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Roma-Juve, ci siamo: Pastore scalpita, il River ci pensa. Bruno Conti soddisfatto: “Bravo Fonseca”

LaPresse

A Marazico risponde Causio: "La Juve dovrà fare risultato". E Boniek punge Pallotta: "Non lo conosce nessuno". Intanto Nzonzi rompe con Terim

Gianluca Viscogliosi

Da una torinese all'altra. E stavolta arriva quella più temibile. La Roma archivia la settimana e si prepara così per la Juventus, match che chiuderà un weekend di Serie A scoppiettante e che sta costringendo la città anche a misure di sicurezza stringenti, visto il grande afflusso di persone che ci sarà all'OlimpicoFonseca, che domattina anticiperà la conferenza rispetto al solito presentandosi davanti ai giornalisti alle 10, ha lavorato anche oggi insieme alla squadra nel bunker di Trigoria. Dopo l'influenza dei giorni scorsi si è rivisto in gruppo l'ex Leonardo Spinazzola, ma difficilmente l'esterno potrà strappare ad Alessandro Florenzi una maglia da titolare. Nonostante la presenza di CR7 che suggerirà al tecnico più cautela del previsto. E a proposito di esterni - e di tuttofare - ha parlato per presentare il match Simone Padoin, che la Juventus e le sfide con i giallorossi le conosce benissimo: “La Roma di Garcia partì fortissimo, fece 10 vittorie di fila ma noi riuscimmo a rimontare e a vincere lo scudetto. Ci diede molto filo da torcere. Gli amanti del calcio si augurano che il campionato sia combattuto sino alla fine”.

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GRANDI A CONFRONTOUna rivalità storica, che visse negli anni 80 il suo apice. Partite combattute con protagonisti eccellenti, come Bruno Conti: “Innanzitutto voglio fare i complimenti a Petrachi per i grandi professionisti che ha portato alla Roma e che Fonseca sta gestendo. Fino alla pausa hanno dimostrato cose importanti, qua a Trigoria ci sono delle regole e si vedono in campo. A parte l’ultimo passo falso, la Roma sta disputando un grande campionato”. E poi l'amarcord: "Il gol alla Juventus del 1983 me lo ricordo, giocammo a Torino e feci un gol di diagonale. Io ne ricordo tanti di gol, noi romanisti eravamo abituati poco a vincere, prima era un calcio diverso, più bello”. Dall'altra parte si è espresso Franco Causio, che prima di concentrarsi sul match ha omaggiato Conti: "E' grazie al lavoro di Bruno che sono usciti fuori talenti come Pellgrini". E poi la squadra di Sarri: "La vera Juventus è quella vista nel secondo tempo contro il Cagliari. Arriverà al massimo tra febbraio e Marzo. Contro la Roma deve andare lì e fare risultato. E’ la sfida della verità”. Più pungente Boniek, che le maglie le ha vestite entrambe e si è concentrato anche sulla situazione societaria giallorossa: "So che Friedkin è ricco, mentre invece quando cercavo Pallotta su internet non trovavo nulla".

VALIGIA - In attesa del trasferimento nella Capitale, Sarri ha continuato a lavorare alla Continassa e domani parlerà ai giornalisti alle 13, per cercare di definire i del match dell'Olimpico. In gruppo Higuain, che ha smaltito completamente i postumi di un fastidio muscolare rimediato nei giorni scorsi. Lavorano invece per tornare a disposizione di Fonseca sia Zappacosta sia un altro argentino, il Flaco Pastore, al centro delle trattative di mercato con il River Plate che sarebbe intenzionato a bussare alla porta della Roma per averlo. Con la valigia in mano anche Nzonzi, che continua nel suo rapporto delicato con il Galatasarayincassando questa volta anche l'esclusione di Terim dalla sfida contro l'Altay. Grandi risate invece a Benevento, dove il giallorosso delle streghe ha accolto chi l'abbinamento cromatico lo conosce bene, Francesco Totti. L'ex capitano è stato ospite di Pippo Inzaghi nel ritiro campano: battute, scherzi e siparietti social. E chissà se presto ci sarà anche la foto con De Rossi, un altro campione del mondo che di recente ha appeso gli scarpini al chiodo. "Gli auguriamo il meglio", hanno detto in coro il difensore Lopez e il tecnico Russo dall'Argentina, mentre Commisso da Firenze ha rivelato: "Volevamo lui e Nainggolan". Ma il futuro, per loro, non è stato viola.