Da Pruzzo-Giordano a Dzeko-Immobile: quando il derby è una sfida tra bomber – FOTO

PRUZZO

Stagioni nella Roma: 1978-1988

Partite e gol: 311 partite e 138 gol

Trecentoundici presenze e centotrentotto gol con la maglia della Roma per Roberto Pruzzo, o semplicemente, “Il Bomber”. Dieci anni in giallorosso e tante reti storiche e decisive: è arrivato nella capitale nel 1978 e ha salvato la squadra dalla retrocessione con il gol del pareggio contro l’Atalanta nella penultima giornata di campionato. Quattro anni dopo invece ha regalato il secondo scudetto alla Roma con un’incornata di testa che ha battuto Martina e ha bucato la porta genoana allo stadio Marassi. Non da meno in Europa: dopo la sconfitta d’andata per 2 a 0 contro il Dundee United nella semifinale di Coppa dei Campioni, “O'rey de Crocefieschi” ha preso in mano la squadra nella gara di ritorno e in meno di 40 minuti ha realizzato una doppietta che ha dato fiducia alla squadra e ha aperto la strada per il 3 a 0 finale segnato da Di Bartolomei. Il suo gol del pareggio ha regalato anche i sogni di speranza e di vittoria ai tifosi giallorossi nella finale contro il Liverpool, poi persa ai rigori.

In giallorosso ha vinto tre titoli come capocannoniere nel 1981 (18 gol), 1982 (15 gol) e 1986 (19 gol), conquistando quattro Coppe Italia (1980, 1981, 1984 e 1986) e uno scudetto (1982-1983). Tre gol contro la Lazio che hanno regalato ai giallorossi due vittorie e un pareggio.

GIORDANO

Stagioni nella Lazio: 1975-1985

Partite e gol: 254 presenze e 108 gol

Romano e trasteverino, Bruno Giordano ha iniziato la sua carriera da calciatore nelle giovanili della Lazio, dove poi ha giocato per dieci anni da professionista disputando 254 presenze e segnando 108 gol. Coinvolto nel 1980 nello scandalo calcioscommesse che portò la Lazio in Serie B, Giordano nel 1982-1983 è stato decisivo per riportare la squadra in Serie A (capocannoniere della serie cadetta) e ancora di più un anno dopo quando all’ultima giornata una sua doppietta contro il Pisa ha salvato i suoi dalla retrocessione. Non è riuscito nell’impresa l’anno seguente e per fare cassa è stato ceduto al Napoli. In biancoceleste ha vinto la classifica capocannoniere nella stagione 1978-1979 con 19 gol, mentre nei derby ha realizzato tre gol che hanno portato a due pareggi e un successo per la squadra laziale.