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Olimpico pieno per rivedere la Roma di Dybala: Mou si affida all’uomo del futuro

Olimpico pieno per rivedere la Roma di Dybala: Mou si affida all’uomo del futuro - immagine 1
È da quel maledetto 9 ottobre che la tifoseria lo aspetta. Calendario alla mano, sono trascorsi 87 giorni. Un'eternità

Redazione

L'attesa è tutta per lui. Sì, va bene, torna a giocare la Roma dopo oltre 50 giorni di digiuno, l’Olimpico si riempie, ma gli occhi saranno fissi su Paulo Dybala. È da quel maledetto 9 ottobre che la tifoseria lo aspetta. Calendario alla mano, sono trascorsi 87 giorni. Un'eternità. E nemmeno averlo visto gioire in Qatar ha lenito la mancanza. Perché chi ha Paulo, scrive Il Messaggero, se lo vuole godere. Sempre e comunque. Bene o male il pensiero di Mourinho. Che rispetto agli appassionati, dovrà però farsi due calcoli. Dal ko con il Lecce, l'attaccante argentino ha giocato appena una quarantina di minuti, diluiti in tre apparizioni: una di 21 minuti contro il Torino (13 novembre) e due al Mondiale nei minuti finali dei match contro la Croazia (18) e la Francia (2). Se a questo si aggiunge che negli ultimi due anni solari Paulo ha saltato 45 partite (per un totale di 222 giorni, l'equivalente di 7 mesi e mezzo) le cautele sono d'obbligo. Anche perché è inutile girarci intorno: il recupero di Wijnaldum, previsto per la fine del mese, potrà regalare qualità e dinamismo alla mediana, il riscatto di Abraham qualche gol in più, la sapienza tattica di Pellegrini equilibrio ad una squadra che rischia di perderlo, gli strappi di Zaniolo quel pizzico d'imprevidibilità che serve, ma la stagione della Roma è legata alle giocate dell'argentino. Termometro anche dell'umore di Mourinho.

Lo Special vorrebbe di più, sul mercato e dalla squadra. Paulo ne è consapevole. E sa che la permanenza di Mou non è certa, anzi. A giugno il Portogallo potrebbe rifarsi vivo ma la nazionale sarebbe la conseguenza di un addio anticipato, non certo la causa. In ballo infatti ci sono le possibilità del clube il famoso terzo anno, quello che Mourinho, il giorno della sua presentazione alla Terrazza Caffarelli, si prefigurò così: «Come vedo la Roma tra tre anni? Festeggiando». Ben più di una Conference League, centrata al primo colpo, che rimarrà comunque nella storia. José intendeva lo scudetto che con questa rosa ritiene poco meno di un miraggio. Per questo motivo arrivare in Champions potrebbe rappresentare uno spartiacque importante. Per la Roma, per il tecnico, per la stessa conferma di Paulo (nel contratto c'è una clausola rescissoria che il club può annullare rimodulando l'ingaggio del calciatore anche se, come sempre, l'ultima parola spetta a Dybala) che a 30 anni ambisce chiaramente al palcoscenico europeo più importante. E anche per i Friedkin.

Perché la proprietà Usa continua a immettere soldi nel club (500 milioni dall'agosto del 2020 ai quali aggiungere 236 milioni per l'acquisto da Pallotta e l'esborso per l'Opa) ma intanto l'ultimo bilancio ha fatto registrare il rosso più alto della storia della Roma, una perdita consolidata al 30 giugno di 219,3 milioni, dopo il -204 del 2019-20 e il -185 del 2020-21. E benché in questi numeri il Covid l'abbia fatta da padrone, nella prossima stagione (anche se la legge attuale permette alla società di ripianare le perdite nei prossimi 4 esercizi) è previsto «un ulteriore significativo deterioramento .della situazione economica». Scenari che sommat agli stringenti paletti del Fair Play Finanziario Dybala da solo chiaramente non può risolvere. Ma i 50 milioni che garantirebbe la Champions, aspettando ulteriori passi sul nuovo stadio, sarebbero una prima, fondamentale, boccata d'ossigeno. L'altra probabilmente arriverà da una cessione che garantirà un minimo di liquidità. E forse qualche certezza in più per José, sempre più silenzioso. Il presente intanto si chiama Bologna. E Paulo vuole esserci. Dal suo ritorno, si sta allenando senza sosta e dopo il bagno d'amore in Argentina, domani vuole regalarsi quello all'Olimpico. Ha bisogno di contatto, di affetto, come testimonia la creazione di un gruppo su Instagram (Paulo Dybala Official Group) negli ultimi giorni del 2022 che in una settimana ha visto iscriversi quasi 125mila persone. Adesso è tempo di tornare a far sul serio. Del resto il quarto posto dista soltanto tre punti.