La Roma è seconda per la tredicesima volta. Garcia si conferma uomo derby

La pazza gioia, l'entusiasmo irrefrenabile, la sublime leggerezza che si prova dopo aver vinto una partita sofferta e fondamentale. La Roma fa suo il derby e conquista aritmeticamente il secondo posto in classifica, con annessa qualificazione ai gironi della Champions League 2015-2016. La vittoria esterna contro i biancocelesti mancava dal 7 novembre 2010: finì 2-0 con rigori di Borriello e Vucinic.

Per la tredicesima volta nella sua storia, la Roma sale sul secondo gradino del podio della Serie A. E' accaduto due volte negli anni trenta (1930-1931 e 1935-1936), tre volte negli anni ottanta (1980-1981, 1983-1984 e 1985-1986) e ben otto volte dal 2002 ad oggi. In pratica, i giallorossi hanno chiuso al 2° posto più della metà degli ultimi quattordici campionati. Otto, per l'appunto.

La Lazio resta dietro alla Roma per il terzo anno di fila. I biancocelesti hanno sopravanzato gli eterni rivali solo tre volte negli ultimi quindici tornei (nel 2002-2003, nel 2010-2011 e nel 2011-2012). Sesta sconfitta contro la Roma per Stefano Pioli, il cui unico successo ai danni di Totti e soci risale al 16 settembre 2012 (ai tempi del Bologna). Rudi Garcia si conferma invece uomo derby. Il francese, da quando è arrivato in Italia, è imbattuto nelle stracittadine: due vittorie e due pareggi.

Marcatori speciali per un derby speciale: Juan Manuel Iturbe spezza un digiuno che in campionato durava da 232 giorni. Ossia, dalla trasferta dello Juventus Stadium del 5 ottobre. Secondo centro in Serie A per l'argentino, quarto complessivo in stagione. In casa, l'ex River era andato in gol solo in Champions League (il 17 settembre contro il CSKA Mosca) e in Coppa Italia (il 20 gennaio contro l'Empoli). Non è la prima volta che Iturbe fa male alla Lazio. Lo scorso anno, con la maglia del Verona, segnò infatti ai biancocelesti sia al Bentegodi (22 dicembre) che all'Olimpico (5 maggio). Primo sigillo assoluto in giallorosso per Mapou Yanga-Mbiwa, 17° marcatore diverso da inizio anno. Il difensore transalpino non segnava addirittura dalla stagione 2011-2012, in cui si laureò campione di Francia da capitano del Montpellier. Fin qui, l'unico gol di un difensore centrale era stato quello di Davide Astori, il 6 gennaio scorso ad Udine.