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La Roma torna sulla terra: da Sarri a Giampaolo, tutti i nomi per la panchina

Conte ha detto “no”, a Trigoria ora sono costretti a guardarsi intorno. E Mourinho non è stato preso in considerazione

Marco Prestisimone

LaPresse

Il brutto dei sogni è che svaniscono quando apri gli occhi. Roma e la Roma li hanno tenuti chiusi per due mesi, cavalcando l’euforia Conte. Ma l’ex Chelsea ha ringraziato e rifiutato, con il desiderio di puntare ad un progetto che sia vincente da subito. Qualcosa che evidentemente la società non è stata in grado di prospettargli. Normale che la Roma, che deve ancora sciogliere le riserve sul suo direttore sportivo, ora si guardi intorno per scegliere l’uomo che dovrà guidare la ricostruzione e che verosimilmente giocherà la prima stagione senza Champions. Un ridimensionamento? Sì, perché Conte era l’unico per il quale il club avrebbe fatto uno sforzo economico e l’ipotesi Mourinho da Trigoria è stata definita una “bufala”.

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