Alla fine è tutta una questione di sogni. A Londra l'Italia li può quasi toccare con il dito tanto sono vicini, a Trigoria, quasi 1800 chilometri più a sud, c'è stato solo il tempo per iniziare a costruirli. Gli azzurri di Mancini (e ci sono anche i giallorossi Cristante, Florenzi più Spinazzola che è andato in aereo con la squadra come promesso) domani si giocano la storica finale degli Europei contro l'Inghilterra di Harry Kane e Sterling. Una nazionale tanto cara a José Mourinho, che però l'inglese l'ha messo in un cassetto e ha rispolverato un ottimo italiano con cui ha iniziato a dirigere gli allenamenti. Partecipa alle esercitazioni, si coccola Zaniolo, parla con Dzeko e Pellegrini e segue il lavoro atletico fatto da Stefano Rapetti. Poi si unirà Carwyn Sharp, lo specialista anti-infortuni scelto dai Friedkin con un passato alla Nasa e uno anche da preparatore e analista della performance di atleti olimpici e paralimpici statunitensi. Domani giornata di riposo, si riparte lunedì con una doppia seduta.
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A Trigoria si lavora, a Wembley si sogna. Per il mercato 50 milioni, Pedro addio
Rui Patricio vicino, Pjanic si offre ma a cifre inarrivabili. Tra Dzeko e lo Special One sorrisi in allenamento
Mercato, budget di 50 milioni. Pedro all'addio, frenata Diego Carlos
Terminato l'Europeo il mercato entrerà nel vivo. La società sembra intenzionata a mettere sul piatto circa 50-60 milioni di euro di budget, senza considerare eventuali cessioni o sconti sugli stipendi. Rui Patricio resta vicino, mentre un rispamio importante arriverà grazie all'addio di Pedro: inserito in lista B, piace in Spagna, Qatar ed Mls. Dovrà essere lui a decidere dove continuare (e probabilmente chiudere) la carriera. Per la difesa piace Diego Carlos del Siviglia ma l'agente frena: "Sì, lo vuole Mourinho ma rinnoverà il contratto". Sondati Vestergaard e Hinteregger mentre Pjanic si è offerto ma a cifre impossibili per il club giallorosso: dieci milioni di bonus alla firma più ingaggio da sei a stagione. Cengiz Under è tornato a parlare della Roma dopo il trasferimento in Francia al Marsiglia: "I giallorossi sono stati un trampolino, lì ho imparato molto a livello tattico".
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