Quanto fa paura la felicità? Tanto, tantissimo, si direbbe guardando la trasformazione della Roma negli ultimi cinque mesi. Il 2 maggio l’Olimpico salutava la cavalcata trionfale in Champions di una squadra in grado di far appassionare tutta l’Italia e non solo, riavvicinando una tifoseria ancora scottata dall’addio di Totti e dalla questione barriere.
Centoquarantacinque giorni dopo il 2-0 col Bologna al Dall’Ara: quella felicità che sembrava a portata di mano è stata spazzata via da scelte egoistiche e dal silenzio di chi non si è fatto sentire quando era arrivato il momento di farlo. È stata la cherofobia, la paura di essere felici, a distruggere la semifinalista di Champions.

ho visto la preparazione estiva su romatv i giocatori scherzavano e ridevano, ma lo possono fare solo quelli della juve che hanno vinto. ci vuole serietà se vuoi vincere e nn hai vinto. poi i giocatori nn assimilano gli schemi? bene i giochetti in cerchio a passarsi la la palla nn servono a… metti 11 contro 11 o 10 contro 10 mischiati titolari e riserve e poi titolari contro riserve e ferma il gioco quando fanno errori evidenti come passaggi sbagliati o movimenti sbagliati. cosi fa la nazionale di pallavolo che vince.