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Roma, riparte il casting per l’allenatore: dal sogno Sarri alla scommessa De Zerbi. Ecco tutti i nomi

Redazione

Diventato famoso per essersi presentato in conferenza stampa con la maschera di Zorro, ma apprezzato sopratutto per i risultati ottenuti prima con lo Shakthar del dopo Lucescu dove ha vinto due campionati e valorizzato giocatori come Taison, Fred e Marlos. Votato a un calcio offensivo ma non eccessivamente spregiudicato, il portoghese che piace a Baldini adotta il 4-2-3-1e ha detto che gli “piacerebbe allenare in serie A”. Come detto sa valorizzare giocatori, soprattutto giovani, e ha un carattere istrionico. La sua gavetta è stata di alta e bassi. Dopo una serie di esperienze in serie minori, nel 2012 è ingaggiato dal Pacos de Ferreira, terminando la stagione al terzo posto in campionato e conquistando una storica qualificazione ai play-off di Champions League. Il grande risultato spinge il Porto a puntare su di lui per sostituire Vítor Pereira. Con il Porto arriva il primo trofeo della carriera: la Supercoppa Portoghese, conquistata contro il Vitória Guimarães. Nel marzo del 2014 però viene esonerato L’anno successivo passa al Braga dove conquisterà il quarto posto in campionato e la coppa nazionale prima di approdara in Ucraina. Il più alto risultato in Champions è rappresentato proprio dalla sfida alla Roma della scorsa stagione agli ottavi di finali. Controindicazioni: l’esperienza nulla nel nostro campionato.

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