PROFILO

Tutto su El Shaarawy, attaccante dell'AS Roma e della nazionale italiana: chi è, caratteristiche, età, costo, stipendio, biografia, vita privata. Ecco la scheda tecnica:

El Shaarawy nasce a Savona in Liguria da padre egiziano (trasferitosi a Savona nel 1982) e madre italiana.

Luogo e data di nascita: Savona, 27 ottobre 1992. 

Scadenza contratto: 30/06/2025.

Stipendio: 2,5 Milioni netti

Alla Roma sotto contratto dal: 2021.

Ex squadre: Genoa, Padova, Milan, Monaco, Shanghai Shenhua. 

Dal Legino all’esordio in Serie A

La carriera di Stephan El Shaarawy inizia con il Legino per poi passare al Genoa con il quale svolge tutta la trafila nel settore giovanile. La grande occasione arriva il 21 dicembre 2008 quando Gian Piero Gasperini lo getta nella mischia contro il Chievo facendolo diventare il più giovane esordiente in Serie A del Grifone a 16 anni e 1 mese e 24 giorni (tra i 10 più giovani di sempre del nostro campionato). La stagione successiva conquista altre due presenze in prima squadra vincendo anche il campionato Primavera con gol decisivo in finale. Il 27 giugno 2010 passa in prestito al Padova e il 10 settembre realizza il primo gol tra i professionisti contro la Reggina. Un problema rotuleo ne mina il rendimento stagionale ma El Shaarawy riesce comunque a rendersi protagonista con 7 reti in 25 presenze che hanno aiutato il Padova a conquistare la finale dei playoff poi persa contro il Novara. 

L’esplosione al Milan

Le ottime prestazioni fornite in Veneto, gli mettono addosso gli occhi delle big del nostro calcio in particolare del Milan che sborsa 7 milioni (oltre al cartellino di Merkel) per portarlo a Milanello. La sua avventura in rossonero è subito in ascesa: prime partite a San Siro, primi gol in campionato, in Coppa Italia ed esordio in Champions League in casa dell’Arsenal. Chiude la stagione con 4 gol all’attivo in 28 presenze. La sua seconda stagione a San Siro è quella della definitiva consacrazione. El Shaarawy diventa il più giovane di sempre a segnare in Champions con il Diavolo e nella prima parte di campionato realizza 14 reti in 19 gare. Nel girone di ritorno la sua vena realizzativa cala drasticamente e chiude l’annata con 19 gol totali. I successivi problemi fisici lo frenano nelle due stagioni seguenti chiudendo di fatto la sua esperienza con il Milan con 27 reti in 102 presenze. 

Il Monaco, la prima Roma e la parentesi in Cina

Per El Shaarawy è arrivato il momento di cambiare aria e su di lui piomba il Monaco che lo porta nel principato in prestito oneroso (3 milioni) con obbligo di riscatto fissato a 13. Anche qui però la sua avventura fatica a spiccare il volo anche a causa di una clausola inserita all’interno del suo contratto che prevedeva l’obbligo di riscatto da parte del club francese solo alla 25esima presenza. Nella prima parte di stagione Stephan ne colleziona 24 e la società gli comunica che non sarebbe più sceso in campo. Deluso non poco dal comportamento del Monaco, la Roma fiuta l’affare e piomba sul giocatore prendendolo in prestito con riscatto fissato a 13 milioni. Con l’Olimpico è amore a prima vista. El Shaarawy fa il suo esordio contro il Frosinone il 30 gennaio 2016 realizzando subito un favoloso gol di tacco sotto la Curva Sud. Termina la prima stagione in giallorosso con 8 gol in 18 presenze meritandosi ampiamente il riscatto. Anche nella seconda stagione, l’amore tra lui e i tifosi della Roma cresce sempre più anche grazie alle prestazioni fornite in Champions League come quella contro il Chelsea dove realizza una doppietta (primo gol dopo appena 45 secondi). L’8 luglio 2019 arriva la separazione. Stephan vola in Cina, precisamente allo Shanghai Shenhua firmando un contratto da circa 16 milioni l’anno (stessa cifra pagata per il cartellino). L’avventura asiatica dura appena una stagione e mezzo, fino al 22 gennaio 2021 quando si svincola dallo Shanghai Shenhua. 

Il ritorno a Roma

Firma il suo nuovo contratto con la Roma 18 mesi dopo il suo addio ma la precaria condizione fisica non gli permette di iniziare come nella precedente parentesi giallorossa. Chiude la stagione con 2 reti in 14 presenze. L’anno successivo, con l’arrivo di José Mourinho, diventa una pedina importante, partendo principalmente dalla panchina ma facendosi trovare spesso pronto quando chiamato in causa. Lo Special One gli ritaglia anche un nuovo ruolo, quello di esterno in un centrocampo a 5. Contribuisce alla vittoria in Conference League senza però scendere in campo nella finale di Tirana contro il Feyenoord. L’anno successivo realizza il suo cinquantesimo gol in giallorosso e conquista un’altra finale europea, questa volta persa nell’atto conclusivo contro il Siviglia. Chiude la sua seconda stagione dal ritorno in giallorosso con 9 centri in 42 presenze. Nel luglio del 2023 firma il rinnovo di contratto fino al 2025 confermando il grande rapporto instaurato con tutto l’ambiente. 

La Nazionale 

La sua storia con la nazionale azzurra inizia nel 2012 con Cesare Prandelli che lo fa esordire a 19 anni contro l’Inghilterra. Contribuisce con un rigore nella finalina contro l’Uruguay alla conquista del terzo posto nella Confederations Cup del 2013. Torna in Azzurro con Antonio Conte nel 2014 e partecipa anche alla spedizione europea del 2016 giocando però una sola partita. Scende in campo anche nel match contro la Svezia che costa all’Italia la qualificazione al Mondiale del 2018. Torna in Nazionale nel 2023 dopo 3 anni (ultima partita nel 2020) convocato da Spalletti al posto di Zaniolo e giocando subito da titolare contro l’Inghilterra nel match valido per le qualificazioni a Euro 2024. Torna al gol dopo oltre 3 anni contro la Macedonia nel 5-2 finale.