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RADIO PENSIERI, DOTTO: “Roma totalmente incapace di esser squadra, sempre più svuotata”

Redazione

 

CARLO ZAMPA:Dal punto di vista tecnico non cambia nulla, la Roma ha giocato male ma siamo comunque riusciti a vincere. È preoccupante quanto sentito dopo a fine gara da Florenzi: la Roma non ha più benzina. La squadra è sulle gambe, non corre e ha difficoltà enormi. Speriamo che tutto sia stato previsto dai preparatori e che dall’inizio del 2016 la squadra possa avere un po’ di brillantezza, altrimenti sarebbe preoccupante in vista del girone di ritorno. C’è bisogno di una forma fisica diversa rispetto a quanto visto”.

ROBERTO INFASCELLI:Quello che dice Florenzi nel post-gara va di pari passo con quanto detto da Garcia, è un dato di fatto oggettivo. Francamente io sono abbastanza allergico ai miracoli, in 5 giorni la Roma recupera la forma fisica? La risposta è no. La squadra non potrà iniziare a correre all’improvviso, secondo me questo problema rimarrà. Perché la Roma finisce sempre la benzina a dicembre? Son cambiati i giocatori ed i preparatori, eppure è un discorso che torna sempre a ciclo”.

UGO TRANI: “Vedendo le partite di ieri mi sembra che il campionato sia modesto. Ieri bisognava già prendere una decisione su Garcia, ma prendendo quattro rinforzi a gennaio questo campionato lo vinci a mani basse anche senza allenatore. Ieri la Roma è rientrato nel discorso scudetto con i gol di due romanisti: Florenzi e Candreva. C’è ancora tempo per esonerare Garcia, in questi giorni si può fare.  A me risulta che Spalletti sia stato contattato, non che lui si sia proposto. Se devo prendere un tecnico in corsa prendo solo lui, nessun altro. Gli abbracci? Per me sono finti, l’unica parte sana e spontanea ieri allo stadio sono stati i fischi dei tifosi. Io ho fischiato per la situazione grottesca e finta che abbiamo assistito ieri. È tutta una pagliacciata”

ALESSANDRO ANGELONI: “È inutile parlare della partita, perché ci porta alla realtà, a quello che abbiamo detto in questi giorni. È speculare a quella che abbiamo visto in Coppa Italia con lo Spezia. È fastidioso che i calciatori non prendano coscienza del momento. Io tutta quest’anima e tutto questo cuore non l’ho visto. È stato emozionante sentire quei tifosi intonare cori di nuovo allo stadio. Quell’abbraccio non lo so interpretare. La sensazione è stata bella, ma non so se fosse un saluto al tecnico oppure se un segno di vicinanza. Quell’abbraccio mi sembra come quello dato a Spalletti nella partita di Coppa Uefa contro il Basilea: i giocatori andarono ad abbracciare il tecnico, ma fu solo una cosa spontanea e quella squadra ripartì da lì e fece le dieci vittorie consecutive”

MASSIMO CECCHINI: “L’abbraccio della squadra a Garcia? I giocatori si sono resi conto del momento di difficoltà del loro allenatore e hanno deciso di esprimergli la loro vicinanza. Anche un allenatore bravo come Montella sta facendo fatica a dare un volto nuovo alla Sampdoria. Sarebbe sempre meglio cambiare allenatore a fine anno e mai in corsa. Se arrivasse un nuovo allenatore e ci fosse un impatto alla Montella nella Roma, sarebbe un disastro. Il gesto di Florenzi è stato spontaneo, non credo ci fossero significati nascosto o studiati in quell’abbraccio. La squadra non vorrebbe abbandonare questo allenatore e questa è una cosa di cui sono convinto”.

MAURIZIO CATALANI: "Per me otto anni di squalifica a Blatter e Platini sono anche pochi, considerando che staranno a casa a contare i soldi. Ieri parte dei Distinti cantava e incitava la Roma, certo che il colpo d'occhio rimane non consono a questa città, a questa squadra e a questo stadio. Sulla partita di ieri non si può dire niente di nuovo: squadra allo sbando contro un Genoa in piena crisi. La Roma ha vinto per caso, e ha rischiato di prendere anche gol. Uno dei punti deboli della Roma è la fascia destra, perchè Florenzi non riesce ad entrare nelle terminologie tecniche e tattiche del terzino. Ma non è colpa sua, se nasci tondo non puoi morire quadrato. Ma la squadra ancora non c'è, e questa squadra ha avvilito uno dei dieci centravanti più forti del mondo. Garcia è il miglior traghettatore di se stesso, le colpe sono soprattutto di chi gestisce la baracca. Ho l'impressione che ci sia nella società un'aria di smobilitazione".

LUCA VALDISERRI: “Panettone per Garcia? Spero di sì, non capirei altrimenti perché non l’abbiano mandato via prima di Roma-Genoa. Se hai un allenatore di cui non ti fidi più devi mandarlo via. In questa momento la Roma non ha né gioco, né gambe. Garcia l’unica cosa che può dare in questo momento è la compattezza del gruppo. Pallotta commetterebbe un altro errore se esonerasse Garcia: vorrebbe dire disintegrare quello che resta della società. Se Pallotta volesse dare il contentino ai tifosi, l’avrebbe dovuto dare dopo Roma-Spezia”

MASSIMILIANO MAGNI: "La retorica sul fischio che si sta leggendo in giro è irritante. Tutte cavolate, i tifosi non hanno fischiato il gol ma l’abbraccio a Garcia. Sempre bene i tre punti, specie vista la giornata, fanno bene ma bisogna vedere a che cosa. La Roma questa è, non so cosa potessimo aspettarci. Sarebbe crudele in questo momento chiedere di più, a patto che non si cerchino di spacciare lucciole per lanterne. Questo va bene ma non cominciamo a parlare di ‘luce intorno al tunnel’ e di ‘squadra che si è vista nuovamente".

CHIARA ZUCCHELLI: “Non mi sono particolarmente piaciuti i fischi dei tifosi per il gruppo che è andato ad abbracciare Garcia. Ieri la squadra ha dimostrato di essere un gruppo, questo è importante. Panettone per Garcia? Io dico no”

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