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Da Dzeko e Alisson a Schick e Pastore: la top&flop degli acquisti della Roma di Pallotta

Dopo nove anni termina l'era del bostoniano, segnata dall'arrivo di campioni, giovani talenti e delusioni

Redazione

LaPresse

La Roma è di Dan Friedkin. Nella notte James Pallotta ha firmato l'accordo preliminare della cessione del club, consegnando la società nelle mani dell'imprenditore texano. Si chiude un'era lunga nove anni, perché Pallotta, ufficialmente presidente dall'agosto del 2012, faceva parte della cordata di imprenditori che acquistò la Roma quattordici mesi prima, assieme a Thomas DiBenedetto, Michael Ruane e Richard D'Amore. Pur occupando all'inizio un ruolo di secondo piano, nel corso della sua prima intervista, arrivata dopo una sconfitta casalinga col Palermo nel 2011, disse chiaramente che alcuni giocatori della rosa di Montella non fossero di suo gradimento. In questi ultimi nove anni ne sono stati presi (tanti) altri, ma non tutti hanno contribuito ad alzare il livello della squadra. Di eccezioni in positivo comunque ce ne sono, anche se la seguente top ten, più che quella della gestione Pallotta, somiglia alla classifica dei migliori affari di Walter Sabatini. Il primo ds della Roma americana è infatti protagonista di nove acquisti sui dieci elencati.

 

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