Tutto pronto o quasi per Roma-Napoli di domenica sera all'Olimpico. Dopo Karsdorp un'altra buona notizia sul fronte recuperi in casa giallorossa. Marash Kumbulla è tornato ad allenarsi a Trigoria. L'albanese è rientrato dopo essere rimasto lontano dal campo nei giorni scorsi a causa di un affaticamento muscolare. Non partirà dall'inizio domenica contro il Napoli, ma sarà quasi certamente convocato e rappresenterà una valida alternativa in caso di emergenza di uno dei tre centrali. Nella mattina odierna, il anche la squadra di Spalletti è tornata ad allenarsi all'SSCN Konami Training Center per preparare al meglio la trasferta. Anche il tecnico partenopeo può tornare a sorridere: Zambo Anguissa ha svolto parte dell'allenamento in gruppo. Il camerunense ha svolto poi il solito allenamento personalizzato in campo. Rrahmani e Sirigu invece hanno proseguito le terapie per smaltire rispettivamente uno stiramento e un affaticamento muscolare.
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Roma-Napoli: recuperano Kumbulla e Anguissa. El Shaarawy: “Roma è una famiglia”
Roma, alza il muro
—Riuscirà il muro difensivo della Roma ad arginare la straripante esuberanza dell’attacco partenopeo che sinora, tra campionato e coppe, ha segnato la bellezza di 42 reti in 14 partite mandando in gol 15 calciatori diversi. La formazione dello Special One può vantare numeri difensivi migliori rispetti a quella di Spalletti nonostante i gol subiti fin qui in campionato sono gli stessi. I due difensori centrali più utilizzati da Mourinho in questo avvio di campionato, ovvero Ibanez (1215 minuti) e Smalling (1186), guidano la classifica dei calciatori con il maggior numero di palloni intercettati da inizio stagione. Il tecnico giallorosso inoltre potrà usufruire anche di un talento come quello di Zalewski, che oggi però è stato beffato. Il premio più ambito, il Golden Boy, è stato assegnato a Gavi, talento classe 2004 del Barcellona, già vincitore del premio Kopa di France Football qualche giorno fa.
El Shaarawy: "Roma è la mia rinascita"
—Oggi l'esterno giallorosso, Stephan El Shaarawy, si è raccontato in una lunga intervista. "Per me Roma è stata una sorta di rinascita, anche perché non venivo da un periodo facilissimo con l’esperienza al Monaco. Mi hanno accolto come una grande famiglia. Ho fatto gol all’esordio e sono stato avvolto da un affetto incredibile, che ho sentito soprattutto quando me ne sono andato". Continua poi il calciatore sul rapporto che aveva stretto con De Rossi e Totti: "Daniele è un vero leader, un condottiero, un gladiatore. Lui e Francesco sono due bandiere che hanno fatto la storia di questa società. Daniele è sempre stato un punto di riferimento, era uno che trascinava la squadra, diceva sempre le cose giuste, sapeva come caricarti. Francesco è un leader più silenzioso".
Martina Stella
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