Il countwdown sta per finire, il campionato è pronto a tornare. Dopo la sosta per gli impegni delle nazionali, sabato pomeriggio la Roma scenderà sul campo della Dacia Arena per sfidare la nuova Udinese di Nicola in occasione della 13esima giornata di Serie A. La prima gara di un lungo tour de force per i giallorossi, una gara in cui mister Di Francesco dovrà fare i conti con i tanti calciatori che popolano l’infermeria di Trigoria.
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Schick pronto al rilancio: “Il gol in nazionale può aiutarmi”. Herrera si avvicina
A Trigoria la lista degli infortunati resta lunga: Manolas, Lorenzo Pellegrini, De Rossi, Perotti, Pastore e Marcano, senza dimenticare Kolarov. Capitolo stadio: Pallotta pronto a mettere sul piatto 90 milioni per prelevare le quote di Eurnova
INFERMERIA PIENA - Stamattina la squadra è tornata a lavorare al ‘Bernardini’, ma gli assenti in campo non erano certamente pochi. Oltre agli ultimi nazionali ancora fuori (tra cui Kolarov, ancora alle prese con un problema al piede che si era fratturato), la sosta ha lasciato in eredità una Roma ridotta ai minimi termini. La lista dei giallorossi che hanno svolto lavoro individuale è abbastanza lunga: Kostas Manolas, Lorenzo Pellegrini, Daniele De Rossi, Diego Perotti, Javier Pastore e Ivan Marcano. In attesa di scoprire di più sulle condizioni degli infortunati nel corso della conferenza stampa di Di Francesco (in programma venerdì alle 12.45), domani l’appuntamento con la nuova seduta di allenamento è fissato per le 10.45.
IL RILANCIO DI SCHICK - Sabato alla Dacia Arena potrebbe scendere in campo anche Patrik Schick, pronto al rilancio dopo il bel gol in pallonetto messo a segno ieri con la sua Repubblica Ceca. “Mi sono ritrovato da solo, poi ho avuto due pensieri in mente: o chiudo gli occhi e batto il portiere, oppure la risolvo tecnicamente - ha dichiarato il giallorosso - È stato uno dei gol più belli che abbia mai fatto”. Una rete messa a segno in una delle rare occasioni che ha avuto la sua nazionale: “Sono abituato nel club: hai spesso due opportunità e devi sfruttarle, è così. Le probabilità non sono alte e il mestiere di un attaccante è sempre il gol. Questa rete può aiutarmi molto”. Magari potrà aiutarlo anche a scendere in campo nella gara di Champions League che la Roma affronterà nella sua Repubblica Ceca contro il Viktoria Plzen, dove il settore ospiti è già andato sold out.
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LA ROMA CHE VERRA' - La Roma guarda al futuro col sorriso. Mentre Justin Kluivert entra nella top 5 del Golden Boy 2018, il premio internazionale di Tuttosport riservato al miglior Under 21 dell’anno, il club giallorosso si coccola Alessio Riccardi. Il vero predestinato del settore giovanile giallorosso è proprio lui, l’unico che da sempre viene ritenuto l’erede naturale di Francesco Totti. Monchi è convinto di avere un campioncino tra le mani e, dopo avergli fatto firmare il primo contratto da professionista, ora è deciso a blindarlo. Da qualche settimana il direttore sportivo giallorosso e l’agente Michelangelo Minieri hanno cominciato a buttare giù le basi del rinnovo.
MERCATO E STADIO - Nel frattempo Monchi è al lavoro anche sul mercato che verrà. Mentre Mazinho, padre e agente di Rafinha, ammette che suo figlio “potrebbe lasciare Barcellona a gennaio”, il ds pensa a giugno per Hector Herrera. Lo spagnolo ha desistito dall’idea di averlo a gennaio e avrebbe deciso di accelerare per portarlo a Roma in estate, proponendogli un contratto di quattro anni. L’affare si farebbe quindi da giugno in poi e a parametro zero. Capitolo stadio: James Pallotta sarebbe pronto a mettere sul piatto 90 milioni di euro per rilevare le quote di Eurnova del progetto dell’impianto di Tor di Valle.
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