Roma-Mourinho, terapia di coppa: José punta al trofeo nazionale

Mourinho ha criticato la Coppa Italia dopo aver superato gli ottavi etichettandola come un torneo che non protegge i più piccoli e che non regala sogni a squadre più deboli: «Il Torino vince sul campo dei Campioni d’Italia e deve giocare il prossimo turno fuori casa perché l’anno scorso la Fiorentina è finita settima e loro decimi». Parole pronunciate dopo l'ottavo contro il Genoa e quindi prima che la Cremonese battesse, a sorpresa, il Napoli. Un’eliminazione che regala alla Roma la concreta possibilità di arrivare in finale e magari alzare il secondo trofeo in due anni. Il cammino, scrive Gianluca Lengua su Il Messaggero, prevede ai quarti la squadra di Ballardini e in semifinale la vincente tra Fiorentina e Torino. In un attimo le prospettive sono cambiate e la febbre da Coppa Italia ha contagiato l'ambiente.

José è l’allenatore che ha portato alla Roma un trofeo internazionale dopo 14 anni di astinenza ed è lo specialista a mettere coppe in bacheca. In carriera ne ha vinte 18 su 26 titoli totali, è l’unico al mondo ad aver alzato Champions League (2), Europa League (2) e Conference (1). Insomma, il suo rapporto con le competizioni da dentro o fuori lascia ben sperare i romanisti perché José dà il meglio nella partita secca.

Intanto, Tiago Pinto si trova a Milano dove sta partecipando ad una serie di incontri per chiudere le cessioni di Shomurodov e Karsdorp. L'uzbeko interessa al Lille che sarebbe disposto a spendere 13 milioni per regalarlo a Fonseca. Su di lui c'è anche il Torino. Vicino all’addio Karsdorp, piace al Lione che da poco ha cambiato proprietà. Sul tavolo delle trattative anche il riscatto di Kluivert: l'opzione concordata per l'acquisto è di 15 milioni, ma il Valencia ne ha offerti 6: «Credo che abbia tutte le carte in regola per giocare ai massimi livelli», ha detto Gattuso.