Sono ore d'attesa in casa giallorossa. La missione di Monchi in Spagna non sta dando i frutti sperati e l'affare N'Zonzi continua a non sbloccarsi. Il Sivigliaha registrato la volontà del giocatore di andare via, come ammesso dal ds Caparros ieri, ma come ribadito anche dal tecnico Machin, il campione del mondo francese si muoverà solo alle condizioni degli andalusi. "Un conto è volersene andare, un altro è poterlo fare"ha detto l'allenatore. Niente sconti per l'amico Monchi dunque, che se lo vorrà con se in giallorosso dovrà pagare la clausola rescissoria di 35 milioni, o poco meno. Anche in attacco le acque sembrano restare calme. Dopo il no del Milan, per Perotti si è aperta la pista che porta al Monaco. Lui vorrebbe restare a Roma e provare a vincere un trofeo, ma a Trigoria non sono così convinti di tenerlo. Intanto in Olanda si torna a parlare di Ziyech in uscita, anche se i giallorossi al momento non sembrano interessati.
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Roma al lavoro a Trigoria. N’Zonzi lontano, il Siviglia: “Via solo alle nostre condizioni”
Iniziata la missione Torini, domenica 19 l'esordio in campionato. Mirante favorito su Olsen. Perotti piace al Monaco, Ziyech può partire
VERSO IL TORINO - Oggi la Roma si è rimessa al lavoro a Trigoria dopo i due giorni di riposo concessi da Di Francesco. Finita la tournée torna la normalità e l'obiettivo adesso si chiama Torino. Il campionato è alle porte e la concentrazione al Bernardini è al massimo. La squadra si è ritrovata intorno all'ora di pranzo e si è messa al lavoro alle 17. Gruppo al completo, ad eccezione dei due Pellegrini, Luca e Lorenzo, che hanno lavorato a parte (lo faranno anche domani). Inizia anche il toto formazione: le certezze (infortuni permettendo) sono poche, ossia la linea difensiva composta da Florenzi, Manolas, Fazio e Kolarov, poi De Rossi in regia e Dzeko, intoccabile per il quarto anno di fila in attacco. In porta Olsen non è ancora sicuro del posto e Mirante potrebbe strappargli il posto all'esordio perché più pronto del compagno. Schick spera in una maglia da titolare dopo il grande lavoro fatto nel precampionato. "Ha scoperto i suoi limiti e ho dovuto fermarlo" ha raccontato il coach ceco Bretener, che lo ha seguito per 3 settimane prima del raduno. "Ha lavorato sulla respirazione e sulla forza degli arti inferiori, che erano due debolezze".
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