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Roma, riparte il casting per l’allenatore: dal sogno Sarri alla scommessa De Zerbi. Ecco tutti i nomi

Redazione

È il nome più in voga nelle ultime ore. L’erede di Di Francesco al Sassuolo, elogiato pubblicato da Guardiola in un’intervista, piace a Baldini e non dovrebbe avere problemi ad accettare la Roma (a meno di clamorose sorprese). Il suo nome era già uscito qualche mese fa, poi oscurato dalle candidature di Conte e Gasperini. In questa stagione al Sassuolo ha raggiunto un 11° posto senza patemi di salvezza sviluppando un gioco fortemente offensivo. E con parecchi problemi in difesa. Bresciano ex-trequartista ha speso la maggior parte della sua carriera tra Serie C e B prima di diventare allenatore di Foggia e Palermo. Nella passata stagione non è riuscito ad evitare la retrocessione della matricola Benevento, ma ha lasciato un’ottima impressione. Proprio come a Foggia e Benevento, De Zerbi ha implementato un modello di gioco che segue i principi di posizione indipendentemente dal sistema di gioco utilizzato. Il 4-3-3 è il modulo maggiormente utlizzato, ma la scelta dipende anche dal numero di attaccanti utilizzati dall’avversario di turno. Contro due attaccanti De Zerbi ha scelto il 3-4-2-1/3-4-3, non tanto per avere superiorità numerica in fase difensiva come Gasperini, ma piuttosto per avere subito un uomo in più al momento di cominciare la costruzione da dietro – o due, se si considera il coinvolgimento sistematico del portiere. Gioco complesso quindi, ma pure tanta discontinuità. Profilo giusto? Di sicuro molto acerbo.

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