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La Repubblica

Mourinho va in hotel. Pannelli a Trigoria per blindare il ritiro

Getty Images

C' anche il maxischermo fatto installare dal tecnico sul campo principale, con il mister che ogni tanto ferma i giocatori durante gli esercizi tecnici per fargli rivedere i frame degli errori commessi

Redazione

Non ha perso tempo, José Mourinho, e appena terminati i cinque giorni di quarantena, trascorsi chiuso dentro Trigoria, il tecnico si è trasferito in un albergo del centro, scrive Francesca Ferrazza su La Repubblica. Nel cuore di Roma, dietro il Mausoleo d’Augusto, il portoghese ha trovato il suo buen ritiro di privacy e relax. Il lussuoso hotel a cinque stelle in via Monte d’Oro, è diventata la location temporanea di Mou, in attesa di definire l’abitazione — sempre in centro — in cui trasferirsi in maniera definitiva insieme alla moglie. Intanto la preparazione precampionato è partita senza sconti per nessuno, con subito una doppia seduta di lavoro (ieri e oggi). Dopo tre sessioni di allenamento, si comincia un po’ ad intravedere la prima Roma dello Special One. Evidente la prima vera novità portata da Mou: il maxischermo fatto installare da José sul campo principale, con il mister che ogni tanto ferma i giocatori durante gli esercizi tecnici per fargli rivedere i frame degli errori commessi in alcune gare della scorsa stagione, oppure durante le partitelle, oppure per spiegare qualche esercizio che i ragazzi dovranno poi svolgere sul campo.

Mourinho tiene molto alla privacy, e i suoi allenamenti, soprattutto quando poi comincerà la stagione ufficiale, saranno blindatissimi, isolati anche dagli occhi indiscreti dei ragazzi delle giovanili. Per questo intorno al campo principale sono alzati dei pannelli giganti, con sopra una frase motivazionale — come altre sono state messe in palestra e nei corridoi — voluta da Mou e Tiago Pinto. «Per la maglia, per la gente, per la Roma». Un modo per dare un’idea di gruppo, di unione e forza, con il tecnico portoghese che porta i palloni, spiega singolarmente avvicinandosi ad ogni giocatore, controlla e segue tutto in maniera maniacale.