentanza della squadra, escludendo però i senatori e big più vicini a De Rossi. Oggi però è stata un'altra giornata che in un modo o nell'altro segna il futuro della Roma almeno a breve termine: la famiglia Friedkin ha infatti ufficialmente acquisito (manca solo l'ok definitivo dei vari organi di controllo inglesi) le quote di maggioranza dell'Everton.

I Friedkin chiariscono: "La sinergia con l'Everton farà bene alla Roma. E De Rossi magari un giorno tornerà"

Nel pomeriggio è arrivato il comunicato ufficiale da parte del club di Liverpool, che poteva far presagire a un passo indietro degli imprenditori texani sulla società giallorossa. Scenario puntualmente smentito in maniera categorica da una nota proprio dei Friedkin sul sito della Roma: "L'eventuale acquisizione dell’Everton non modifica in alcun modo il nostro impegno verso la Roma. Al contrario, la sinergia tra i club potrà portare solo vantaggi alla Roma, che rimane al centro delle nostre ambizioni calcistiche". Il comunicato è poi tornato anche sull'allontanamento di Daniele De Rossi:"Siamo convinti che avrà una carriera di successo come tecnico e magari un giorno tornerà alla Roma. Separarsi da lui è stata una decisione difficilissima, ma l’abbiamo presa con la convinzione che sia la strada giusta per puntare ai trofei in questa stagione". Insomma, i Friedkin rimarranno saldamente al timone di entrambe le società, anche grazie alle norme dell'Uefa sulla multiproprietà, a parto che la loro "influenza" non diventi "decisiva". A questo punto Dan e Ryan dovranno cercare anche un nuovo Ceo: tra le ipotesi Boniek, Boban, oppure due ritorni, o ancora una soluzione interna come Maurizio Lombardo o l'avvocato Vitali. Inoltre, anche la posizione del ds Florent Ghisolfi non è più così salda e il suo futuro resta incerto.

Tornando direttamente al campo, invece, a Trigoria si è tornata subito ad allenare la squadra di Ivan Juric in vista dell'esordio in Europa League di giovedì sera. La notizia è soprattutto il rientro in gruppo totale di Nicola Zalewski, che ha svolto l'intera seduta con i compagni ed è quindi da considerarsi reintegrato. Per Le Fée invece allenamento solo parziale con la squadra: il rientro sarà graduale. Il tecnico croato ha battuto sul tasto dell'intensità e dell'aggressività:"Quando siamo stanchi andiamo, non caliamo il ritmo. Quando arriva la stanchezza continuiamo ad andare, la portiamo oltre", ha urlato ai suoi giocatori. Secondo alcuni retroscena, invece, lo stesso Juric - insieme ad Allegri - era stato contattato già il giorno prima dell'esonero di De Rossi. In ogni caso l'allontanamento di DDR continua a lasciare perplessi e anzi a far arrabbiare e non poco ex allenatori e tifosi giallorossi come Claudio Ranieri e la leggenda del tennis Adriano Panatta. Intanto grande emozione per Leadro Paredes, che oggi insieme alla moglie ha annunciato di aspettare il terzo figlio. Infine le parole di Abraham sul derby di Milano vinto ieri: "Ho giocato tanti grandi derby, ma niente è stato come quello di questa sera".