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Di Francesco e il cubo di Rubik Roma: se il tecnico diventa capro espiatorio

Valerio Salviani

Le alternative a Strootman non mancano. La Roma continua ad avere una rosa lunga e due giovani italiani come Pellegrini e Cristante possono trovare più spazio per esprimersi in tutto il potenziale. La partita di ieri non è stata però il modo migliore di mettersi in mostra. Anzi, al confronto con i dirimpettai Pessina e Valzania (due esordienti in Serie A), non hanno fatto una grande figura. Solo 32 passaggi effettuati in 2, contro i 72 di De Rossi, o i 35 di Strootman nell’esordio con il Torino. Nessun tackle vinto contro i 4 del solo Valzania. Un solo tiro effettuato (da Pellegrini) in due. Impalpabili in fase difensiva e in fase offensiva, non certo per colpa di Di Francesco. Errore di formazione? Le alternative erano Pastoreda mezzala e non da esterno, che nella prima giornata era stato il peggiore in campo, Coric e Zaniolo, due giovani su cui la Roma punta tanto, ma per il futuro.

 LaPresse

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