«Colpa mia, mi assumo ogni responsabilità se non ci siamo rinforzati». Tiago Pinto lo ammette: il mercato di gennaio, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero, ha chiaramente indebolito la Roma e in questo è in linea con Mourinho. Sono andati via Zaniolo, Viña e Shomurodov e sono arrivati Llorente e Solbakken. La questione Zaniolo, il gran rifiuto di andare in Premier, e i paletti del Fair Play finanziario, hanno complicato le cose e il futuro ha preso un'altra direzione, col serio rischio di perdersi per strada Mourinho. «Non sono soddisfatto. Ora confidiamo nel recupero di Wijnaldum. Non ci siamo rinforzati. Una causa è stata l'effetto Zaniolo, se fosse andato al Bournemouth lo avremmo potuto sostituire, magari con Ziyech, che non era l'unica opzione, ma il suo rifiuto ci ha messo in difficoltà. Non potevamo farlo prima per i paletti Uefa che abbiamo».
Il Messaggero
Parla Pinto: “Indeboliti? Colpa mia. Zaniolo ci ha condizionati”
È questo il problema per il tecnico, ambizioso e smanioso di arrivare presto a risultati prestigiosi. E questi passano dall'arrivo di grandi giocatori. «Non voglio nascondermi dietro il FFP, tra tre o quattro anni la Roma sarà più solida e avrà più potere sul mercato. Non c'è altro modo se non camminare su questo percorso. Se continuiamo come adesso, ottenendo anche risultati sportivi, si raggiunge questa strada. In questo momento questa strada è necessaria. Mourinho è il primo a saperlo. Il mercato vale per il venti per cento, ho fiducia nello staff e nell'allenatore per arrivare comunque a concludere bene la stagione».
Il timore, di tanta gente, è che senza qualificazione in Champions, Mourinho lascerà la Roma. «Non so se Mou abbia chiesto un incontro con la proprietà, so che ci parliamo spesso. Il rapporto tra noi non è conflittuale. Sia lui sia io quanto sia diverso andare in Champions o non andarci. Ci dispiace per la Coppa Italia, ma penso che stiamo facendo bene, non penso che serva ulteriore pressione per i calciatori».
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