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Mancini: “Roma è la squadra della città”. Via libera agli allenamenti collettivi dal 18 maggio

LaPresse

I giallorossi si aggiudicano il derby solidarietà. Nainggolan: “Sono dovuto andare via per cose fatte a mia insaputa”. Kean inorridisce l'Everton. Thauvin resta in Francia

Saverio Grasselli

"Per consentire una graduale ripresa delle attività sportive individuali, saranno consentite dal 4 maggio le sessioni di allenamento degli atleti ma nel rispetto delle norme di distanziamento sociale, a porte chiuse, senza alcun assembramento”. La conferenza stampa di Antonio Conte ha chiarito i punti per la ripresa dell'attività sportiva durante la Fase 2 del coronavirus. Ci sarà da attendere il 18 maggio, come spiegato nel nuovo Dpcm, per la ripresa degli allenamenti collettivi e di squadra. In attesa che il motore del calcio riparta, i tifosi giallorossi oggi si sono potuti consolare riassaporando il clima derby, nella sua speciale versione virtuale. La stracittadina “giocata”, a suon di donazioni contro il coronavirus, ha visto i tifosi della Roma superare per 3-1 quelli della Lazio. Né vincitori né vinti: il vero trofeo è stata la solidarietà, con un totale di 21.052 euro raccolti per il Politecnico di Tor Vergata. Ad intervenire durante l’iniziativa Gianluca Mancini, per ribadire le gerarchie nella capitale: “Scudetto alla Lazio? Pensiamo a noi, è Roma la squadra della città”. Del risultato ottenuto sarà contento anche Radja Nainggolan, oggi ospite nella diretta Instagram di Damiano Coccia, detto “Er Faina”. Il Ninja ha voluto ricordare i tempi andati, svelando agli spettatori il suo desiderio nascosto: “Tornerei alla Roma, se ci fossero i presupposti, perché ho passato anni bellissimi. Mi manca tutto, anche se sono dovuto andare via per cose fatte a mia insaputa”. Retroscena curiosi, come quelli che ha voluto raccontare Daniel Pablo Osvaldo a TNT Sports: “A Roma, in un bar, stavano per uccidermi. Ho chiesto aiuto a Totti e De Rossi”.

MERCATO – Mentre, costretti sul divano di casa, un’altra domenica scorre senza telecronache alla tv, il mondo del mercato continua a girare tra colpi di scena e dietro-front. Lo scoop di giornata arriva direttamente dall’Everton: Moise Kean, obiettivo di Petrachi per il ruolo di vice-Dzeko, ha organizzato un party nel suo appartamento, violando le norme restrittive inglesi per arginare il coronavirus e scatenando l’ira della società: “Siamo inorriditi dal suo comportamento”. In Francia, nel frattempo, Thauvin chiude le porte alla Roma, che lo aveva messo nel mirino per la prossima finestra di trattative: “Rimango al Marsiglia. Qui sto bene”. Dalla Spagna si riapre la pista JuniorFirpo: la società è intenzionata a portare a Roma il terzino sinistro del Barcellona attraverso la formula del prestito. Il cartellino del giocatore infatti si aggira intorno ai 25 milioni, troppi per le casse del club. Dall’Argentina Hugo Perotti, padre dell’esterno giallorosso, parla invece del futuro del figlio: “Chi lo sa, magari si presentano i cinesi con 100 milioni per Diego”. In Germania, infine, il destino di Mario Goetze è sempre più in bilico: "E' chiaro che presto dovremo avere dei colloqui con lui sul futuro”ha dichiarato Hans-Joachim Watzke, ceo del BorussiaDortmund.

ALTRO - Dal mercato alla ripresa, passando per l'approvazione del protocollo della Commissione medico-scientifica. I tre nodi da sbrogliare riguardano la reperibilità dei tamponi, la loro analisi e le responsabilità in caso di contagio. Nel merito, si stanno studiando i modi per far sì che per ogni tampone fatto ne vengano lasciati 5 ai cittadini: il Campus BioMedico ha trovato già un accordo con la Roma tramite il ceo giallorosso Guido Fienga, sottoponendolo all’attenzione della Federcalcio.