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Wijnaldum: “Sarò il centrocampista perfetto per la Roma. Un sogno essere allenato da Mou”

Wijnaldum: “Sarò il centrocampista perfetto per la Roma. Un sogno essere allenato da Mou” - immagine 1
Il centrocampista giallorosso aggiunge: "Mentalmente sono pronto, ma non so se potrò giocare già domenica"

Redazione

Georginio Wijnaldum si presenta in conferenza stampa alle 14. Il centrocampista olandese, dopo il caloroso benvenuto a Ciampino e l'esordio in maglia giallorossa davanti ai suoi nuovi tifosi all'Olimpico nell'amichevole Roma-Shakhtar, risponde alle domande dei giornalisti nella sala stampa di Trigoria.

TIAGO PINTO IN CONFERENZA STAMPA

"Penso che al contrario di quanto ho detto nelle altre conferenze stampa, questa è stata una trattativa molto lunga, ma ha dimostrato una cosa che dico sempre e che voglio ripetere: sia noi che Gini avevamo grande voglia di lavorare insieme qui a Roma. Questo è un po' il denominatore che caratterizza questo mercato estivo. Tutti i giocatori hanno dimostrato di avere grande voglia di venire qua. Se un giocatore del suo livello, capitano della nazionale olandese, fa tanti sforzi per venire alla Roma vuol dire che il nostro progetto ha guadagnato credibilità. Sono stanco, ma felice di averlo portato qua. Lui deve essere tranquillo, allenarsi, mettersi al servizio del mister e aiutare la squadra. Poi rispondere alle vostre domande che magari sarà più difficile (ride, ndr)".

Wijnaldum: “Sarò il centrocampista perfetto per la Roma. Un sogno essere allenato da Mou”- immagine 2

WIJNALDUM IN CONFERENZA STAMPA

Benvenuto a Roma. Come stai fisicamente? "Non ho fatto la preparazione fisica estiva abituale. La stagione scorsa ho giocato meno di quanto avrei voluto, ma non vuol dire che non ho lavorato. Ho lavorato duro con il PSG e ho anche fatto una lavoror a parte. Mentalmente sono pronto e preparato. Poi dobbiamo vedere come evolveranno le cose durante la settimana. Vedremo quali saranno i miei tempi. Non so se potrò giocare già domenica, bisogna sentire il parere dei medici e anche quello del mister".

Klopp ti ha definito il centrocampista perfetto? "È difficile definire il centrocampista perfetto. Probabilmente per il Liverpool lo ero, per un'altra squadra magari no perché hanno un altro tipo di gioco. Certo che se lo dice un allenatore come Klopp la cosa mi ha lusingato. Cercherò di essere il centrocampista perfetto per la Roma".

La Serie A non le sembra un campionato di seconda fascia? Cosa ti ha convinto ad accettare la Roma? "Ho parlato con Salah e Strootman e mi hanno parlato della città in termini entusiastici. Ho parlato con Hakimi che ha giocato all'Inter e mi ha parlato molto bene e mi ha convinto. Ho giocato col Liverpool contro la Roma e l'atmosfera era fantastica. Quello che conoscevo di questo club è che si sarebbe giocato in uno stadio con dei tifosi fanstastici. Mi sono sentito apprezzato e voluto e questo ha portato alla mia decisione, l'impegno profuso dal gm Tiago Pinto. È difficile per me dire se la Serie A sia di seconda fascia, perché non ci ho mai giocato. Ho giocato in diversi campionati e il più competitivo mi sembra la Premier League. Prima di esprimere un giudizio sulla Serie A devo giocarla".

Quale caratteristica pensi che possa essere più utile per la Roma? "Prima di tutto sono arrivato in una squadra con ottimi giocatori. Da come intende giocare la Roma le mie caratteristiche ben si addicono con i centrocampisti che devono fare le due fasi, cosa che sono abituato a fare, ma che necessita una condizione fisica ottimale. Il tipo di calcio che intende fare la Roma si addice alle mie caratteristiche e viceversa. Spero che il nostro possa essere un matrimonio perfetto".

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Sarà una stagione particolare a causa del Mondiale. Avete già parlato con Mourinho riguardo a come preparare questa stagione per partire forte ed essere subito competitivi prima della sosta? Quanto sono state importanti le chiamate del mister per convincerti a venire alla Roma? "Ritengo che sia sempre importante partire bene. Ci saranno delle difficoltà, si giocherà bene o meno bene. Partire bene è importante ma ancora di più lo è la regolarità e crescere durante la stagione. Questa stagione sarà più difficile progredire come squadra, per via del mondiale, ma non è impossibile. Mi sono sentito con il mister quando le trattative erano in una fase avanzata, quindi non mi ha dovuto convincere o insistere per venire. Mi ha ringraziato per l'interesse che ho mostrato e poi quando sono venuto qui abbiamo parlato di calcio. La bacheca di Mourinho parla da sola, qualsiasi giocatore vorrebbe lavorare con lui, me compreso. Quando gli ho parlato mi ha fatto scattare la voglia di venire qua".

Come sono stai questi primi giorni con i tuoi nuovi compagni? "Sensazioni ottime. E' stata una serata davvero speciale. Sapevo perché ci avevo giocato in Champions, ma questo benvenuto mi ha lasciato sbalordito, perchè tendo ad essere una persona timida. Quello che questi tifosi sono in grado di fare. Il giorno in cui sono arrivato in hotel ho raggiunto la squadra che era a cena in un ristorante e anche loro hanno dimostrato di essere contenti di essere arrivato. Gli ho fatto una sorpresa e tutti sono stati cordiali con me. Ho delle sensazioni davvero molto buone".